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Von der Leyen, UE pronta al price cap temporaneo sul gas

Dopo settimane e mesi di incertezza l’UE si è dichiarata pronta a mettere un tetto al prezzo del gas

Oggi la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Unione Europea è pronta a discutere l’introduzione del price cap sul gas usato per la produzione di energia elettrica.

Price cap sul gas

L’idea di introdurre un tetto al prezzo del gas o price cap risale alle fasi iniziali della guerra in Ucraina ed è stata fortemente supportata dal premier italiano, Mario Draghi, e dal presidente francese, Emmanuel Macron. Questa misura è pensata per porre un freno all’aumento delle bollette, ma non tutti i Paesi europei sono d’accordo.

Specialmente Germania e i Paesi Bassi. Pochi giorni fa la Germania ha deciso di fare da sé per far fronte alla crisi energetica che sta investendo tutta l’Europa e ha varato uno scudo da 200 miliardi di euro, scatenando l’ira di molti. Ciononostante, oggi la presidente della Commissione, intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo, ha dichiarato che la proposta del price cap del gas che viene utilizzato per la produzione di elettricità può essere un primo passo verso una riforma strutturale del mercato energetico europeo.

“I prezzi elevati del gas fanno lievitare i prezzi dell’elettricità. Dobbiamo limitare questo impatto inflazionistico del gas sull’elettricità ovunque in Europa. Per questo motivo, siamo pronti a discutere un tetto al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità. Questo tetto sarebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”, ha detto oggi la presidente Ursula von der Leyen.

“Dobbiamo considerare i prezzi del gas anche al di là del mercato dell’elettricità. Un simile tetto ai prezzi del gas deve essere concepito in modo adeguato per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. E si tratta di una soluzione temporanea per far fronte al fatto che il TTF (Title Transfer Facility, NdR), il nostro principale parametro di riferimento per i prezzi, non è più rappresentativo del nostro mercato, che oggi comprende più GNL (gas naturale liquefatto, NdR)”, ha aggiunto.

 

 

Per quanto riguarda il gas proveniente dalla Russia la presidente ha detto che: “Abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10%. Dobbiamo fare di più ma è un dato importante. Le forniture di gas russo sono diminuite fino ad arrivare al 7,5% del gas di gasdotti”. Inoltre, ha affermato che la strada da percorrere per il futuro è il potenziamento del RePowerEU con ulteriori finanziamenti comuni.

 

Foto di copertina: Ansa

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Editor: Lorenzo Bossola

 

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