Rilancio di Walter Albini?
Secondo le ultime indiscrezioni della stampa Mayhoola starebbe meditando il rilancio di Walter Albini: il fondo d’investimento arabo, già proprietario di Valentino, Balmain e Pal Zileri, qualche mese fa avrebbe acquistato l’archivio del marchio, che dopo la morte del fondatore e la chiusura dell’azienda, nel 1983, era in mano a privati.
Chi era Walter Albini
Walter Albini, nato a Busto Arsizio da una famiglia di commercianti di tessuti, sviluppò subito una forte passione per la moda e, dopo gli studi, passò a Parigi alcuni anni, dal 1961 al 1965: qui ebbe modo di sviluppare il proprio stile e di incontrare stilisti famosi – o destinati a diventarlo – come Coco Chanel, Gianni Baldini, Krizia e Karl Lagerfeld.
Quando tornò in Italia aveva sviluppato una passione per le geometrie minimaliste, ma negli anni seppe anche creare look ispirati agli anni ’20 e ’30, in cui al richiamo del passato si affiancavano citazioni di elementi di arte e architettura.
Caratterizzato da un’indole ironica e controcorrente, seppe ridefinire il concetto di Made in Italy, per poi portarlo sulle passerelle internazionali, ottenendo un successo tale da valergli il paragone con ciò che in Francia stava facendo Yves Saint Laurent e la menzione di «padre del prêt-à-porter italiano».
I suoi modelli erano caratterizzati dall’abolizione delle differenze di genere: in un contesto ancora fortemente bigotto, ebbe l’audacia di proporre, per primo, collezioni dal respiro internazionale in cui gli abiti avevano tagli e colori uguali, sia per l’uomo sia per la donna.
Il rilancio di Walter Albini?
Nel 1983, dopo appena dieci anni di attività, la morte prematura dello stilista interruppe una carriera destinata a grandi successi: da allora il nome di Walter Albini rimase nel firmamento della moda, ma non animò più le passerelle.
Almeno fino agli ultimi tempi: se ne era già sentito parlare in occasione della collezione A/I 2023/2024 di Etro, che aveva riproposto alcuni dei motivi disegnati da Albini per il marchio negli anni ’70. Oggi se ne torna a parlare per via delle intenzioni di Mayhoola, il cui AD ha definito la casa di moda del passato «un gioiello nascosto dell’alta moda italiana».
Pare che il progetto di rilancio sia destinato a prendere avvio nel 2024: entro quella data il fondo arabo dovrà trovare uno stilista capace di recuperare l’eredità della casa di moda sia nell’abbigliamento sia nell’accessoristica: pare che sia uscito anche il nome di Alessandro Michele, che ora sarebbe disponibile a una collaborazione e che in passato aveva espresso la propria ammirazione per Albini, con il quale condivide alcuni stilemi, come ha dimostrato negli anni in cui è stato Direttore Creativo di Gucci.
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