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Che tempo che fa: il successo di Fabio Fazio?

Che tempo che fa: il successo di Fabio Fazio?

Il passaggio dalla Rai al Nove del programma di Fabio Fazio aveva fatto molto scalpore. Il tutto era partito dalle dimissioni di Carlo Fuortes e con l’arrivo di Roberto Sergio come amministratore delegato della Rai, nominato dal governo Meloni lo scorso maggio, che ha portato un grande cambiamento al volto della televisione pubblica italiana.

Che tempo che fa, trasmissione storica presente in Rai fin dal 2003, condotta da Fabio Fazio e con la presenza di Luciana Littizzetto ha lasciato la televisione nazionale per spostarsi sul canale Nove di Discovery (Warner Bros) ed era stato fatto intendere che motivo del cambiamento fosse stato la scadenza del contratto Fazio-Rai lo scorso 30 giugno.

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Fabio Fazio

Il passaggio sulla nuova rete poteva risultare in un enorme disastro, come è successo nel passato ad altre figure come Pippo Baudo o Raffaella Carrà, eppure, così non è stato. Gli ascolti si sono mantenuti alti, più o meno in linea con quelli che raggiungeva sulla Rai. La prima puntata del 15 ottobre ha registrato 2,1 milioni di spettatori con il 10,5 % si share, divenendo il programma più visto di sempre sul Nove. Così Fazio e il programma hanno commentato su Instagram:

“Si chiude una prima parte di stagione fantastica per Che Tempo Che Fa sul Nove: una media di 2,1 milioni di telespettatori e il 10,4%, miglior programma di sempre nella storia di Warner Bros Discovery.  Risultati straordinari tra i giovani (15-24 anni) dove la media supera il 12,3%, con una crescita del 57% rispetto alla scorsa stagione. Ogni domenica è il programma più commentato della serata dei social. In poche parole: grazie per essere sempre ancora con noi 🙏🏼”

Che tempo che fa: Ranucci vs Fazio

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Sigfrido Ranucci

Andando via Fazio dalla Rai, il buco nel palinsesto doveva essere tappato e la scelta è ricaduta su Report, condotto da Sigfrido Ranucci. Il programma ha riscosso comunque successo con le sue inchieste, che hanno fatto strizzare un occhio alla maggioranza di governo, come quella su La Russa, al punto che lo stesso ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha definito Ranucci “un nemico in casa“. Un po’ come a dare conferma evidente alla parentopoli di questo governo.

Dopo un flop registrato dalla nuova televisione Rai, che nel palinsesto autunnale (10 settembre – 7 ottobre) aveva perso circa 248 mila spettatori nel giorno medio rispetto all’anno precedente, portando al sorpasso la Mediaset, con Report la televisione di Meloni ha visto una ripresa. La puntata di domenica 17 dicembre ha ottenuto 1.786.000 spettatori con uno share del 9,7 %, di poco superiori a Che tempo che fa con 1.758.000 spettatori e 9,1 % di share.

Roberto Sergio parla degli ascolti Rai

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Roberto Sergio

L’amministratore delegato Rai Roberto Sergio ha parlato di un nuovo piano industriale e degli investimenti e del rinnovo dei contratti in Commissione di Vigilanza. Il piano è stato presentato al cda e dal 20 dicembre sono iniziati gli incontri con i sindacati, in modo che venga approvato verso gennaio.

Ha, inoltre, parlato della positività dell’andamento 2023 della Rai, “nonostante la riduzione dei limiti di affollamento pubblicitario dal 7% al 6% – nelle fasce 6-18 e 18-24, la raccolta pubblicitaria registra un +7% rispetto agli obiettivi di budget” e, a proposito degli indici di ascolto, ha dichiarato che il calo sarebbe solo una “fake news” che non rende merito al lavoro “straordinario dei tanti professionisti” e crea danno al patrimonio comune degli italiani.

“I canali generalisti Rai mantengono salda la leadership di ascolti sia da inizio anno che in questa stagione televisiva. [..] Rai 1, Rai 2 e Rai 3 si posizionano nelle prime posizioni: nel periodo autunnale, dal primo ottobre al 16 dicembre, stanno totalizzando uno share complessivo pari a oltre tre punti in più rispetto ai tre canali generalisti dei competitor: non possiamo che essere soddisfatti di questi risultati, ben consapevoli del pochissimo tempo in cui sono stati varati i palinsesti autunnali e del numero di nuove proposte che sono state offerte al pubblico.”

Conclusioni, Che tempo che fa: il successo di Fabio Fazio è relativo, la Rai non molla

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