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Spettacolo,  Musica

The Doors: 50 anni fa nasceva la band di Jim Morrison

Il 24 agosto del 1966 i Doors hanno iniziato la registrazione del loro primo leggendario album al Sunset Sound Recording Studios di Los Angeles

Secondo il romanzato e psichedelico film biografico di Oliver Stone, la storia dei Doors è iniziata grazie a un incontro fugace tra Jim Morrison (interpretato nell’occasione da Val Kilmer) e i tastierista Ray Manzarek sulla spiaggia di Venice Beach, in California, con il futuro leader del gruppo che canta, stonando, i primi versi di ‘Moonlight Drive’, una delle future hit della band.

Poi, il debutto al leggendario locale “Whisky a go go” e la registrazione dell’album ‘The Doors‘, nel 1967.

È un disco rivoluzionario, che ha cambiato la storia del rock, sfilandolo dalle coeve e consolidate linee psichedeliche dei Birds, Grateful Dead e Jefferson Airplane. Lo ha invece avvicinato ad atmosfere nuove, inquietanti e dionisiache. Oltre ai ‘trip’ lisergici cantati Morrison si susseguono nell’album l’erotismo di ‘Light my fire’, l’intermezzo da cabaret weimeriano di ‘Alabama song‘ e l’arcana e dionisiaca cavalcata di ‘The end’.

Quest’ultimo è forse il pezzo più indimenticabile del gruppo. È presente nel film ‘Apocalypse Now‘ e da esso inscindibile in quanto incipit e chiosa musicale del film di Coppola.

Morrison, sorta di ‘angelo caduto’ del rock, ha visto negli anni ingrandire il suo mito. Ancora oggi la sua tomba, posizionata al Pere Lachaise di Parigi, subisce le visite di migliaia di fan e curiosi in pellegrinaggio. Se di ‘Jimbo’ si è forse eccessivamente lodata, nei decenni passati, la vena poetica e l’indole sciamanica, il suo cantato e lo stile da nuovo uomo dello spettacolo hanno sicuramente colpito al cuore.

Continuano inoltre a influenzare il rock, a partire da Iggy Pop. Quest’ultimo ne ha infatti imitato le pose e la vocalità cavernosa sin dai primi incendiari concerti.

Post Morrison

Nel 1971 l’ultimo album della band al completo: “L.A.Woman”, il disco della maturità, con una raccolta di brani connotati da un blues fresco ed elettrico. Poi la tragica scomparsa di Morrison e il tentativo scoordinato da parte dei componenti rimanenti (Manzarek, Krieger e Densmore) di perseverare nel percorso musicale.

Mantenendo il nome del gruppo non hanno avuto grande successo, con gli album ‘Other voices‘ e ‘Full circle‘ e con il tour li ha portati vanti con il nome ‘Riders on the Storm’, in cui a sostituire l’insostituibile leader (non solo un corpo e una voce, bensì marchio e maschera della modernità pop), sono stati Ian Astbury (Cult) e poi Brett Scallions, fino alla morte di Ray Manzarek avvenuta nel 2013.

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