Report: la Dia perquisisce la redazione e la casa di Mondani dopo l’inchiesta sulla strage di Capaci
Perquisizione della Dia a Report. Ranucci: «Evidenziava la presenza di Delle Chiaie sul luogo dell’attentato di Capaci»
Report e l’inchiesta sulla strage di Capaci. L’Antimafia ha perquisito la redazione del programma di Rai Tre e l’abitazione dell’inviato della trasmissione Paolo Mondani, dopo che il programma ha provato a ricostruire i 30 anni della strage di Capaci attraverso il servizio La bestia nera. Il programma ha ripercorso anche i legami tra gli estremisti di destra e gli uomini di mafia, coinvolti nell’omicidio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta.
Strage Capaci: perquisizione alla redazione di Report
Il personale della Dia – Direzione investigativa antimafia – di Caltanissetta, su mandato della Procura Nissena, ha eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’inviato di Report, Paolo Mondani, e nella redazione di Report, dopo la messa in onda di ieri sera dell’inchiesta sulla strage di Capaci.
L’inchiesta sul contenuto della trasmissione Report di ieri, con la perquisizione eseguita dalla Dia nei confronti di «un giornalista che non è indagato», punta a «verificare la genuinità delle fonti». La conferma arriva dal procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, che ha aggiunto che la perquisizione nell’abitazione dell’inviato di Report, Paolo Mondani, non c’entra «in alcun modo l’attività di informazione svolta dal giornalista, benché la stessa sia presumibilmente susseguente a una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario».
In atto perquisizione della DIA su mandato della Procura di Caltanissetta presso l'abitazione dell'inviato Paolo Mondani. Il motivo sarebbe quello di sequestrati atti legati all'inchiesta "La bestia nera" andata in onda ieri sera. Rivedi il servizio⬇️https://t.co/ptJOauEMVb
— Report (@reportrai3) May 24, 2022
L’intervento di Ranucci
Il conduttore del programma Report Sigfrido Ranucci ha sottolineato sul suo profilo Facebook il motivo delle perquisizioni: «Sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci nella quale si evidenziava la presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato di Capaci. Gli investigatori cercano atti e testimonianze su telefonini e pc».
Poi spiega all’Ansa: «Da parte nostra c’è massima collaborazione. Siamo contenti se abbiamo dato un contributo alla magistratura per esplorare parti oscure. Il collega aveva già avuto un colloquio con il procuratore. Noi siamo sempre stati collaborativi con la giustizia, pur garantendo il diritto alla riservatezza delle fonti. Il decreto di perquisizione riporta la data del 20 maggio, cioè tre giorni prima della messa in onda del servizio. Non è un atto ostile nei nostri confronti. Ovviamente abbiamo messo al corrente l’ufficio legale, l’ad Fuortes e il nostro direttore».
Editor: Vittoria Ferrari
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