Liliana Segre a Milano: laurea honoris causa per la senatrice
La senatrice a vita Liliana Segre è stata ospite a Milano per ricevere la Laurea honoris causa in Scienze Storiche, presso l’Università Statale del capoluogo lombardo. La cerimonia voluta ed organizzata dai vertici dell’accademia milanese in occasione della giornata della memoria si è svolta presso l’Aula Magna della Ca’Granda nella mattinata di sabato 27 gennaio 2024.
La donna classe ’30 prima di essere insignita del diploma dal magnifico rettore Elio Franzini, ha dialogato con il giornalista Enrico Mentana. Tanti i temi toccati e approfonditi, con la consueta eleganza e semplicità che contraddistinguono la sopravvissuta milanese.
Sguardo attento è stato dedicato anche alle attuali drammatiche situazioni sparse per il mondo, e purtroppo molto simili agli orrori del passato, vissuti da vicino dalla Segre. Un’aula gremita di ospiti, figure istituzionali, studenti e studentesse, ha calorosamente acclamato la senatrice e applaudito i 18 premiati con la Medaglia d’Onore alla Memoria.
Liliana Segre insignita della Laurea honoris causa in Scienze Storiche: l’Università di Milano applaude la senatrice
Grandi applausi, e non poteva essere altrimenti, per la senatrice a vita Liliana Segre presso l’Università statale degli studi di Milano. Nella mattinata di sabato 27 gennaio 2024 la milanese è stata premiata dopo le ore 11 con il diploma di Laurea magistrale honoris causa in Scienze Storiche.
Una cerimonia intensa, che noi di Mam-e.it abbiamo seguito in presenza così come molti altri media locali e nazionali, è andata in scena presso l’Aula Magna dell’Università statale di Milano in occasione della Giornata della Memoria 2024.
Dopo i saluti istituzionali di Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, l’apertura dell’evento del magnifico rettore accademico Elio Franzini, l’introduzione del direttore del dipartimento di studi storici dell’Università milanese Andrea Gamberini, e la laudatio del professore di Storia Contemporanea Marco Cuzzi, è toccato proprio alla Segre dialogare faccia a faccia con il giornalista di La7 Enrico Mentana.
Una chiacchierata che ha infiammato ed emozionato la gremita platea, e che ha spaziato su tematiche passate e più strettamente attuali, generando nell’attento pubblico un misto di riflessioni e sensazioni. Parole semplici ma decise quelle che la senatrice a vita ha voluto pronunciare entro le mura della Ca’Granda milanese, ma che, come peraltro ci ha abituato, sono arrivate dritte al cuore e alle menti degli uditori.
L’indifferenza non è legata al sole, ai colori del mare. L’indifferenza è legata al buio delle menti
Queste alcune delle significative battute con cui Liliana Segre ha voluto porre l’accento in particolar modo sul sentimento che più di tutti crea grande malessere: appunto quello dell’indifferenza. A tal proposito fa discutere e lascia basiti l’atto vandalico commesso da ignoti poche ore fa presso il Memoriale della Shoah al Binario 21 di Milano, proprio là dove la senatrice ha voluto un grande muro scolpito con la scritta “Indifferenza”.
Dove sono i carnefici? Non hanno mai fatto un mea culpa. Non ho mai incontrato qualcuno che abbia detto ‘io ero uno di quelli che ti ha spinto a calci e pugni dentro un vagone’
Queste altre dichiarazioni forti della senatrice milanese, che sottolinea come la memoria di ciò che fu resta aggrappata alle voci di pochi sopravvissuti, e rischia purtroppo di perdersi nell’oblio se nuove generazioni e istituzioni tutte non sapranno farsi veicolo di un messaggio profondo e duraturo.
Pungolata da Enrico Mentana e applaudita dall’intera Aula Magna dell’Università statale del capoluogo lombardo la Segre ha poi proposto alcune riflessioni sull’attuale drammatica situazione che il mondo sta vivendo.
Uno sguardo preoccupato ma attento la sopravvissuta l’ha indirizzato alla tragica condizioni che uomini, donne e bambini stanno quotidianamente affrontando in Medio Oriente. Dallo scorso 7 ottobre infatti gli spettri di una guerra, e di un odio, che parevano condannati e messi alla gogna in modo definitivo e totale, si sono nuovamente e tristemente palesati in modo chiaro e sfortunatamente dilagante.
Quello che sta succedendo e quello che è successo il 7 ottobre mi hanno messo in una condizione che non avevo mai vissuto prima. Sono stata così fortunata da diventare mamma e nonna. Io mi fermo se incontro un bambino in carrozzina, voglio vederlo, perché ho una passione per i bambini. Nella spirale dell’odio più crudele ci sono i bambini di tutti i colori e di tutte le religioni, sono una nonna disperata. Questi bambini sono uccisi per l’odio degli uomini che non si ferma mai
Grande dolore e profondo turbamento sembrano dunque essere i sentimenti che traspaiono da queste ultime parole di Liliana Segre a proposito dei conflitti e delle guerre che stanno dilaniando diversi angoli del pianeta ancora oggi.
A margine della chiacchierata tra la Segre e Mentana è salito sul palco universitario il prefetto di Milano, il signor Claudio Sgaraglia. Il rappresentante istituzionale ha conferito 18 Medaglie d’onore alla Memoria a uomini e donne deportati durante la guerra. Figli, nipoti e parenti hanno ritirato commossi i riconoscimenti, e sono stati accompagnati dagli scroscianti applausi del pubblico presente in sala. Questi i nomi delle 18 persone premiate:
Agazzi, Brando, Caffesi, Comizzoli, De Matteis, Delle Cave, Dell’Orto, Lino, Lupia, Navazza, Pesenti, Pierobon, Repossi, Rezzadore, Rezzonico, Santamaria, Todros e Tresoldi
Conclusione: Liliana Segre ospite a Milano per la Giornata della Memoria: alla senatrice è stata conferita la Laurea honoris causa in Scienze Storiche
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