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Russia: si dimette Yumashev, consigliere di Putin e genero di Yeltsin

Il genero dell’ex presidente Yeltsin e ora consigliere di Putin si dimette.

Valentin Yumashev, genero dell’ex presidente della Russia Boris Yeltsin, si è dimesso dal ruolo di consigliere personale di Putin, come riportato da due familiari. Yumashev, sposato con Tatiana, figlia dell’ex presidente, aiutò Putin a salire al potere ed era l’ultimo legame con una Russia che non c’è più. Lyudmila Telen, primo vicedirettore esecutivo della fondazione Boris Yeltsin, ha riferito che si tratta di una scelta di sua iniziativa.

Valentin Yumashev

Il ruolo da consigliere non pagato che Yumashev ricopriva era praticamente ininfluente nelle decisioni di Putin, ma rappresentava l’ultimo stralcio di potere di una Russia (quella di Yeltsin) più liberale e più aperta all’Occidente. Negli anni ’90 però il suo ruolo fu decisivo per l’ascesa di Putin. Fu proprio Yumashev a consigliare Putin a Yeltsin come suo successore. “Gli dissi che Putin sarebbe stato perfetto, perché era chiaro che fosse pronto per incarichi importanti”, ha detto in un’intervista alla BBC nel 2019.

Yumashev, sotto la presidenza Yeltsin (1991-1999), è stato consigliere al Cremlino e poi capo dello staff. Nel 1997 Putin, un’ex spia del KGB a cui era stato assegnato un lavoro amministrativo di medio livello solo un anno prima, fu eletto vice capo dello staff del Cremlino. Questa promozione ha, di fatto, conferito un vantaggio competitivo rispetto agli altri possibili successori.  Il 9 agosto del 1999 Yeltsin nominò come primo ministro Putin, sconosciuto al grande pubblico. Secondo molti, quella scelta fu una trovata per garantirsi una “onorevole” pensione al riparo delle inchieste giudiziarie sulla corruzione, e al suo gruppo di potere di continuare a governare da dietro alle quinte.

Putin, soprattutto negli ultimi tempi, si è discostato del pensiero politico e dal gruppo di potere di Yeltsin, affidandosi a nuovi fedelissimi, molti provenienti dal KGB. Ciononostante, Putin non ha mai rimosso o attaccato personalmente Yumashev, forse perché riconoscente del ruolo che ha avuto. La guerra in Ucraina del 24 febbraio 2022, però, ha palesato l’incompatibilità tra i due. La figlia di Valentin Yumashev e Tatiana, Maria, ha pubblicato sul suo account Instagram, in occasione dell’invasione, un’immagine della bandiera ucraina con le parole “No alla guerra” e un’emoji dal cuore spezzato. Inoltre, il centro Yeltsin, i cui presidenti sono Yumashev e Tatiana, ha rilasciato una dichiarazione contro la guerra: “Nel 1991, Russia e Ucraina hanno rinunciato all’Urss e imboccato insieme la difficile strada verso la comunità dei paesi civilizzati, verso democrazia e mercato. Ora si trovano su barricate opposte: una sciagura per entrambi i popoli”. Le dimissioni erano inevitabili.

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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