Rincaro voli: anche 500 euro a biglietto sotto Natale
Nuova consistente stangata. Di fatto è questa la sorpresa che molti italiani si ritroveranno sotto l’albero di Natale. Un nuovo importante rincaro voli infatti parrebbe stagliarsi all’orizzonte, e potrebbe andare ad incidere sui pass di andata e ritorno proprio nel periodo delle festività.
Dopo l’estate, condita da un’impennata dei prezzi, ecco che per la fine dell’anno solare si attendono cifre da capogiro. Biglietti di andata e ritorno per le isole, Sicilia e Sardegna, potrebbero arrivare a costare persino 500 euro. Un rincaro voli mai visto e che lascia piuttosto basiti: se confermate tali cifre infatti equivarrebbero a quelle normalmente spese per i biglietti di destinazioni oltre oceano.
Codacons e Unione Europea ora domandano alle compagnie motivi e perché di tale nuovo rincaro voli. Il forte rischio però è che le tempistiche si allunghino e, proprio perché ormai a ridosso delle festività di Natale, un intervento risolutore non arrivi se non a cose fatte. Il tutto dunque con ingenti costi per i cittadini.
Rincaro voli spropositato: a Natale dal nord al sud prezzi alle stelle
Caro voli capitolo 2, potremmo dire. Dopo il rincaro di oltre il 30% subito dai prezzi dei biglietti aerei tra i mesi di maggio e di settembre, cioè in pieno periodo estivo, ecco profilarsi un nuovo importante rialzo dei pass di andata e ritorno per tantissime destinazioni.
In Italia è già allarme in vista del Natale. Per celebrare le festività sono infatti milioni gli italiani che si spostano lungo lo stivale e che optano proprio per l’aereo quale mezzo di trasporto prescelto per spostarsi durante i giorni delle ferie natalizie.
Particolarmente colpite da tale rincaro voli sarebbero soprattutto le isole, con Sicilia e Sardegna in testa, e le aree più periferiche dell’Unione Europea. L’Italia in questo senso sembra avere la maglia nera, con prezzi schizzati alle stelle per i biglietti di aerei in partenza da tantissime città del nord.
Nel dettaglio le prime stime parlano di voli fissati a prezzi superiori ai 200 euro da città quali Milano, Firenze, Torino e Bologna verso Catania o Palermo. La più cara sembra essere la città emiliana: un aereo per il capoluogo siciliano tra il 22 e il 23 dicembre prossimi costa circa 315 euro.
A seguire Torino ferma a circa 270 euro, e Milano, dove il tagliando per scendere al sud viene “solo” 220 euro. Persino la partenza da Roma implica un costo del volo pari a 140-145 euro. Pressoché sulla stessa china anche i voli verso la Sardegna. Per giungere fino a Cagliari nei giorni limitrofi al Natale occorrono cifre oscillanti tra i 130 euro di Milano, i 180 di Bologna, i 195 di Venezia, e addirittura i 210 spesi da coloro che partono da Torino.
Si comprende bene come ogni passeggero tra volo d’andata, volo di ritorno ed eventuali spese extra, tra cui bagaglio o scelta del posto, sfori il tetto dei 500 euro a viaggio. E il confronto si fa impietoso e pure un poco assurdo se si pensa che un tagliando Roma–New York nello stesso periodo dell’anno tocca i 550-560 euro.
Rincaro voli: Codacons e UE chiedono spiegazioni alle compagnie aeree
Le compagnie aeree diano spiegazioni
Lapidaria e più che mai diretta la richiesta pervenuta dai vertici dell’Unione Europea e diretta senza troppi giri di parole alle compagnie aeree internazionali. A queste ultime si domandano le motivazioni che hanno indotto tale inspiegabile aumento del prezzo dei voli.
Adina Valean, commissario dell’Ue per i Trasporti, ha dichiarato che si sta indagando sui perché di tale rincaro voli, per cui sui tavoli di lavoro di Bruxelles è già giunto un dossier. La richiesta dell’Europa ai colossi del movimento aereo è finalizzata ad avere spiegazioni dettagliate e fondate su tale lievitazione dei costi proprio in prossimità del Natale.
Del resto il Governo italiano con il decreto sul caro voli aveva cancellato il tetto massimo imposto ai prezzi dei biglietti aerei, e tale incremento delle cifre appare dunque discutibile ma molto probabilmente non impugnabile a livello legislativo.
Le indagini internazionali in questa direzione sono però già partite, con la precisa volontà di attestare eventuali giochi al rialzo finalizzati ad un maggior profitto in un periodo dell’anno dal risaputo e abbondante traffico aereo.
Entro i confini del Bel Paese anche il Codacons ha presentato un esposto al riguardo, con Carlo Rienzi, presidente dell’Associazione, che ha indicato come ancora una volta gli studenti, i lavoratori e i cittadini in generale siano le vittime di tale approccio. Queste le sue parole:
Ci chiediamo che fine abbiano fatto le misure del governo introdotte col Decreto Asset. Misure che avrebbero dovuto evitare quanto il Codacons ha registrato: un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda
Palla che ora passa all’Europa, ma tempi che si fanno sempre più stretti. Il forte rischio con l’approssimarsi delle feste di Natale, è che risposte e spiegazioni possano sì arrivare sui tavoli di Bruxelles ma in netto e colpevole ritardo rispetto alle stesse partenze. Tutto ovviamente con conseguenze economicamente nefande per i cittadini.
Conclusione: Rincaro voli alle stelle, con prezzi anche a 500 euro a biglietto sotto Natale
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