Biden tra Iran e Israele
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Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington

Il terreno è decisamente minato, e la posizione di Biden tra Iran e Israele si conferma piuttosto complessa. Il 46° presidente degli Stati Uniti sta infatti cercando ormai da giorni di studiare un piano politico ed economico per risolvere la pericolosa controversia bellica esplosa in Medio Oriente.

Dopo i missili e le ore di paura vissute sabato 13 aprile con i duri attacchi di Teheran nei confronti di Gerusalemme, molti Paesi nel mondo e Casa Bianca per prima stanno lavorando per disegnare un piano che possa almeno parzialmente riavvicinare Iran e Israele, e soprattutto scongiurare un’escalation militare.

Joe Biden avrebbe elaborato in tal senso un programma volto da una parte a sanzionare pesantemente il governo iraniano. Misure economiche e politiche piuttosto stringenti sarebbero già state sottoposte al vaglio internazionale. Dall’altra parte però esigenza prima si conferma anche quella di frenare le reazioni scomposte e violente di Israele.

Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington
Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington

Biden tra Iran e Israele: quadro internazionale difficile e pieno di insidie politiche

Posizione quanto mai poco invidiabile in queste ore appare quella ricoperta dal presidente americano Joe Biden. Il classe ’42 capo di Stato infatti è alle prese con la difficile creazione di un programma di compromesso e dialogo tra Iran ed Israele.

Dopo i missili e i droni lanciati da Teheran nella giornata di sabato 13 aprile verso il territorio di Israele, e tutti intercettati dalla contraerea ebraica, i toni tra i due Paesi mediorientali sono vicinissimi alla rottura definitiva e altamente pericolosa anche per gli Stati circostanti.

Per cercare di abbassare la tensione ed evitare così una drammatica escalation nell’area più calda del conflitto, gli Stati Uniti hanno elaborato un piano di mosse e contromosse che possa, per così dire, placare gli animi. Il ruolo occupato dagli stati a stelle e strisce si fa però decisamente delicato e difficile.

Dalla Casa Bianca avrebbero delineato un programma di sanzioni economiche e politiche volte a colpire in modo duro l’Iran. Tali iniziative decise avrebbero al tempo stesso il chiaro scopo deterrente di allontanare Israele da una reazione di stampo bellico.

Dunque la prima mossa statunitense sarebbe quella di dissuadere lo storico alleato israeliano dall’intraprendere una veemente reazione di contrattacco militare nei confronti di Teheran. Del resto proprio Joe Biden aveva immediatamente invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a considerare la neutralizzazione di tutti i missili iraniani come una vittoria militare.

Se da un lato Washington si appresta a usare la mano pesante verso i programmi missilistici iraniani, così come quelli similari di altre realtà paramilitari e politiche mediorientali, dall’altro deve fare i conti con la propria ferma posizione di grande amicizia verso Gerusalemme.

Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington
Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington

Un altro attacco mosso ad Israele potrebbe costringere gli USA ad un impegno più concreto anche in chiave bellica, aprendo uno scenario davvero agghiacciante. Il presidente Biden, a cui hanno fatto eco Consiglio per la Sicurezza Nazionale e Pentagono, ha ribadito a chiare lettere che non è auspicabile una guerra tra Iran ed Israele, con conseguente probabile escalation in Medio Oriente.

A muovere gli Stati Uniti verso questa soluzione diplomatica e verso un convinto invito alla calma potrebbero però pure essere più concreti interessi di carattere economico. Ad essere minacciato in caso di scontro aperto tra Iran e Israele, e di esasperato malcontento da parte di Teheran, sarebbe infatti anche il costo del petrolio.

Un disegno di questo tipo creerebbe un contraccolpo finanziario di cui potrebbero risentire gli stessi territori americani, e provocherebbe inoltre un potenziale disagio della Cina. Il Paese asiatico infatti è grande acquirente del greggio iraniano.

Senza contare infine il contraccolpo elettorale che una mossa sbagliata o poco studiata in questo senso potrebbe determinare sulla campagna elettorale dello stesso Biden in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre 2024. Insomma quello che si presenta all’orizzonte internazionale è un quadro decisamente intricato, che vede in primo piano gli Stati Uniti oltre ai Paesi del Medio Oriente, e che mette in campo non soltanto elementi di carattere prettamente bellico, ma pure interessi di tipo politico ed economico.

Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington
Biden tra Iran e Israele: le mosse diplomatiche di Washington

Conclusione: Joe Biden diviso tra Iran e Israele: tutte le mosse diplomatiche tentate da Washington

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