Mario Draghi 2.0: l’ex premier italiano torna in Europa
È tutto pronto per il ritorno politico di Mario Draghi. L’ex presidente del Consiglio italiano ha ricevuto la chiamata di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue e dovrà scrivere una relazione sul futuro della competitività in Europa.
Draghi dunque torna in sella, e si appresta ad occupare nuovamente una poltrona politica di primissimo piano. Lasciato il timone della penisola italiana, forse più spinto fuori da decisione altrui che completato l’esperienza per scelta propria, ora l’economista romano riparte da un compito nell’Unione Europea.
Più supervisore che immerso nella politica spiccia fatta di contese e dispute: questa sembrerebbe essere la nuova posizione che Mario Draghi si troverà ad occupare in Europa. Il suo sguardo politico in particolare è chiamato a spingersi verso il futuro della Comunità, specie per ciò che concerne lo sviluppo economico dei vari Paesi membri.
Da leader italiano a supervisore in Europa: Mario Draghi in cima all’UE
La scacchiera politica d’Europa è in divenire, e il nuovo pezzo pronto a tornare a muovercisi sopra è quello che porta al nome di Mario Draghi. L’ex premier italiano, chiusa nell’ottobre 2022 l’esperienza alla guida del Bel Paese, è stato chiamato da Ursula Von der Leyen.
La presidente della Commissione Europea in costante contatto con Draghi già da diverse settimane ha scelto l’ex Presidente della Banca Centrale Europea per un ruolo di riserva all’interno dell’UE. In particolare al romano classe ’47 viene chiesto di redigere una relazione sul futuro della competitività in Europa.
In particolare la Von der Leyen sarebbe in corsa per le elezioni europee del prossimo anno e vorrebbe godere del sostegno e dell’appoggio proprio di Draghi. L’attuale presidente dell’esecutivo europeo punta infatti decisa a mantenere salda la propria posizione di leadership.
Mario Draghi in cooperazione proprio con la politica tedesca assumerà così un ruolo da consulente delle istituzioni comunitarie, fungendo da riserva dell’Unione Europea. Tale incarico sembra poter lasciare aperta la strada persino verso la presidenza del Consiglio Europeo, ipotesi sin qui sempre scartata dallo stesso economista.
Chiara comunque la Von der Leyen nell’esplicitare le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere Draghi, ritenuto la figura ideale per dare supporto al proprio percorso in Europa, in vista soprattutto delle elezioni venture. Queste le sue parole:
Le sfide su lavoro, inflazione e contesto imprenditoriale arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita. Dobbiamo quindi guardare più avanti e definire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi, una delle più grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. Perché l’Europa farà ‘what ever it takes’ per mantenere il suo vantaggio competitivo
Il nuovo ruolo di Mario Draghi per l’Italia: nessun occhio di riguardo
Pare destinato a svolgere un compito di primissimo piano all’interno del quadro politico ed economico europeo. Questa sembra essere la via tracciata nel prossimo futuro di Mario Draghi. L’ex premier italiano al fianco di Ursula Von der Leyen sosterrà la presidente nella propria campagna elettorale in vista delle elezioni continentali del prossimo anno.
L’azione di Draghi dovrà toccare più ambiti e aspetti, per il momento più teorici che pratici. Punto che appare chiaro fin da subito è certamente quello della neutralità con cui lavorerà l’ex presidente della Bce. Nessuno spazio per quell’occhio di riguardo verso l’Italia chiesto espressamente dall’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
I contatti tra i due leader politici peraltro sono andati scemando col passare dei mesi, dall’ottobre 2022 ad oggi. E dunque lo sguardo con cui Draghi si approccerà al compito affidatogli dalla Von der Leyen sarà certamente più europeo che italiano.
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