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15 Paesi europei bocciano il price cap sul gas proposto dell’UE

Il price cap dell’UE è stato definito “non funzionante” e “uno scherzo” in vista della riunione straordinaria dei ministri dell’Energia europei di oggi

15 Paesi, tra cui Italia, Francia e Spagna, hanno dichiarato che non aderiranno al price cap sul gas proposto dell’UE in discussione oggi al Consiglio Affari Energia a Bruxelles.

Price cap sul gas UE? No, grazie

Italia, Francia, Spagna e altri 12 Paesi hanno chiesto alla Commissione Europea di “aumentare significativamente l’ambizione” per quanto riguarda la proposta del tetto del prezzo del gas in vista della riunione straordinaria dei 27 ministri dell’Energia UE in programma oggi a Bruxelles.

Questi 15 Paesi fanno blocco unito e hanno deciso di non aderire alla proposta UE. Come riportato dall’ANSA, il ministro dell’Ambiente polacco, Anna Moskwa, ha definito “uno scherzo” il piano di contenimento dei prezzi. “Abbiamo terminato una riunione tra i Paesi critici” e “c’è la condivisione di non aderire” al piano presentato dalla Commissione UE, dice il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Il price cap proposto dalla Commissione si attiva se il prezzo supera i 275 euro per MWh sull’indice TTF (il parametro di riferimento per l’80% del mercato dell’UE) per due settimane consecutive e la differenza con il prezzo mondiale del gas naturale liquefatto (GNL) è uguale o superiore a 58 euro.

I Paesi critici sottolineano che, sebbene il prezzo abbia superato più volte i 275€, non tale soglia non è mai stata superata per due settimane consecutive. Dunque, non riuscirebbe a contrastare la crisi energetica ed economica degli ultimi mesi.

Tutto ciò “non è sufficiente e bisogna continuare a lavorare sulle relazioni con la Norvegia per limitare il prezzo del gas ma anche sul disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità e continuare a lavorare ugualmente su una profonda riforma del mercato”.

Queste sono le dichiarazioni della ministra della Transizione Energetica francese, Agnes Pannier-Runacher. “Fissare il prezzo massimo a 275 euro a megawattora non è davvero un tetto. La crisi energetica sta scuotendo le famiglie e le imprese, e per questo dobbiamo fare qualcosa”, dice il ministro dell’Ambiente e dell’Energia greco, Kostas Skrekas. “Vorremmo un meccanismo più realistico”, ha aggiunto.

La Commissione Europa si difende: il price cap è un “meccanismo di ultima istanza per prevenire e, se necessario, fronteggiare episodi di prezzi eccessivamente alti”, dice la responsabile del Mercato dell’Energia Kadri Simson.

 

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Foto di copertina: EPA-EFE/JULIEN WARNAND

 

Editor: Lorenzo Bossola

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