Accordo Santanché-fisco: 10 anni per saldare il debito
È arrivato l’accordo tra Daniela Santanchè e il fisco. La ministra del Turismo ha infatti raggiunto un’intesa con l’Agenzia delle Entrate per una rateizzazione del debito maturato nei confronti dello Stato italiano. La proposta di giungere ad una soluzione concordata era arrivata dalla stessa Visibilia, società editoriale che fu direttamente connessa nonché fondata dalla Santanchè, socia di maggioranza fino allo scorso mese di gennaio.
Il debito fiscale, pari circa a 1.5 milioni di euro, potrà essere estinto in 10 anni e in forma rateizzata. Questo è quanto l’Agenzia delle Entrate ha concesso alla ministra di Fratelli d’Italia, che vede così ora la propria discussa posizione decisamente meno compromessa.
Dovrebbe decadere infatti il reato di bancarotta fraudolenta, ma permarrebbe invece quello di falso in bilancio che potrebbe ancora causare qualche grattacapo giudiziario alla ministra del Turismo. Le indagini della Procura di Milano vanno avanti e si prospettano nuovi potenziali sviluppi.
Via libera dall’Agenzia delle Entrate ad un accordo: alleggerita la posizione di Daniela Snatanchè
Cambia la situazione della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Dopo le strenue difese e le relative polemiche (e tensioni) esplose anche in aula del Senato nelle scorse settimane è arrivato ora un nuovo sviluppo circa la posizione certamente delicata della parlamentare.
Il gruppo editoriale Visibilia, fondato dalla Santanchè e fino al gennaio scorso amministrato proprio dalla politica piemontese, ha proposto al fisco un accordo volto ad estinguere il debito pubblico della società e far decadere così il reato di bancarotta fraudolenta.
L’Agenzia delle Entrate ha detto sì alla proposta di un saldo in forma rateizzata secondo precise e specifiche modalità per i prossimi 10 anni. La somma da corrispondere allo Stato è di circa 1.5 milioni di euro. L’intesa raggiunta dovrebbe comportare la revoca del fallimento e della connessa accusa di bancarotta. Resta in piedi invece il falso in bilancio.
Proseguono le indagini della Procura di Milano: come cambia la posizione della Santanchè?
La domanda legittima a questo punto è cosa ne sarà di Daniela Santanché? La ministra del Turismo si trova(va) in una posizione delicata. Il sostegno della maggioranza non le era di certo mai mancato, ma viste anche le pesanti accuse mosse contro di lei da parte dell’opposizione, non era chiaro quanto questo polo difensivo fosse realmente compatto.
Le indagini milanesi circa le società coinvolte nel Santanchè gate proseguono, nonostante tale accordo economico. Ciò che cambia sono i reati per cui l’inchiesta va avanti. Al momento sembra che tale ristrutturazione delle accuse abbia comportato una proroga volta a rivedere l’intero lavoro sotto un diverso punto di vista.
Coinvolti nella vicenda e sotto inchiesta oltre a Daniela Santanchè ci sono anche Fiorella Garnero, sorella della senatrice, e Dimitri Kunz d’Asburgo, ex compagno della donna. In tutto sarebbero altre 5 le persone il cui nome sta sul tavolo dei magistrati.
I guai giudiziari per la Santanchè però non si sono esauriti, tutt’altro. Se da un punto di vista fallimentare per legge il reato di bancarotta dovrà cadere ufficialmente nell’arco di sei mesi di fronte ad un accordo di questo tipo, discorso diverso è quello relativo invece al falso in bilancio e alla truffa ai danni dello Stato per ciò che concerne la gestione della cassa integrazione nel periodo di epidemia Covid.
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