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Cambiamenti climatici nella storia: il curioso caso di adattamento dei Walser dal 1200 a oggi

I cambiamenti climatici nella storia ci sono sempre stati e alcune popolazioni si sono adattate con successo, come dimostrano i Walser ai piedi del Monte Rosa. In questi ultimi anni il dibattito sui cambiamenti climatici è diventato quasi di primo piano e non solo quando avvengono calamità naturali. Nell’opinione pubblica soprattutto Occidentale, si discute su quali strumenti adottare per fronteggiarli o per lo meno ridurre le conseguenze sull’ambiente.

Senza andare troppo lontano, soprattutto geograficamente, c’è un caso tanto interessante quanto incredibile nel suo genere di come ci si può adattare perfettamente e sopravvivere. E’ la storia di un popolo, tuttora esistente, che con il clima ha avuto a che fare e si è fortificato nell’animo e nella storia: i Walser, popolazione germanica che vive attorno alle valli sia a sud che a nord del Monte Rosa. La loro esistenza s’intreccia con i cambiamenti climatici nella storia. Scopriamo perché.

Cambiamenti climatici nella storia: chi sono e da dove provengono i Walser

La storia dei Walser e dell’attivismo agricolo e commerciale nelle alte valli del Monte Rosa sono la dimostrazione che i cambiamenti climatici nella storia sono esistiti ben prima dei giorni nostri. Ma chi erano, anzi chi sono questo popolo di origine nordica ora residente nei confini settentrionali d’Italia? I Walser derivano il loro nome dal tedesco Walliser, ossia “abitante del Canton Vallese“. Già, perché buona parte della popolazione oggi abita nel Cantone omonimo, il terzo più grande della Confederazione Elvetica.

Stando alle ricostruzioni dello storico ossolano Enrico Rizzi, i loro antenati si suppone che fossero originari della Sassonia, precisamente dalla popolazione degli Alemanni. Dopo un graduale spostamento verso sud, prima nell’Oberland Bernese appena dopo il crollo dell’impero romano d’Occidente e poi nel Canton Vallese, intorno al XII-XIII secolo ci fu una terza migrazione. La ricerca di nuovi terreni al di là del Monte Rosa spinse molte famiglie a emigrare al di qua della sotto-catena alpina.

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Cambiamenti climatici nella storia: l’esistenza dei Walser è dipesa interamente dal clima circostante

L’ostacolo che si presentava di fronte non era di poco conto: valichi alpini come il Colle del Teodulo o il Passo del Monte Moro presentano altezze oltre 3000 metri. Tuttavia, all’epoca era in atto quello che i geologi lo hanno definito Optimum climatico Medievale. Un periodo di circa quattro secoli dove nell’emisfero boreale ci furono temperature insolitamente alte. Lungo l’arco alpino i ghiacciai si erano ritirati molto più di adesso e diversi valichi molto alti risultavano transitabili per buona parte dell’anno.

Nei secoli successivi, Walser si stabilirono lungo le valli a Sud del Monte Rosa: Valtournenche, alta Val d’Ayas, Valle del Lys, Valsesia, Valle Anzasca e Formazza e più in là anche verso est. Si segnala anche una comunità a Livigno. Nel periodo di massimo fervore, lungo l’arco alpino si contarono circa 100 insediamenti: il più occidentale (e il più antico) era il villaggio di Vallorcine (Alta Savoia), mentre quelli più orientali si estesero fino al Tirolo austriaco.

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Cambiamenti climatici nella storia: il Colle del Teodulo (nella foto) nel Medioevo era completamente sgombro dalle nevi perenni e fu un importante punto d’appoggio per i Walser tra un versante e l’altro del Monte Rosa

Cambiamenti climatici nella storia: il segreto della sopravvivenza dei Walser anche dopo l’Optimum climatico

Durante il periodo caldo medievale, i Walser trasferitisi a Sud del Monte Rosa diedero un grande sviluppo sviluppo. Furono creati pascoli, campi di grano, frutteti ed anche diverse piccole industrie artigianali. Il territorio circostante, del resto, forniva tutte le materie prime necessarie all’autosufficienza dei vari gruppi. Ciò però non tolse la volontà di restare in contatto con i propri simili rimasti al di là delle montagne. Ne è una dimostrazione di come alcuni dei valichi sopra citati diventarono veri e propri assi strategici per il commercio fra le comunità.

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I cambiamenti climatici nella storia dei Walser sono stati un tratto distintivo, che non hanno però scalfito la loro identità

Uno dei passi più frequentati era appunto il Colle del Teodulo (tra la Valtournenche e la Mattertal), dal quale le comunità walser commerciavano i loro prodotti con quelle verso appunto la Svizzera e anche oltre. Un altro colle ora non più transitabile a causa dei cambiamenti climatici nella storia era quello del Schwarberg-Weisstor, tra la Valle del Lys e il Canton Vallese. Qui nel Medioevo erano solite transitare carovane di commercianti dell’uno e dell’altro versante del Monte Rosa.

La Riforma Protestante interessò anche le Alpi e gli insediamenti walser più a est si convertirono. Ma nulla riuscì a dividere quella che si poteva considerare “una grande famiglia”. L’optimum climatico durò fino al XIV secolo, quando cedette il posto ad un raffreddamento intenso passato alla storia come Piccola Era Glaciale. Tra i primi effetti, vi fu un ritorno deciso delle nevi perenni lungo le Alpi, che di fatto spezzarono gli intensi movimenti lungo questa parte di Europa.

I Walser che nel frattempo avevano fondato i villaggi di Saint-Jacques, Gressoney-La-Trinité, Gressoney Saint-Jean, Alagna Valsesia, Macugnaga, Formazza ecc si adattarono ai nuovi cambiamenti climatici nella storia dell’epoca.

Cambiamenti climatici nella storia: la cultura comune come filo rosso della sopravvivenza dei Walser fino ai giorni nostri

La storia affascinante ma difficile del popolo Walser dimostra come i cambiamenti climatici nella storia ultramillenaria dell’umanità non siano stati esclusivamente demerito dell’uomo stesso. Essi hanno inseguito il corso dei secoli in periodi più o meno ciclici e stando alle constatazioni fatte dai geologi più che dai climatologi, c’è da aspettarsi diversi scenari per i prossimi decenni.

Quello che forse si può prendere spunto da questa popolazione (un unicum nel suo genere nella storia etnografica del Vecchio Continente) è senz’altro l’abilità di attuare uno sviluppo sostenibile.

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Cambiamenti climatici nella storia: esempio di villaggio walser, dove ogni comunità aveva tutto ciò a disposizione per la sopravvivenza.

Come accennato poc’anzi, le comunità walser riuscirono a creare dei contesti di sviluppo in un’ottica di autosufficienza che ricorda di fatto le comunità energetiche di cui tanto oggi si parla. Del resto, grazie a questa fitta rete di comunità transnazionali sì autonome ma assai interconnesse tra loro, il noto scrittore italiano (e figlio della montagna) Mario Rigoni Stern ebbe a dire che di fatto i Walser costituirono il primo prototipo di Comunità Europea in largo anticipo.

Comunità Europea oggi impegnata duramente nella lotta al cambiamento climatico come poche entità politiche al mondo. In un contesto di cambiamenti che possono però essere nuovamente stravolti dalle elezioni europee del prossimo anno, possono le istituzioni europee prendere spunto dalla storia Walser per attuare uno sviluppo sostenibile a vantaggio delle future generazioni?

Conclusioni sui cambiamenti climatici nella storia: l’esempio del popolo Walser

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