Caso Valieva-Olimpiadi 2022, la pattinatrice può gareggiare dopo il via libera del Tas
Caso Valieva alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, via libera del Tas domani la pattinatrice potrà gareggiare
La pattinatrice Kamila Valieva, nonostante il test risultato positivo al doping, potrà gareggiare domani nella gara individuale delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Il Tas ha difatti dato il via libera all’atleta russa.
La decisione del Tas in merito al caso doping che vede protagonista la pattinatrice russa Kamila Valieva
Il Tas ha autorizzato la 15enne russa, Kamila Valieva, a continuare a gareggiare alle Olimpiadi Invernali di Pechino. L’atleta russa era risultata positiva al test antidoping dopo aver assunto un farmaco proibito. Il caso è scoppiato dopo la posticipazione della premiazione della gara a squadra dove il Comitato olimpico russo ha vinto la medaglia d’oro. Questa decisione però non è definita in quanto non incide su una possibile futura squalifica, anche retroattiva che potrebbe quindi revocare le medaglie olimpiche conquistate.
I motivi che hanno portato alla decisione del Tas circa la sospensione dell’atleta russa Kamila Valieva
Uno dei fattori presi in considerazione dal Tas che ha portato alla revoca della sospensione della pattinatrice è stato lo status di atleta protetta. Tale status, ai sensi del codice dell’Agenzia mondiale antidoping, protegge l’atleta in quanto non ha compiuto ancora 16 anni. Inoltre il Tas ha affermato che ci sono stati gravi problemi di notifica del risultato del controllo antidoping dell’atleta. Violando così la facoltà all’atleta di stabilire determinati requisiti legali a suo vantaggio, quindi una notifica così tardiva non è attribuibile a sua colpa.
Le reazioni del Comitato olimpico russo e degli USA dopo la decisioni del Tas in merito alla partecipazione di Kamila Valieva
Il Comitato olimpico russo ha dichiarato attraverso Telegram:
“Domani l’intero paese sosterrà lei e tutte le nostre meravigliose pattinatrici nella competizione individuale”
Reazione opposta invece è stata ottenuta dal Comitato olimpico degli Stati Uniti che si dichiarato amareggiato e deluso dopo la decisione del Tas, attraverso la seguente dichiarazione:
“Questo sembra essere un altro capitolo del sistematico e pervasivo disprezzo per lo sport pulito da parte della Russia”
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