rapito, marco bellocchio
Cinema,  Spettacolo

Rapito: il film di Marco Bellocchio

Rapito: il film di Marco Bellocchio

Presentato in anteprima alla 76esima edizione del Festival di Cannes lo scorso 23 maggio, Rapito è il ventisettesimo lungometraggio realizzato dal regista piacentino Marco Bellocchio, basato sul caso Edgardo Mortara.

Ispiramento liberamente a “Il caso Mortara. La vera storia del bambino ebreo rapito dal papa“, stilato dal giornalista e scrittore Daniele Scalise nel 1996, il film ripercorre il caso di Edgardo Mortara, bambino ebreo, ma segretamente battezzato, preso in custodia da Papa Pio IX nella seconda metà del XIX secolo, che ha raggiunto attenzione a livello internazionale.

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Locandina del film

Inizialmente, il film avrebbe dovuto intitolarsi “La conversione“, successivamente modificato nel titolo attuale. Rapito è stato prodotto da IBC Movie, in collaborazione con Kavac Film, Rai Cinema, Ad Vitam Production e The Match Factory e distribuito in Italia da 01 Distribution.

La sceneggiatura è stata realizzata dallo stesso Marco Bellocchio, con Susanna Nicchiarelli (regista di Miss Marx e Chiara), Edoardo Albinati (sceneggiatore di Il racconto dei racconti di Matteo Garrone e Fai bei sogni di Bellocchio) e Daniela Ceselli.

Rapito: trailer e trama

Il film è ambientato nel 1858, anno nel quale i soldati del Papa hanno fatto irruzione nella casa della famiglia Mortara, situata nel quartiere ebraico di Bologna. Per ordine del cardinale, hanno preso il figlio Edgardo, il quale sarebbe stato segretamente battezzato, poiché ritenuto in punto di morte quando aveva sei mesi.

Secondo la legge papale, il bambino deve ricevere un’educazione cattolica, ma i genitori faranno di tutto per riavere il figlio, sostenuti sia dall’opinione pubblica che dalla comunità ebraica internazionale. La battaglia dei Mortara assume una dimensione politica, mentre il Papa si rifiuta di riconsegnare Edgardo.

Il tutto avviene nello sfondo della caduta del potere temporale della Chiesa e dell’arrivo delle truppe sabaude a Roma, conquistandone la città.

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Una scena del film

Rapito: il cast

Paolo Pierobon ha indossato i panni di papa Pio IX. La famiglia Mortara, invece, è stata interpretata da Fausto Russo Alesi (Salomone), Barbara Ronchi (Marianna), Enea Sala (Edgardo bambino) e Leonardo Maltese (Edgardo adolescente).

Accanto a loro, c’erano Andrea Gherpelli come Angelo Padovani, Corrado Invernizzi come il giudice Carboni, Filippo Timi nei panni del cardinale Antonelli, Fabrizio Gifuni come PierGaetano Feletti e Paolo Calabresi nei panni di Sabatino Scazzocchio.

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Una scena del film

Rapito: i luoghi

Il film di Marco Bellocchio è stato girato tra le province di Mantova, Cremona e Parma, toccando il piccolo comune patrimonio dell’UNESCO Sabbioneta, luogo di ambientazione della sinagoga.

A Roccabianca, in provincia di Parma, le riprese sono avvenute in Piazza Minozzi, dove tra l’altro sono state girate anche scene de Il signore delle formiche di Gianni Amelio. Per girare il film sono stati, inoltre, fermati temporaneamente i lavori di rinnovo della facciata di alcuni appartamenti che si affacciano sulla piazza.

Alcune scene sono state girate anche a Roma e Parigi, ma anche a Bologna in Piazza Maggiore e nelle stanze del Palazzo d’Accursio.

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Una scena del film

Rapito: i riconoscimenti

Presentato al Festival di Cannes 2023, il film era in concorso per la Palma d’Oro, vinta da Anatomia di una caduta di Justine Triet.

In territorio nostrano, però, il film di Bellocchio si è aggiudicato 6 Nastri d’argento per Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista a Barbara Ronchi, Miglior attore non protagonista a Paolo Pierobon, Miglior sceneggiatura e Miglior montaggio. Ed è stato, invece, nominato per Miglior attore non protagonista a Fausto Rosso Alesi, Miglior fotografia a Francesco Di Giacomo e Miglior scenografia ad Andrea Castorina.

L’Associazione stampa estera in Italia gli ha assegnato il Globo d’Oro come Miglior film e la rivista cinematografica Ciak ha conferito il Ciak d’oro a Barbara Ronchi come Migliore attrice protagonista.

Il film è stato premiato anche alla Semana Internacional de Cine de Valladolid come Miglior sceneggiatura.

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Una scena del film

Conclusioni, Rapito è il ventisettesimo film della carriera di Marco Bellocchio

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