
Il Cenacolo Vinciano apre al pubblico anche di sera
Ultima Cena: le 17 aperture straordinarie
Nei prossimi mesi sarà possibile ammirare l’Ultima Cena di Leonardo anche in orario serale. Di comune accordo, infatti, la Direttrice regionale Musei Lombardia, Emanuela Daffra, e la Direttrice del Cenacolo Vinciano, Silvia Zanzani, hanno deciso di estendere l’attuale orario di apertura, dalle 08:15 alle 19:00, in 17 date:
Martedì 31/01/2023
Giovedì 09/02/2023
Mercoledì 22/02/2023
Venerdì 03/03/2023
Giovedì 09/03/2023
Martedì 28/03/2023
Giovedì 06/04/2023
Martedì 02/05/2023
Giovedì 11/05/2023
Giovedì 25/05/2023
06/06/2023
13/06/2023
Martedì 20/06/2023
Giovedì 29/06/2023
04/07/2023
Martedì 11/07/2023
Martedì 18/07/2023
In queste date sarà possibile visitare il Cenacolo dalle 19:00 alle 22:00, con ultimo ingresso previsto alle ore 21:45. Inoltre, dalle 19:30 alle 21:00, sarà possibile usufruire anche di visite guidate. I titoli d’ingresso saranno acquistabili a partire dai 15 giorni antecedenti le singole date di apertura straordinaria.
Si segnalano, in particolare, la data del 03 marzo, in cui l’iniziativa sarà inserita all’interno del progetto MuseoCity, promosso e coordinato dal Comune di Milano, e quelle del 06 aprile e de 02 maggio, durante le quali gli ingressi alle visite serali saranno offerti alla cifra simbolica di 1 €, per celebrare rispettivamente il giovedì santo (data in cui, secondo la narrazione dei Vangeli, avrebbe avuto luogo l’ultima cena) e l’anniversario della morte di Leonardo (avvenuta ad Amboise nel 1519).
Le aperture straordinarie del Cenacolo all’insegna della valorizzazione
Il presidente di Verona 83 (concessionario dei servizi aggiuntivi al Museo e sponsor dell’iniziativa insieme ad American Express) Gianni Curti rileva come l’ampliamento dell’orario di visita tramite le 17 aperture straordinarie risponda a un’esigenza di valorizzazione e renda possibile accogliere un numero maggiore fra le numerose richieste di visita che pervengono quotidianamente al Cenacolo Vinciano e rivolgersi anche al pubblico milanese, spesso impossibilitato alla visita dalla coincidenza dei propri orari di lavoro con quelli di apertura del Museo.
L’iniziativa in oggetto, infatti, permetterà ogni sera a 420 persone di fruire dell’opera leonardesca, secondo quella che Emanuela Daffra definisce “la tappa di un percorso che punta ad allargare responsabilmente, non solo in maniera saltuaria, i numeri di accesso ad un museo come quello del Cenacolo, che per necessità conservative impone limiti severi”.
Le necessità conservative del Cenacolo
Anche Piotr Pogorzelski, vice presidente di American Express, che collabora nella sponsorizzazione del progetto, parla di “un’accessibilità responsabile nei confronti dell’arte”. ‘Responsabilità’ è un termine importante in relazione alle aperture straordinarie dell’Ultima Cena, dal momento che le necessità conservative dell’opera non consentono un afflusso turistico incontrollato.
La storia della fragilità dell’opera di Leonardo inizia nel momento della sua realizzazione: non si tratta infatti di un affresco, ma di una realizzazione a secco. Questo significa che i pigmenti non sono stati stesi su un intonaco bagnato – e capace di assorbirli -, ma su uno strato già asciutto. Tale tecnica si adattava alla meticolosità di Leonardo meglio di quanto potesse fare quella dell’affresco, che richiedeva invece di essere abbastanza veloci da non lasciar asciugare l’intonaco sottostante; tuttavia la conseguenza fu che le prime cadute di colore avvennero negli anni immediatamente successivi. Si resero quindi necessari interventi conservativi immediati e continui, alcuni dei quali – in passato – condotti con tecniche tali da peggiorare una situazione precaria, di certo non favorita neppure dai bombardamenti che nel 1943 colpirono il refettorio.
Perciò con l’ultimo grande restauro, durato dal 1977 al 1999, si è deciso di adottare accorgimenti che prevenissero ulteriori fonti di degrado. Per un’opera delicata come l’Ultima Cena non è stato sufficiente installare un sistema di controllo della qualità dell’aria, ma si è reso necessario anche limitare il numero dei visitatori (difatti l’accesso al Cenacolo è consentito soltanto previa prenotazione) per limitare la percentuale di umidità relativa che si registra nella stanza. I visitatori, inoltre, accedono attraverso un percorso interrotto da porte automatiche che si aprono e chiudono alternativamente, garantendo un primo filtraggio dell’aria proveniente dall’esterno, altrimenti eccessivamente ricca di agenti inquinanti dannosi per l’opera.
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