Valditara: Dopo le polemiche saltano i 3 accordi
Salta tutto dopo la decisione del ministro Valditara di nominare Anna Paola Concia come una delle tre coordinatrici del progetto.
SALTA TUTTO DOPO LA DECISIONE DEL MINISTRO VALDITARA DI NOMINARE PAOLA CONCIA COME UNA DELLE TRE COORDINATRICI DEL PROGETTO PER LE SCUOLE EDUCARE ALLE RELAZIONI.
La polemica è nata perché a far infuriare i rappresentanti dei due partiti di maggioranza è il profilo di Paola Concia: attivista Lgbt+ ed ex deputata del Partito democratico, che contrasta una visione tradizionalista e conservatrice della maggioranza, ma per ora si tratta solamente di una questione di mera divisione politica.
VALDITARA: LE DICHIARAZIONI
Dichiara il ministro: “Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate. Il progetto ‘educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante”
Dichiara Paola Concia “Capisco la decisione del Ministro Valditara e lo ringrazio della fiducia accordatami: dopo due giorni di polemiche da ambienti massimalisti della destra e della sinistra, credevo che il caso Cecchettin fosse uno spartiacque ma non è così per me evidente che non esistono le condizioni per svolgere il lavoro equilibrato e dialogante che mi ero proposta insieme alle altre due garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni.2
VALDITARA: LE CRITICHE DA ENTRAMBI I LATI POLICI
E’ stato accusato addirittura di dimissioni da parte di un consigliere emiliano della lega, perché questa manovra di buonsenso a detta sua era in contrasto con le ideologie di partito. Valditara ribatte «Il mio progetto ‘Educare alle relazioni’ dà una risposta che attua questo indirizzo e che tiene conto delle tante sensibilità di cui è composto il Paese e il Parlamento. Non parla dunque in alcun modo di educazione sessuale, di educazione all’affettività, o di cultura gender».
D’altra parte non mancano le polemiche che è stata nominata una suora, l’opposizione ricalca che essendo l’Italia uno stato laico, una nomina religiosa stride non poco.
VALDITARA: ANALISI DELLA PROPOSTA
La direttiva prevede lo stanziamento di 15 milioni di euro per finanziare progetti scolastici di educazione alle relazioni e al contrasto alla violenza di genere. Questi progetti devono avvenire a livello di classe e prevedono un docente moderatore-animatore formato da Indire. Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori a scuola ha il compito di “unire” l’attuazione dei progetti, non è chiaro se con diritto di decisione.
Tuttavia, si tratta di una spesa spalmata su un orizzonte di quattro anni. A questo si unisce il fatto che la partecipazione sia volontaria sia a livello di scuola che individuale. Ciò di fatto seleziona su due livelli la platea a cui questi fondi saranno destinati: Analizzando la situazione si evince che essendo tutto svolto in maniera volontaria, bisogna trovare il modo di far aumentare l’attenzione di tutti e la preparazione delle persone competenti contando che si sta parlando di uno spazio extra-curriculare.
Per rispondere al sentire dell’opinione pubblica, il governo si è affrettato a predisporre e promettere fondi per piani emergenziali che bisogna capire se porteranno a un cambiamento nel lungo termine.
Niente lavoro in comune dunque, a partire dalle differenti sensibilità delle tre donne prescelte che avevano “accettato di metterci al servizio di un progetto equilibrato, serio e utile per le ragazze e i ragazzi, basato sul dialogo.
CONCLUSIONI: SI ATTENDE LA CONCRETIZZAZIONE DEL PROGETTO E SI SPERA CHE PORTI RISULTATI EFFICENTI
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