Rottura tra Biden e Netanyahu: tensione crescente dal 7 ottobre ad oggi
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Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni

Biden e Netanyahu ai ferri corti, sono sempre più distanti. Ogni giorno di più appare decisamente compromesso il rapporto tra due leader politici che erano stati alleati e amici, e che ora invece sembrano avere piani piuttosto distanti circa la gestione del conflitto nella Striscia di Gaza.

Così non fa il bene di Israele”. Queste sarebbero in particolare le parole pronunciate da Joe Biden e rivolte proprio a Bibi Netanyahu, primo ministro dello stato ebraico. Nodo principale del disaccordo tra i due ex-amici sarebbe soprattutto l’enorme costo in termini di vittime civili che l’offensiva israeliana sta comportando.

Incomprensioni circa la corretta gestione bellica e politica di una polveriera che non ha né vinti né vincitori, ma soltanto tanta sofferenza, sembrano aver minato alla base un vincolo, quello Stati Uniti-Israele, che soltanto qualche mese fa appariva indissolubile.

Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali
Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali

Biden e Netanyahu ai ferri corti: mai così distanti. E da Washington arriva l’aperta condanna per le troppe vittime civili

Sta facendo più male che bene a Israele. Ha il diritto di difendere il Paese, di continuare ad attaccare Hamas, ma deve prevenire la perdita di ulteriori vite innocenti

Così si è pronunciato il 46°presidente americano Joe Biden, intervistato dall’emittente Msnbc. Parole chiare e di aperta condanna circa l’operato politico e militare di Benjamin Netanyahu. Aspetto principale imputato al leader israeliano è quello relativo alle tante vittime civili provocate da inizio conflitto ad oggi.

L’invasione di Rafah è una linea rossa che non va superata

Così ancora il politico di Scranton, alle prese con la campagna elettorale interna in vista delle prossime elezioni presidenziali americane. Focus per Biden è però sempre puntato anche sulla delicata situazione che si sta affrontando ormai da mesi a Gaza e dintorni.

Proprio nell’area di Rafah si è concentrata la quasi totalità della popolazione palestinese, in fuga dalle regioni più compromesse. L’offensiva israeliana in tale direzione punterebbe a stanare gli ultimi rappresentanti di Hamas ma i costi in termini di vittime civili sono esorbitanti.

Dai primi giorni del mese di ottobre i morti hanno infatti superato quota 30 mila. Proprio per questo la condanna aperta di Biden, e di molti altri leader internazionali impegnati per disegnare la pace, si fa sempre più convinta e potrebbe pure avere conseguenze dirette.

Dagli Stati Uniti infatti rimbalza la voce di un possibile stop al rifornimento di armi e sussidi verso Israele. La minaccia, nemmeno troppo velata, proveniente da Washington è infatti relativa ad un’interruzione con effetto immediato del supporto bellico in direzione Gerusalemme.

Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali
Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali

Biden e Netanyahu ai ferri corti, e molto lontani: il premier israeliano tira dritto

Immediata e decisa è però arrivata la replica dello stesso Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano tira dritto per la propria strada, fermamente convinto dell’operato del proprio esecutivo. In risposta al collega statunitense il numero uno di Gerusalemme ha anzi ribadito che il Paese resta saldo al suo fianco.

Il presidente si sbaglia se intende che io stia perseguendo le mie strategie private contro la volontà della gente. È falso. La maggioranza sostiene le azioni che stiamo portando avanti

Queste le parole impiegate da Netanyahu in un’intervista diffusa online nelle ore successive le dichiarazioni di Biden. Secondo il premier ebraico ben il 75% della popolazione israeliana sarebbe d’accordo e vicina alle strategie promosse dal Governo, e addirittura appoggerebbe l’offensiva nell’area di Rafah.

In realtà proprio nelle ore in cui il mondo musulmano si appresta a cominciare il Ramadan, la nuova offensiva bellica rischia di provocare ulteriori inasprimenti e situazioni di forte tensione in diverse zone del Medio Oriente.

La prospettiva di un cessate il fuoco che Biden per primo voleva far coincidere proprio con l’avvio del mese sacro musulmano rischia invece di naufragare ancora una volta. E tutto ciò altro non fa se non inasprire un rapporto tra il leader statunitense e quello israeliano ormai arrivato ai minimi storici.

Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali
Biden e Netanyahu ai ferri corti: 30 mila civili morti e tante incomprensioni i nodi principali

Conclusione: Joe Biden e Benjamin Netanyahu sono ai ferri corti. Gli oltre 30 mila civili morti e le continue incomprensioni stanno compromettendo il rapporto tra i due leader politici

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