BEATLES: 50 ANNI FA L’ULTIMO CONCERTO
Beatles l’ultimo concerto. Era il 29 agosto del 1966, una data che ha segnato la storia dei fans dei Beatles e del rock tutto.
É già passato mezzo secolo dalla serata che ha simbolicamente chiuso la carriera dei quattro grandi musicisti : il concerto al Candlestick Park di San Francisco.
il picco della fama
Un’esibizione avvenuta in un periodo in cui il quartetto di Liverpool era al picco della fama e della creatività.
A un anno dall’uscita di uno dei loro album più amati, ‘Sgt.Pepper’s Lonely’s Hearts Club Band‘ e dalla pubblicazione di un brano simbolo del periodo ‘flower-power’ della band, ‘All you need is love‘.
A partire dal ’68 arrivarono i primi veri contrasti e, di lì a breve, lo scioglimento del gruppo.
i Beatles
Si ritirarono dai palchi perché stanchi per gli infiniti tour, per gli stress e le contestazioni subite durante le loro esibizioni, tra le quali quelle improvvisate dalle comunità irritate dalle affermazioni di Lennon sulla religione.
I Beatles prepararono il live di San Francisco consapevoli che sarebbe stato il loro ultimo: proprio per questo decisero di portare una macchina fotografica sul palco per immortalare il palco ed il pubblico e Paul McCartney chiese espressamente allo storico addetto stampa della band, Tony Barrow, di registrare il concerto su una registratore tascabile.
11 live
Furono 11 i brani del live, purtroppo vittime, in sede di registrazione, della cattiva acustica consentita dal luogo e dall’occasione (le consuete logoranti grida delle fan):
“Rock and Roll Music”
“She’s a Woman”
“If I Needed Someone”
“Day Tripper”
“Baby’s In Black”
“I Feel Fine”
“Yesterday”
“I Wanna Be Your Man”
“Nowhere Man”
“Paperback Writer”
“Long Tall Sally”
Quello di San Francisco non fu però l’ultima occasione pubblica in cui Lennon, McCartney, Ringo Starr e George Harrison sono stati visti suonare assieme: indimenticabile il loro show improvvisato sul tetto della Apple Records di Londra del 30 gennaio 1969.
Quando i quattro suonarono i brani ‘Get back‘, ‘Don’t let me down‘, ‘I’ve got a feelin‘, ‘One after 909‘ e ‘Dig a pony‘ – con diversi bis – per quaranta minuti di esibizione.
Quest’evento – apparentemente spontaneo ed improvvisato, ma in realtà sapientemente programmato dalla casa discografica – diventò celebre venendo parodiato anche da Matt Groening che gli dedico una puntata de ‘I Simpson’: ‘Il Quartetto vocale di Homer‘.
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