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Truffa dei falsi positivi: i tentativi dei No Vax per ottenere il Super Green Pass

Truffa dei tamponi falsi positivi: un grosso problema nel Paese

All’inizio sembrava un problema di dimensioni ridotte. Invece adesso si sta dimostrando qualcosa di ben più grosso. Una nuova truffa riguardante dei tamponi falsi positivi sta permettendo a migliaia di persone di ottenere il Super Green Pass senza che abbiano mai realmente superato l’infezione.

Con le nuove misure introdotte dal governo, si viene a definire di fatto una sorta di lockdown per i non vaccinati. Saranno ormai poche, infatti, le attività concesse a chi decide di non sottoporsi alla vaccinazione. Per questo motivo, crescono sempre di più i numeri di tamponi effettuati da farmacisti compiacenti che dichiarano falsi risultati positivi, concedendo così ai No Vax di ottenere la certificazione verde rafforzata.

Ma questo pone forti dubbi. In Italia ci sono oltre 2 milioni persone attualmente positive al virus: è possibile che una importante percentuale di queste sia costituita da No Vax furbetti?

truffa falsi positivi

La truffa dei No Vax con tamponi falsi positivi

Di fronte all’aumento dei contagi, e al conseguente assalto ai tamponi, le Regioni hanno da poco introdotto una novità. Infatti, per essere dichiarati ufficialmente positivi, e quindi essere segnalati alle aziende sanitarie locali, non è più necessario il tampone molecolare di controllo. Serve soltanto più un test antigenico rapido, di quelli fatti in farmacia o nei lavoratori privati. In questo modo è possibile iniziare fin da subito il periodo di isolamento.

Ecco, dunque, come si realizzano queste truffe da falsi postivi. Il non vaccinato chiede al farmacista di dichiararlo positivo al risultato del tampone, anche se è in realtà negativo. E se il farmacista è accondiscendente nei suoi confronti, finge di vedere le due linee sul reagente rapido e certifica la positività all’Asl nel modulo da consegnare. Il test finisce nel cestino e nessuno avrà modo di verificarne la veridicità.

In questo modo, il No Vax entra in quarantena per dieci giorni senza essersi mai infettato e, al termine, presenta il tampone di fine isolamento, che con ogni probabilità sarà negativo. Così avrà ottenuto il Super Green Pass da guarigione, potendo andare al ristorante o al cinema o salire sui mezzi di trasporto.

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La truffa dei falsi positivi: il problema arriva al Cts

La truffa dei falsi test positivi ha raggiunto i tavoli istituzionali a Roma. Fabio Ciciliano, medico e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha confermato la problematica. «La semplificazione delle modalità di diagnostica dei casi positivi – ha affermato – da un lato facilita la gestione degli isolamenti, ma dall’altro apre a potenziali criticità dovute al tentativo di corruzione di No Vax su farmacisti compiacenti».

Ciciliano sottolinea che questi sono comportamenti rischiosi per la popolazione, e con gravi ripercussioni su farmacisti compiacenti e su chi richiede prestazioni irregolari. La maggior parte delle volte, però, scovare la truffa è quasi impossibile.

 

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Editor: Susanna Bosio

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