WWF, ecco la mostra “Il panda siamo noi”: 12 artisti e 32 animali sono protagonisti
Roma. 12-17 marzo 2024. Questi i contorni della mostra dal titolo “Il panda siamo noi”, promossa dal WWF. La nuova campagna dell’organizzazione internazionale di protezione ambientale punta a mostrare il legame intrinseco e profondo tra mondo animale e uomo.
Dove vivono bene gli animali viviamo bene anche noi. Questo il fortunato claim che il WWF utilizza a margine della mostra tenuta al Complesso Monumentale dell’Acquario Romano. E così “Il panda siamo noi” si prefissa l’obbiettivo di aprire gli occhi delle persone sui problemi direttamente connessi alla sopravvivenza delle specie più a rischio, e di conseguenza sulla nostra stessa aspettativa di vita.
Ben 12 artisti hanno collaborato ad un progetto incentrato sulla protezione di ambienti naturali ed ecosistemi a forte rischio distruzione. 32 poi sono gli animali protagonisti scelti dal WWF per focalizzare al meglio l’attenzione degli utenti, che potranno visitare gratuitamente la mostra romana, sul cambiamento climatico e sul mondo che ci circonda.
Il WWF lancia a Roma la mostra “Il panda siamo noi”: tanti i volti protagonisti
Estinguerci, lo stiamo facendo bene
Slogan quanto mai azzeccato questo voluto e pensato dall’organizzazione internazionale non governativa di tutela ambientale, meglio nota come WWF. Obbiettivo dichiarato dall’ente con sede in Svizzera è infatti quello di spingere gli umani a salvaguardare il proprio futuro. Passo quest’ultimo che non può prescindere dal sostegno e della tutela di ambiente e mondo animale.
In tal senso nasce il progetto della mostra intitolata “Il panda siamo noi”. L’evento va in scena tra il 12 e il 17 marzo a Roma, e più precisamente presso il Complesso Monumentale dell’Acquario Romano, in Piazza Manfredo Fanti 47, tra le ore 10 e le ore 19. L’ingresso alle sale allestite è completamente gratuito e vuole fornire maggiore consapevolezza e una più concentrata responsabilità agli stessi visitatori.
La prima specie su cui occorre porre l’attenzione e che necessita di un costante impegno volto alla sua salvezza è dunque proprio quella umana, novello panda di oggi potremmo dire. Il messaggio promosso in tal senso è forte e chiaro: compromettere e non rispettare l’ambiente in cui viviamo significa danneggiarlo in modo irreversibile e segnare così anche la nostra stessa sorte.
Ecco dunque nel dettaglio lo scopo di una mostra fotografica che coinvolge ben 12 artisti, che hanno prestato volto e pensiero per l’iniziativa. Affiancati ai volti di attori, presentatori, comici, uomini e donne dello spettacolo, sono stati collocati i primi piani di alcuni degli animali che nel 2024 sono più iconici ma al tempo stesso a forte rischio estinzione.
Hanno prestato il proprio contributo alla mostra romana voluta dall’organizzazione non governativa personalità quali Sabrina Ferilli, Luca Ward, Stefano Fresi, Maya Sansa, Lillo Petrolo, Vinicio Marchioni, Alan Cappelli Goetz, Mariagrazia Cucinotta, Caterina Murino, Giorgio Panariello, Virginia Raffaele e Caterina Guzzanti.
Ad immortalare i 12 artisti al fianco dei profili degli animali prescelti per l’evento ci hanno pensato i fotografi Alberto Cambone, Alessandro Dobici e Roberto Isotti. Tali dittici mostrano così il leone, il lupo e l’orso, ma pure esseri ricchi di simbologia quali ad esempio la mantide religiosa.
Siamo rami dello stesso albero, quindi proteggere gli altri animali vuol dire proteggere noi stessi. Condividiamo con le specie animali non solo i geni ma l’origine, la casa, il futuro
Questo il pensiero dei curatori della mostra romana, indirizzata proprio a rendere il pubblico consapevole del proprio destino, non altro rispetto a quello della natura ma quanto mai comune e intrecciato a quello delle altre specie viventi.
La mostra “Il panda siamo noi” del WWF: due sezioni, e tanti animali protagonisti
Non soltanto spazio concesso alle coppie formate da uomo e animale, frutto del lavoro di Alessandro Dobici, per quanto concerne il ritratto degli artisti, e di Alberto Cambone e Roberto Isotti, per ciò che riguarda invece la metà animale dei quadri.
Protagonista dell’esposizione nella capitale è pure una seconda sezione chiamata Homo Ambiens Vanishing Beauty, ed ispirata al progetto omonimo dello stesso Roberto Isotti. Quest’ultimo ha concentrato l’attenzione su ben 32 specie animali, proponendone una versione statica in bianco e nero. Peraltro anche i precedenti dittici uomo-animale sono in tonalità bicolore.
Tra le specie rappresentate ecco ad esempio comparire la leonessa impersonata da Maya Sansa, l’orso affiancato a Lillo, la mantide religiosa nei panni di Caterina Guzzanti, e ancora la Cucinotta vicina ad uno scimpanzé, la Ferilli in fianco ad un lemure, Luca Ward in versione lupo e Stefano Fresi in quella di un allocco.
Conclusione: WWF mette in scena la mostra intitolata “Il panda siamo noi”. Protagonisti ne sono 12 artisti e ben 32 animali
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