È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud
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È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud

Mondo sconvolto, caldo record e clima in continua drammatica evoluzione. Questo è un allarme ormai suonato da tempo, ma che tuttavia continua imperterrito a farsi sentire. Ultimo indizio del drastico cambiamento in atto sono le temperature altissime che l’Italia e il mondo intero stanno affrontando in questi giorni.

Sulla penisola è approdato direttamente dall’Africa il ciclone denominato Caronte, una vera e propria bolla di calore colorata di rosso sulle immagini dei satelliti. Risalito dal Sahara questo bollente “traghettatore” ha letteralmente coperto l’intera Europa, facendo schizzare alle stelle le colonnine di mercurio dei termometri in quasi tutti i Paesi.

Non fa eccezione l’Italia, anzi il Bel Paese è uno dei più colpiti dagli effetti della bolla di calore. Bollino rosso in almeno 20 città italiane, con il dato in rapida crescita e le temperature già arrivate a quota 43 gradi in diverse città del Sud. La previsione che sembra palesarsi è quella di un possibile ripetersi delle punte record registrate vicino a Siracusa nel 2021: allora si arrivò a 48.8 gradi.

È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud
È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud

Bollino rosso per il caldo record: è allarme in tutta Italia

Sono tantissime le città italiane in cui è scattata l’allerta meteo. A preoccupare le autorità sono le bolle di calore, veramente soffocanti in questi giorni, e le tanto improvvise quanto violente tempeste di pioggia periodicamente in arrivo.

Il Sud del Paese e in particolare le isole hanno già toccato nella giornata di lunedì 17 luglio temperature record di 43 gradi. Secondo quanto riporta l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) il dato è però destinato a crescere ancora. Il picco in Italia dovrebbe registrarsi nella giornata di mercoledì.

Il caldo torrido non lascerà la penisola nemmeno ad agosto secondo gli esperti, che sottolineano come il picco record fatto segnare dai termometri nei pressi di Siracusa l’11 agosto 2021 con ben 48.8 gradi potrebbe nuovamente essere raggiunto.

Bollino rosso in 20 città italiane. Nella giornata di lunedì erano 17, mentre mercoledì 19 luglio saliranno a 23, dando conferma di come la bolla di calore ribattezzata Caronte sia un fenomeno che interessa l’intera nazione. E pure gli altri Paesi europei e non, sono alle prese con i disagi climatici.

Mondo sconvolto dal caldo record: temperature elevate e alto rischio incendi

La bolla sahariana di calore denominata dagli esperti Caronte, prendendo in prestito il nome del fantomatico traghettatore degli inferi, ricopre l’Europa pressoché totalmente. Come l’Italia anche Spagna, Grecia e Turchia sono alle prese con un allarme da bollino rosso.

Le temperature fatte registrare negli ultimi giorni sono di circa 10 gradi oltre le medie stagionali in quasi tutte le regioni mediterranee, soffocate da un’afa impressionante. Insieme al caldo però è cresciuto anche il forte rischio di incendi.

Atene, che ha toccato 44 gradi, ha vissuto momenti di panico con le fiamme che hanno costretto all’evacuazione un campeggio con oltre 1200 bambini. Anche le isole Canarie sono messe a dura prova dagli incendi.

È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud
È caldo record in Italia: toccati picchi da 43 gradi al Sud

Anche fuori dall’Europa l’ondata di caldo ha raggiunto livelli importanti, confermando una volta di più l’incombenza di un cambiamento climatico mondiale senza precedenti. Il Canada è uno dei Paesi più duramente colpiti dai roghi. Dall’inizio della stagione estiva sono già andati in fumo oltre 10 milioni di ettari di terreno.

Non se la passa meglio l’Asia dove al posto di Caronte imperversa Talim, quarto fortissimo tifone dell’anno abbattutosi sulle regioni orientali. La Cina domenica 16 luglio ha fatto registrare la temperatura record di ben 52.2 gradi. Medesimo discorso quello relativo agli Stati Uniti, dove nel Nordest stanno causando danni e paura le piogge torrenziali e violente che hanno fatto seguito al caldo.

Finché perdura il bel tempo la situazione rimane statica, ma quando un’atmosfera estremamente ricca di umidità incontra un’instabilità in alta quota, anche leggera, ecco arrivare i temporali violenti

Queste le parole usate dal docente di Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento Dino Zardi, a proposito del cambiamento climatico che stiamo affrontando e che spiega situazioni come quelle attualmente in atto negli Stati Uniti, ma che hanno causato non pochi disagi nelle ultime settimane anche in Italia.

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