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Alberta Ferretti strappa il velo della moda

In passerella anche donne normali.

La moda fa sognare, ma di tanto in tanto, mescolata ad una buona dose di realtà, aiuta a pensare.

Il segnale arriva dalla prima sfilata che apre il calendario fashion internazionale del nuovo anno. Ad inaugurare Pitti Uomo, la rassegna di moda maschile di scena a Firenze dall’11 al 14 gennaio, sarà la sfilata di Alberta Ferretti. L’italianissima signora della moda per questa occasione ha messo a punto un défilé dalla regia e dalla sceneggiatura insolite che vanno oltre il solito copione della moda. In una cornice suggestiva di una passerella allestita nella chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte la stilista ha ingaggiato una squadra di donne molto diverse tra loro, al di fuori del solito cliché femminile che ci si aspetta in una sfilata (modelle col broncio, irraggiungibili e talmente magre da sembrare diafane).

Vestiti da sera, da cocktail e da cerimonia saranno interpretati da donne significative, ognuna a suo modo e nel proprio ambito di azione, e impegnate in ambito sociale. In passerella ci saranno attrici famose come Marisa Berenson insieme a giovani e giovanissime, da Ines Sastre a Camille Belle; indossatrici di un tempo come la settantacinquenne Carmen Dell’Orefice con modelle di ieri e di oggi, da Marpessa ed Eva Riccobono. Sfileranno la campionessa, medaglia d’oro nella scherma, Nathalie Moelhaussen, ma anche una giovane ricercatrice della Fondazione Umberto Veronesi, una psicologa, una giurista, studiosa dei problemi legati agli abusi domestici, un avvocato esperto di diritto di famiglia ed anche una giovane badante.

Trenta donne per trenta abiti, un’edizione limitata e numerata che sarà venduta nelle boutique del marchio. L’appuntamento è organizzato a sostegno della Jordan River Foundation, creata e presieduta dalla regina Rania di Giordania, il cui scopo è di sensibilizzare la società sull’uguaglianza tra i sessi e di aiutare le donne nel processo di emancipazione.

”Volevo avere accanto a me donne speciali- commenta Alberta Ferretti – per comunicare bellezza ma anche forza ed energia. La moda spesso spersonalizza le donne, le sfilate rendono le modelle tutte uguali: qui invece saranno protagoniste le loro diverse personalità".

Insomma anno nuovo moda nuova: più femminista, oltre che femminile.

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