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Chernobyl, 36 anni fa il disastro

Cade oggi 26 aprile il 36esimo anniversario del disastro di Chernobyl

36 anni fa, all’1,24 ci fu l’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl a 100 km dalla capitale Kyiv. È il peggiore disastro nucleare della storia. 30 persone morirono per il trauma dell’esplosione e per la sindrome da radiazione acuta (SAR), e circa 60 nei decenni successivi per tumori da radiazioni. Alcuni studi affermano che tra le 4000 e le 16000 persone morino a causa del disastro. Il numero esatto delle vittime è ancora soggetto a dibattito. La nube radioattiva che si espanse in tutta l’Europa centro-settentrionale, arrivò anche in Italia. I danni economici si stimano intorno ai 7 miliardi di dollari.

Il giorno del disastro

Il 26 aprile 1986, esattamente 36 anni fai, il reattore numero 4 della centrale nucleare Vladimir Lenin situata vicino a Chernobyl, a 100km da Kyiv, allora Unione Sovietica, esplose causando la rottura del nocciolo. La prima esplosione fu causata dall’accumulo di vapore caldissimo ad alta pressione che distrusse il disco di copertura di 1000 tonnellate dal reattore. A quel punto, il contatto tra il nocciolo e l’aria produsse una seconda esplosione ancora più devastante. Le esplosioni non furono di tipo nucleare, ma di tipo termochimico. Fu il primo disastro nucleare ad essere classificato di categoria 7, il massimo possibile. I vigili del fuoco non riuscirono a spegnere il nocciolo che continuò a emettere materiale radioattivo. Però, grazie a un’operazione suicida fondamentale, gli ingegneri e i soccorsi riuscirono a contenere il disastro.

Successivamente, la cittadina di Pripyat, a 3 km di distanza, e Chernobyl, a 18 km, vennero evacuate, a fronte dell’estrema pericolosità della zona.

Disastro Chernobyl

Nel 2021 venne dedicata una statua a Oleksandr Lelechenko che intervenne per pompare fuori manualmente dal reattore del liquido contaminato, lavorando con l’acqua radioattiva alle ginocchia. Morì poco dopo. È uno degli eroi del disastro di Chernobyl

Le cause del disastro

Il disastro di Chernobyl non fu causato da un incedente imprevedibile, ma dall’errato giudizio umano. Durante dei test di sicurezza per ottenere l’omologazione definitiva dell’impianto, avvenne una perdita di potenza nel reattore. Contravvenendo alle corrette procedure di sicurezza che prevedevano lo spegnimento del reattore, gli addetti cercarono di aumentare la potenza rimuovendo le barre di controllo. Solo quando questa manovra fallì, decisero di spegnere tutto, ma ormai era troppo tardi.

Chernobyl e la guerra russa in Ucraina

La centrale è tornata a far parlare di sé durante le prime fasi dell’invasione russa dell’Ucraina. Le forze russe si sono impadronite della centrale nucleare di Chernobyl lo scorso 24 febbraio e, a seguito dei combattimenti, si è registrato un aumento di radiazioni. Dopo il disastro del 1986, sono fuoriusciti grandi quantità di materiale radioattivo rendendo la zona contaminata tuttora. La preoccupazione maggiore era che l’esercito russo avesse danneggiato i reattori che custodiscono materiali radioattivi. Il reattore 4 non è stato fortunatamente coinvolto, lo ha affermato l’Autorità per la sicurezza nucleare ucraina. L’agenzia ha anche confermato che il passaggio delle colonne militari che hanno sollevato le polveri radioattive hanno causato l‘aumento delle radiazioni, tra cui raggi gamma.

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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