Covid: la pandemia rallenta, ma quattro regioni rischiano l’arancione. Bene Lombardia e Lazio
L’indice rt è in calo a 1,31, ma Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia rischiano la zona arancione
Oggi tra i programmi del Governo ci sarà l’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza. Ieri i nuovi casi sono stati 188.797 e i morti 385. L’indice rt è in calo. Quattro regioni potrebbero diventare arancioni e aggiungersi alla Valle d’Aosta.
COVID INDICE RT IN CALO
Covid: l’incidenza settimanale nazionale si è stabilizzata e anche l’indice di trasmissibilità Rt è in calo (1,31). L’incidenza è pari a 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2022) rispetto a 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2022) della scorsa settimana. Resta stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% rispetto al 17,5% della rilevazione al 13 gennaio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale, invece, al 31,6%. Questi i primi dati della bozza del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’emergenza Covid.
QUATTRO REGIONI A RISCHIO ZONA ARANCIONE
Sono Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia che rischiano la zona arancione. È questo il quadro che emerge dagli indicatori sull’andamento dell’epidemia da Covid-19. Si aggiungono, quindi, alla Valle d’Aosta che è già in arancione mentre in bianco rimangono Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria. Le terapie intensive in Abruzzo con posti occupati da pazienti positivi al coronavirus sono al 22%. In Piemonte, invece, sono occupate a 23% da pazienti covid. Male anche la Sicilia che arriva al 20% e il Friuli Venezia Giulia al 23%.
COVID: MIGLIORA LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA E LAZIO
In Lombardia la situazione, invece, migliora nelle terapie intensive con i letti occupati al 15% e al 35,6 in area non critica. Anche nel Lazio le condizioni delle terapie (17%) sono migliorate. In area medica i posti letto occupati sono al 29,8%. La Regione Veneto resta in giallo con il 18% delle terapie intensive occupate e il 25,8% dei pazienti in area medica. In giallo anche Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria , Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Toscana.
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