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Parole del Papa sull’omosessualità: un tema che spacca ancora la Chiesa Cattolica

Le parole del Papa sull’omosessualità fanno ancora parecchio rumore. Il pontificato di Francesco sicuramente resterà come uno dei più intensi per gesti e dichiarazioni più che per le riforme tanto annunciate all’inizio della sua scesa al trono di Pietro. Papa Francesco, infatti, continua a restare nel dibattito delle persone dopo l’infelice uscita sui preti omosessuali.

Un tema, quello dell’omosessualità, ufficialmente considerato taboo dalla Dottrina della Chiesa Cattolica ma che nelle nuove generazioni sta trovando comprensioni sempre più ampie, compresi i sacerdoti più giovani. Tuttavia, la crisi del Cristianesimo non nasce dalle ultime parole del Papa sull’omosessualità, ma da ben altri fattori, più atavici e seri. E alle porte bussano forze antagoniste in cerca di rivalsa.

Le parole del Papa sull’omosessualità: tentativo di ritorno al passato?

Tengono ancora dibattito le parole del Papa sull’omosessualità. La polemica è sorta a seguito di un’indiscrezione che doveva restare riservata ma è uscita lo stesso. Durante il Sinodo con i Vescovi italiani, infatti, a Francesco sembra scappata la frase che tutti ora stanno ampiamente dibattendo:

C’è troppa frociaggine nei nostri seminari

Una dichiarazione volta a invitare i vescovi italiani ad allontanare tutti quegli aspiranti sacerdoti che mostrino un orientamento verso persone dello stesso sesso. Parole che stridono fortemente con il suo approccio assai pastorale, che ha contraddistinto il Pontefice sin dal suo insediamento nel marzo 2013. All’epoca, infatti, aveva destato grande meraviglia un’altra sua opinione in merito al rapporto personale di una persona omosessuale con la Fede. Diceva, tornando da un viaggio apostolico:

Chi sono io per giudicare un omossessuale che cerca Dio?

don franco barbero
Don Franco Barbero mentre sposa una coppia omosessuale. Il sacerdote ufficialmente non è più dentro gli ordini dal 2003, ma lui continua a celebrare i riti

Alle dichiarazioni che facevano sperare i cattolici più progressisti ma non solo verso un’apertura della Chiesa su questo tema, sono però seguiti provvedimenti che smentivano eventuali ipotesi simili. La scomunica fatta a sacerdoti per aver sposato coppie omosessuali ne è la dimostrazione. Eppure diversi pastori che sposano o benedicono le coppie omosessuali ci sono ancora, come nel caso di Don Franco Barbero.

Il prelato piemontese nel corso della sua lunga carriera ha sposato decine di coppie omosessuali ma non solo. Si è messo anche a disposizione per congiungere persone già separate o divorziate, ha amministrato loro i sacramenti. Questi atti “fuori dalla linea ufficiale” gli sono costati l’esclusione dagli ordini e la riduzione allo stati laicale nel 2003. Eppure il sacerdote residente a Pinerolo ha continuato a svolgere l’attività di “prete che si occupa degli emarginati dalla Chiesa”.

parole del papa sull'omosessualità
La crisi del Cristianesimo può essere superata con la convocazione di un Concilio come fu il Vaticano II negli anni ’60?

In questi anni, malgrado le parole del Papa sul tema che spesso si sono contraddette, sono emersi diversi casi di sacerdoti che hanno ammesso di avere fidanzati/e e di conseguenza hanno lasciato l’abito. Un atto di coraggio che ha innescato in tutta la comunità cattolica serie riflessioni. Da più parti, infatti, sono arrivate richieste di serie riforme per il massimo rappresentante della Chiesa Cattolica.

Queste riforme però implicherebbero cambiamenti seri alla dottrina e alla concezione della stessa Chiesa. Non riguarderebbe solo l’omosessualità, ma anche di celibato dei sacerdoti, della possibilità di estensione anche alle donne di prendere gli ordini. Riforme che necessiterebbero come minimo la convocazione di un Concilio. L’ultima volta in cui si è tenuto (60 anni fa, ndr) ha dato una svolta importante alla Chiesa.

Le parole del Papa: specchietto per le allodole per una Chiesa cattolica nel mondo “a due velocità” 

Le recenti parole del Papa sull’omosessualità hanno provocato il riacutizzarsi del dibattito sul tema dell’omosessualità nella Chiesa Cattolica. Un tema di cui comunque si è dibattuto soprattutto nei recenti anni. Eppure queste discussioni inerenti alla dottrina rischiano di scavallare delle priorità che invece dovrebbero essere di primo piano della stessa Chiesa.

Quella del Nuovo Millennio è infatti una Chiesa cattolica nel mondo “a due velocità”. In occasione della 97^ giornata Mondiale per le Missioni, l’agenzia Fides (incaricata di seguire a livello statistico l’intera Comunità mondiale dei cattolici) ha pubblicato degli interessanti dati. A discapito delle ultime parole del Papa, il Cattolicesimo è tra le confessioni più diffuse nel mondo con ben 1,3 miliardi di fedeli.

parole del papa sull'omosessualità
A discapito delle parole del Papa sull’omosessualità, il cattolicesimo resta una delle religioni più diffuse al mondo. In tutti i continenti (uno su tutti l’Africa) vede un aumento costante di fedeli

Se da una parte l’Europa teatro della prima evangelizzazione continua la sua desertificazione di religiosi e religiose e il lento avanzamento dell’Islam dovuto a immigrazione (ma anche a conversioni sempre maggiori da parte degli europei, giovani in particolare), dall’altra il resto del mondo vede il continuo ingrandimento di fedeli.

Aumenti notevoli si registrano infatti in Africa, Asia, Americhe e Oceania. Non è infatti un caso che proprio in questi continenti la crescita è così importante anche per via di politiche spesso discriminatorie nei loro confronti. O semplicemente, per il fatto che il reddito medio è di gran lunga inferiore a quello di un europeo o un nordamericano; la sola “ricchezza” è a volte rappresentata dall’avere una Fede.

crisi del cristianesimo
Nella foto: il Santuario di Lourdes. La crisi del Cristianesimo in Europa stride con l’aumento di fedeli invece costante nel resto del mondo

Le parole del Papa sull’omosessualità e la crisi del Cristianesimo in Occidente: lo scontro di civiltà è appena iniziato?

Le parole del Papa sull’omosessualità aggravano quindi la crisi del Cristianesimo in atto in particolare in Europa? Non precisamente. Come accennato poc’anzi, la pratica religiosa fino a diversi anni fa era molto diffusa anche in Europa in quanto appunto la situazione economica di buona parte della popolazione era molto precaria.

Con l’avvento della società dei consumi ecco che l’individuo ha lentamente fatto a meno dell’esigenza del metafisico ritenuto superfluo o antiquato. “Il nuovo uomo” del Terzo Millennio sarà forse più ricco e più istruito dei suoi predecessori, ma più povero a livello spirituale. La conseguenza si vede su tutti i campi, a partire da quello della situazione internazionale.

parole del papa
parole del papa sull’omosessualità: un diversivo su questioni ben più urgenti come i conflitti in giro per il mondo

Non si è mai stati così vicini ad un probabile conflitto coinvolgente più Stati e relativi alleati/Paesi satelliti. La guerra israelo-palestinese è forse l’esempio più lampante di quanto sta accadendo. Negli anni ’90 il politologo Samuel Huntington nel libro Lo scontro di civiltà e il nuovo ordine mondiale paventava uno scenario globale post-Guerra Fredda alquanto pessimista.

Riteneva infatti che dopo la contrapposizione bipolare della Guerra Fredda ce ne sarebbe stata una ancora più frammentata e caotica, ossia quella tra le diverse civiltà da sempre filo conduttore di molti Stati per via di una lingua o di una religione. Il ritorno della religione come instrumentum belli è qualcosa di molto interessante nel nuovo ordine internazionale post-Guerra Fredda.

Lo scontro di civiltà: il caso Islam, unica civiltà extraeuropea a reagire ai tentativi di occidentalizzazione

In particolare, lo scontro tra il blocco occidentale e quello arabo-islamico rappresenta forse il più interessante degli “scontri”, o per meglio dire di confronti. Dalla rivoluzione iraniana in poi, infatti, molti Stati del Medio Oriente hanno riscoperto il fascino della religione come collante sociale in risposta al modello di secolarizzazione dell’Occidente.

L’11 settembre e le guerre in Iraq e Afghanistan hanno cementato ancora di più la umma mondiale, sia in Medio Oriente che quella degli immigrati in Occidente. Complice anche l’emergere di potenze regionali come l’Arabia Saudita o anche lo stesso Iran, la civiltà islamica si sente in dovere di tutelare se stessa dalle mire di quelli che da sempre sono ritenuti “infedeli”.

Molte comunità islamiche in Occidente, in particolare dopo l’11 settembre e le guerre in Iraq e Afghanistan, provano un sentimento molto anti-Occidentale. E’ l’inizio dello scontro di civiltà prefigurato da Huntington?

La voglia di rivalsa insita negli Stati ex coloniali della civiltà islamica è un ulteriore elemento catalizzatore di come il fu Terzo Mondo si vuole prendere una rivincita nei confronti degli ex padroni. Ed è disposta anche ad “alleanze” agli antipodi come quella della civiltà Latinoamericana, ma anche e soprattutto cinese. Chi sarà il capofila di questo confronto destinato a segnare il XXI secolo?

La Chiesa cattolica come si sta preparando a questo eventuale scontro? Le parole del Papa sull’omosessualità sono ancora il vero tema di cui tutta la civiltà occidentale deve restare a dibattere?

scontro di civiltà
La guerra israelo-palestinese è in realtà la punta di un iceberg che il politologo Huntington definirebbe “scontro di civiltà”, soprattutto tra Occidente e quelle che nel mondo hanno subito il dominio europeo

Conclusione parole del Papa sull’omosessualità: uno scivolone o solamente un diversivo per problemi ben più complessi?

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