Giornata mondiale del cinema italiano
Moda

Giornata mondiale del cinema italiano: 6 film storici sulla moda da vedere

Moda e cinema: un magico connubio. Per la giornata mondiale del cinema italiano, ecco i 6 migliori film storici sulla moda da vedere

Istituita solo nel 2020, la giornata mondiale del cinema italiano vuole essere un omaggio al cinema del Bel Paese e un modo per incentivare la produzione nostrana, oltre che ricordarne l’importanza e la bellezza. La giornata mondiale del cinema italiano ricorre il 20 gennaio, data non casuale. Infatti, è il giorno della nascita del regista italiano Federico Fellini.  Il cinema italiano vanta produzioni magistrali, cast stellari e registi di fama mondiale, ma quello che forse in pochi sanno è che la storia del cinema italiano è gloriosa anche per i costumi e i costumisti che negli anni hanno partecipato alle produzioni. La moda è stata anche protagonista di numerosi film italiani.

Moda e cinema: i film storici da vedere per la giornata mondiale del cinema italiano

1. La Contessa di Parma

Il primo fra questi risale al 1937 ed è La contessa di Parma di Alessandro Blasetti. Una storia a equivoci, sofisticata e ironica, con sequenze girate dal vero nell’ambiente dell’alta moda torinese: l’indossatrice Marcella, per il suo portamento aristocratico, lanciata con il soprannome di Contessa di Parma, fa innamorare il centravanti della nazionale di calcio. Secondo il Dizionario dei film di Paolo Mereghetti, “gustosa commedia ambientata nell’high society emergente dell’epoca (moda più calcio) che Blasetti definì come “il film più cretino” che avesse mai fatto”.

La contessa di Parma
La contessa di Parma
2. Cronaca di un amore

Un celebre titolo del cinema italiano: Cronaca di un amore  del 1950 di Michelangelo Antonioni con Lucia Bosé, Massimo Girotti e Franco Fabrizi. Sposata a un ricco industriale, Paola ritrova Giulio, suo grande amore. I due diventano amanti e progettano di sopprimere il marito. Primo lungometraggio di Antonioni, che introduce il ritratto (in nero) della borghesia milanese nel clima popolare del neorealismo. Splendida la Bosé sia nelle ricche mise disegnate da un giovanissimo Fausto Sarli, sia nelle subito mitiche sottovesti. Alcune sequenze sono girate nei saloni dell’atelier della Noberasco, in via Manzoni.

3. Le ragazze di piazza di Spagna

Nel 1952,  esce Le ragazze di piazza di Spagna. Un film di Luciano Emmer con Lucia Bosé, Cosetta Greco, Liliana Bonfatti, Eduardo De Filippo e Marcello Mastroianni. Le storie di tre giovani sartine in un atelier romano raccontate nello stile quotidiano e venato di ironia di Emmer. In particolare una delle tre (Bosé) potrebbe fare l’indossatrice, ma rinuncia e sposa un operaio. Il film, annoverato tra i prototipi del cosiddetto neorealismo rosa, ha un “narratore” delle tre storie: lo scrittore Giorgio Bassani.

"Le ragazze di Piazza di Spagna" di Luciano Emmer (1952).
Le ragazze di Piazza di Spagna di Luciano Emmer 1952.
4. Le amiche

Altro film italiano, vincitore del Leone d’argento a Venezia: Le amiche (1955 di Michelangelo Antonioni con Eleonora Rossi Drago, Valentina Cortese, Yvonne Fourneaux, Gabriele Ferzetti, Franco Fabrizi, Madeleine Fisher, Ettore Manni). Un classico imperdibile per la Giornata mondiale del cinema italiano. Dal racconto di Cesare Pavese Tre donne sole: Clelia, direttrice di una casa di mode, arriva a Torino per aprire una boutique. Frequenta ricche borghesi, indossatrici, intellettuali; c’è anche una ragazza che ha tentato il suicidio. Su sceneggiatura scritta da donne (Suso Cecchi D’Amico e Alba de Cèspedes), un dramma amaro dove gli abiti (dell’atelier delle sorelle Fontana) contribuiscono al disegno psicologico dei personaggi.

Le amiche di Michelangelo Antonioni
Le amiche di Michelangelo Antonioni
5. Sei donne per l’assassino

Sei donne per l’assassino (1964 di Mario Bava con Eva Bartok, Cameron Mitchell). Film che ha precorso i tempi: una storia di serial killer ambientata nel mondo della moda (vedi poi Sotto il vestito niente ed epigoni). Proprietario e direttore di un elegante atelier uccidono un’indossatrice per coprire un vecchio delitto. Si innesca una catena di omicidi. Barocco e sadico, all’epoca fu accusato di immoralità.

6. Prêt-à-porter

Prêt-à-porter (1994 di Robert Altman con Julia Roberts, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Kim Basinger, Anouk Aimée, Lauren Bacall, Rupert Everett). Nella settimana del prêt-à-porter, Parigi brulica di stilisti e modelle, giornalisti, fotografi e vip. C’è di mezzo anche un omicidio. Critico come sempre, Altman usa la moda quale metafora di una società delle apparenze che sotto i begli abiti maschera il vuoto. La stilista Aimée protesta contro la mercificazione organizzando una sfilata di modelle nude. Per il regista americano sfila sullo schermo un piccolo esercito di star, fra le quali le ex indossatrici Basinger e Bacall. Oltre ai veri stilisti (FerréTrussardiGaultier) nella parte di sé stessi.

pret-a-porter di Robert Altman con Sophia Loren
pret-a-porter di Robert Altman con Sophia Loren

 

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