Ipotesi rimpasto al Governo: 4 ministri sono a rischio
Sempre più caldo il fronte interno al Governo. Tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini il rapporto sembrerebbe essere giunto ai minimi termini, e dietro una facciata di continua collaborazione pare delinearsi una prospettiva decisamente differente.
Le tante questioni aperte che i due leader politici affrontano e discutono in modi diversi, a volte anche piuttosto distanti, non sembrano far altro che allargare una crepa interna da tempo apertasi tra i rappresentanti di Fratelli d’Italia e quelli della Lega.
L’ipotesi che ora viene più largamente discussa per tentare di appianare le divergenze di vedute su molti aspetti, da ultimo il nodo gestione degli affitti nei b&b, parrebbe essere quella di un possibile rimpasto di Governo. In particolare potrebbero essere sostituiti ben 4 ministri dell’attuale esecutivo.
Rimpasto al Governo: sì di Salvini, no della Meloni
Tante, forse troppe, sono le spine presenti tra la compagine della Lega e quella di Fratelli d’Italia. Le idee espresse dalla premier Giorgia Meloni e quelle difese da Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, spesso non collimano e generano tensioni politiche sempre più calde.
La gestione dell’immigrazione è stata in particolar modo uno degli ostacoli maggiormente discussi nelle ultime settimane, con la premier presente di persona a Lampedusa, proprio là dove c’è il confine più delicato di tale fenomeno. L’emergenza sbarchi oltre a coinvolgere l’intera Unione Europea tra promesse e mancate conferme, suscita malumori anche all’interno dello stesso Governo italiano.
Si starebbe così facendo sempre più strada l’ipotesi di un possibile rimpasto del Parlamento. L’assetto ovviamente rimarrebbe invariato nelle linee globali ma alcuni ministeri, 4 in particolare, potrebbero essere soggetti ad un avvicendamento.
Questa almeno risulterebbe essere l’attuale linea difesa, o perlomeno non bocciata, dalla Lega che punterebbe ad avere nell’esecutivo un numero accresciuto di propri rappresentanti. Oltre al numero uno Salvini anche voci importanti quali quelle di Riccardo Molinari, Roberto Calderoli e Andrea Crippa si dicono propensi a tale suggestione.
Dal fronte più vicino alla Meloni invece arriva un secco no ad ogni prospettiva di rimpasto del Governo. La struttura del Parlamento nell’ottica di Fratelli d’Italia dovrà rimanere identica a quella odierna almeno sino alle elezioni Europee. Dopo tale fatidica data però gli scenari sono tutt’altro che limpidi.
Quali ministri rischiano: ecco il possibile rimpasto di Governo
Sarebbero in particolare 4 i ministeri, e di conseguenza i ministri, a rischio avvicendamento. Almeno questa sembrerebbe essere la linea proposta dalla Lega circa un’eventuale acquisizione di poltrone utili, che potrebbero così passare da Fratelli d’Italia proprio al Carroccio.
Nonostante le rassicurazioni meloniane e la ferma volontà di tirare avanti al di là di eventuali novità giudiziarie, la posizione certamente più delicata e controversa è quella occupata da Daniela Santanchè. La ministra del Turismo è da tempo coinvolta negli scandali giudiziari legati alle società Visibilia e Ki Group. La sua “testa” è a gran voce chiesta dalle opposizioni, ma pure il fronte interno del Carroccio potrebbe avvallare un cambio sulla poltrona del Turismo.
Altro nome a rischio è quello di Gilberto Pichetto. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è stato al centro di diverse polemiche nei mesi trascorsi, specie dopo i disagi ambientali che l’intera penisola ha dovuto affrontare. Alcuni interventi poco sono piaciuti alla frangia della Lega che, con Salvini in testa, si auspicherebbe un proprio rappresentante in quella posizione.
Attenzione poi all’identikit di Adolfo Urso, che potrebbe vedersi privato della poltrona di ministro delle Imprese e del Made in Italy. Tale ambito è del resto sempre stato molto vicino alle idee salviniane, e l’idea di poterlo annoverare tra i ministeri più direttamente controllati sembra stuzzicare non poco dalle parti del Carroccio.
Ultimo importante nome a rischio potrebbe infine essere quello del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel suo caso a spingere il vicepremier Salvini a puntare sull’avvicendamento sarebbe proprio la complicata e poco apprezzata questione immigrazione.
Le settimane a seguire si preannunciano dunque di denso significato per ciò che concerne mosse e contromosse politiche. La partita per un eventuale nuovo rimodellamento del Governo appare soltanto agli inizi.
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