La Lega è in crisi: il partito di Matteo Salvini sotto l’8%
Decisamente negative le notizie che gli ultimi giorni dell’anno portano in dote a Matteo Salvini. La Lega è in crisi e in diverse aree dell’Italia si trova ampiamente sotto l’8% nell’indice di gradimento politico della popolazione dello stivale.
Un trend al ribasso ormai in atto già da diverso tempo, e aggravato da una serie di episodi e circostanze che dipingono un quadro di fragilità piuttosto importante. Ultima in ordine di tempo è l’inchiesta Verdini, che rappresenta un nuovo pericolante fronte interno al partito.
La crescita dei primi alleati Forza Italia e Fratelli d’Italia, sommata alle più o meno recenti punzecchiature su numerosi argomenti politici già di per sé spinosi, avrebbero infatti fatto precipitare l’appeal del Carroccio ai minimi termini. I dati in tal senso si dimostrano piuttosto drammatici soprattutto al centro sud.
Il vicepremier Matteo Salvini dovrà correre ai ripari: la Lega è in crisi
La Lega è in crisi. Questo sembra essere il dato incontrovertibile che gli ultimi giorni del 2023 indicano in seno al partito guidato da Matteo Salvini. Il leader politico milanese deve infatti fare i conti con un indice di gradimento politico nazionale ridotto ai minimi termini.
Le numerose vicende giudiziarie in cui il Carroccio si è ritrovato invischiato negli ultimi tempi, compresa la recente inchiesta Verdini, avrebbero infatti determinato un vero e proprio crollo nei numeri e nel seguito che la Lega poteva vantare sull’intero territorio italiano.
I dieci anni di guida salviniana, peraltro celebrati poche settimane fa, rischiano così di tramutarsi in un drammatico momento per l’ex partito di Umberto Bossi. A preoccupare in modo consistente sono soprattutto i numeri che i diversi sondaggi politici nel Bel Paese stanno ormai da qualche tempo mettendo in evidenza.
La Lega oggi pare attestata intorno al 7-8% per ciò che concerne il gradimento degli italiani. Ancora più discusso è poi il rapporto concreto che tali numeri hanno per quanto riguarda nord e sud del Paese. Se infatti alcune regioni settentrionali sarebbero sopra al 10% di favore politico, altre aree meridionali vedrebbero valori crollati ben al di sotto persino del 4%.
Appare quanto meno strana questa tendenza considerando che la Lega oggi in piena e profonda crisi, fino a qualche mese orsono era di fatto il primo partito italiano per gradimento popolare. Primi avversari in tale corsa ad accaparrarsi elettori sarebbero proprio quei partiti alleati nel quadro della Maggioranza, estremamente vicini ma pure decisamente avversi.
La crisi della Lega nel sud Italia: numeri in picchiata
Sarebbero letteralmente in picchiata in numeri resi noti a fine anno circa il gradimento politico popolare per ciò che concerne la Lega di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio non potrà vivere sonni tranquilli infatti se i dati dei sondaggi saranno confermati.
Se infatti regioni collocate nel nord dello stivale quali la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia-Giulia e il Piemonte, ancora raggiungono percentuali oltre al 10, discorso decisamente differente è quello relativo a molte aree meridionali.
In Puglia e a Bari in particolar modo gli ultimi dati sottolineano un 4.6% per la Lega, a fronte di un 7.4% e di un 21.3% rispettivamente per gli alleati Forza Italia e Fratelli d’Italia. Pure in Campania il crollo del Carroccio sarebbe verticale, con sondaggi politici che mostrerebbero un gradimento di pochissimi punti sopra il 4%. Anche la Sicilia e la Calabria, un tempo più propense ad ascoltare le voci provenienti dal nord, oggi avrebbero voltato le spalle al partito, indipendentemente dall’affaire Ponte sullo Stretto.
Tali cifre, di per sé poco indicative al momento, possono però rappresentare un elemento importante e a tratti decisivo a livello politico nazionale. Nel cuore della Maggioranza dove i rapporti non sono così idilliaci ormai da mesi, tale crisi della Lega potrebbe spingere ancora più in alto Giorgia Meloni, ed escludere invece Matteo Salvini da un possibile nuovo schieramento di Governo.
Forse la stessa premier accoglie tali dati con la speranza che siano il segno di una definitiva sconfitta dell’alleato, e le permettano così di togliere proprio al leader della Lega ulteriore spazio politico, con i nomi di Luca Zaia e di Massimiliano Fedriga già circolanti tra i più lanciati per raccogliere i cocci del movimento di Matteo Salvini in vista di future elezioni.
Conclusione: la Lega è in crisi: il partito di Matteo Salvini sarebbe oggi sotto all’8% nell’indice di gradimento politico nazionale
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