Allarme super influenza: somministrati “solo” 9.5 milioni di vaccini
È scattato ormai da qualche giorno l’allarme super influenza in Italia. A lamentare una larga diffusione di sindromi influenzali di consistente entità sono gli stessi medici di base, che sottolineano come i numeri in aumento potrebbero dipendere in particolare dal ridotto approccio ai vaccini.
La stagione è ovviamente quella più classica per il diffondersi dell’influenza, ma il numero dei contagi lungo lo stivale sembra essere più alto rispetto alle medie stagionali degli ultimi anni. Secondo il parere degli esperti tali cifre potrebbero dipendere da una ridotta diffusa volontà di sottoporsi al vaccino.
In tal senso i medici sottolineano come appena 9.5 milioni di persone hanno deciso di vaccinarsi. 12 mesi fa erano stati 12 milioni coloro che ricorsero alla vaccinazione. Proprio tale calo potrebbe spiegare la capillare diffusione di quella che è stata ribattezzata super influenza.
Scattato l’allarme super influenza: attenzione ma niente ansie controproducenti
L’inverno, il freddo, le basse temperature. Tutti ingredienti che portano ad una rapida e ampia diffusione di sintomi influenzali. Nulla di nuovo sin qui, se non che quest’anno pare essere particolarmente dilagante quella che è stata ribattezzata super influenza.
Il numero dei casi riscontrati in Italia è decisamente superiore a quanti erano stati registrati nello stesso periodo dell’anno appena 12 mesi fa. Anche l’impatto virale di questa super influenza appare più consistente, con malattie dal decorso più lungo, ambulatori medici presi d’assalto e pronti soccorso spesso al collasso.
A preoccupare molti cittadini è stato il termine che alcuni hanno associato a tale influenza: suina. L’ombra di un ritorno al passato ha provocato panico e ansia diffusa, anche là dove non necessarie. Gli esperti e l’Istituto Superiore di Sanità hanno così prontamente voluto chiarire che l’attuale super influenza nulla centra con la suina, e che adoperare tale appellativo è un errore.
L’impatto massivo dei malesseri stagionali sulla popolazione italiana dipenderebbe piuttosto da un ridotto ricorso alla pratica del vaccino. Questo sottolineano i medici dello stivale, che invitano tutti i cittadini, specie quelli più fragili, a ricorrere alla vaccinazione.
In questo senso i numeri sono piuttosto chiari. L’associazione dei medici di famiglia ha infatti reso noto che i vaccinati all’alba del 2024 sono “solo” 9.5 milioni. Nello stesso periodo dell’anno 12 mesi fa le cifre erano vicine ai 12 milioni.
Anche le vaccinazioni per il Covid sono drasticamente calate. Se nel 2022-2023 erano stati 6 milioni gli italiani che avevano scelto di fare il richiamo per il virus, ad oggi soltanto 2 milioni sono stati i cittadini del Bel Paese che hanno assunto un’altra dose.
Allarme super influenza: i numeri attuali in Italia
Detto del ridotto riscontro vaccinale, i numeri dell’influenza in Italia rimangono comunque elevati. Al 31 dicembre ad esempio erano circa 1 milione gli italiani e le italiane bloccati a letto con forti sintomi influenzali.
Secondo cardiologi, oncologi ed ematologi appartenenti alla confederazione denominata Foce, tale quadro dipende anche in buona parte da un’inadeguata campagna vaccinale. Questo ritardo nel somministrare i vaccini provoca un boom di influenza e getta molto spesso nel caos i principali centri sanitari ed ospedalieri del territorio italiano.
Basti pensare che le cifre provenienti da ogni angolo d’Italia nelle ultime ore sono piuttosto importanti. Ad esempio in Trentino Alto Adige 16 persone sono entrate in terapia intensiva nel solo mese di dicembre, e di queste addirittura 14 non hanno ricevuto il vaccino.
Anche in Veneto gli ospedali sono messi a dura prova, con un’impennata dei ricoveri specie nella fascia d’età over 50. Pure al sud la super influenza è grande protagonista. In Sicilia gli istituti sanitari hanno fatto registrare un più 20% di ricoveri negli ultimi giorni.
Conclusione: scatta l’allarme super influenza in Italia: somministrati “solo” 9.5 milioni di vaccini
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