Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln
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Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln

Chiara Ferragni verso il processo. Questo quanto stabilito dai pm che hanno chiuso soltanto poche ore fa l’inchiesta ai danni della nota influencer. L’accusa mossa nei confronti dell’imprenditrice digitale è quella di truffa aggravata, con l’indicazione di un ingiusto profitto maturato per una cifra superiore ai due milioni di euro.

A finire sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti le operazioni di beneficenza organizzate dalla Ferragni a Natale 2022 e a Pasqua 2021 e 2022. Famigerata in tal senso la vicenda del Pandoro Balocco, così come quella delle Uova pasquali.

Le indagini della Procura di Milano si sono chiuse dopo mesi di polemiche, accuse e scuse, che hanno minato la credibilità social dell’influencer lombarda, peraltro travolta anche dalle controversie personali e familiari culminate nella separazione dal marito Fedez, oggi al centro di altre situazioni piuttosto discusse.

Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln
Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln

Chiara Ferragni verso il processo: il caso pandoro Balocco in tribunale. Confermata la truffa aggravata

Si è pronunciata in definitiva la Procura di Milano. Esito delle indagini condotte dai pm è la conferma dell’accusa di truffa continuata e aggravata per Chiara Ferragni. La blogger avrebbe ottenuto un “ingiusto profitto per oltre due milioni”.

L’avviso di notifica all’imprenditrice di Cremona è arrivato nella tarda mattinata di venerdì 4 ottobre, e ha riguardato le vicende delle Uova pasquali e del pandoro Balocco. Oltre all’ex moglie di Fedez, oggi peraltro invischiato nel caso ultras, sono stati notificati anche Fabio Damato, collaboratore della Ferragni, Alessandra Balocco, figura di vertice dell’omonima azienda dolciaria, e Francesco Cannillo, figura appartenente al quadro dirigenziale di Dolci Preziosi.

A capo delle indagini il capo della Procura milanese, il dottor Marcello Viola. L’ipotesi ora confermata dallo stesso pm è quella di truffa continuata e aggravata. Il reato riconosciuto alla Ferragni avrebbe permesso alla fondatrice di TBS Crew srl di maturare oltre 2 milioni di euro di scorretto profitto (2mln e 225 mila euro).

Al centro delle valutazioni portate avanti per mesi dalla Guardia di Finanza del capoluogo lombardo, e dal pm Cristian Barilli, stava la gestione opaca di numerose operazioni di marketing direttamente connesse alla figura di Chiara Ferragni.

Prima arrivò la multa da parte dell’Antitrust, e poi ecco aprirsi un’indagine complessa e lunga, che fin da subito pose l’accento su diverse campagne promosse dall’influencer classe ’87. Proprio intorno ai progetti di beneficenza in particolare si discusse e si aprì il caso che costò la reputazione alla Ferragni.

Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln
Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln

Chiara Ferragni accusata per i casi del pandoro Balocco e delle Uova pasquali Dolci Preziosi

Sono due i casi costati caro a Chiara Ferragni. Ormai famigerati infatti risultano sia la vicenda del pandoro Balocco, sia quella delle Uova pasquali del gruppo Dolci Preziosi. Per entrambi gli scivoloni l’influencer lombarda ora rischia di finire a processo.

Ad essere imputata alla giovane blogger è la pubblicità ingannevole con cui avrebbe spinto le vendite dei due prodotti sopra citati. Dietro la facciata di operazione di beneficenza, secondo l’opinione della Procura, si sarebbe invece nascosta un’accurata campagna di vendita promossa anche attraverso i social.

L’affare pandoro riguarda il Pink Christmas, dolce prodotto da Balocco per il Natale 2022. Il caso delle uova di Pasqua invece fa riferimento al marchio Dolci Preziosi, e ai dolci in cioccolato venduti per le festività pasquali del 2021 e del 2022. Quest’ultimo episodio in particolare fu presentato come campagna “Uova di Pasqua – sosteniamo i Bambini delle Fate”.

Le indagini hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni di natura decettiva, volte a indurre in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche

Queste le parole rilasciate dalla stessa Procura, che ha ribadito come le campagne promosse sui social dalla Ferragni possano aver indotto in errore i consumatori, adducendoli a credere in qualcosa di diverso da quanto poi realmente si concretizzò.

Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln
Chiara Ferragni verso il processo: truffa aggravata per ingiusto profitto da oltre 2 mln

Conclusione: Chiara Ferragni va verso il processo per truffa aggravata: ingiusto profitto da oltre 2 mln per gli affari Pandoro e Uova pasquali

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