Alcaraz trionfa a Indian Wells, Berrettini perde a Phoenix. Serata di grande tennis
Alcaraz concede il bis dopo il successo dello scorso anno, l’italiano lotta, ma si deve arrendere a Nuno Borges. Lo spagnolo ha vinto il Masters 1000 di Indian Wells battendo in finale il russo Daniil Medvedev col punteggio di 7-6, 6-1.
Il numero 2 al mondo, che la scorsa notte ha eliminato Jannik Sinner, ha così difeso con successo il titolo vinto lo scorso anno. In finale è riuscito a strappare la prima partita per soli due punti al tie break (7-5). Nel secondo set, il russo ha ceduto di schianto e in soli 33′ minuti Alcaraz ha chiuso l’incontro, festeggiando la prima vittoria dell’anno.
Al rientro dopo sette mesi Matteo Berrettini non ce l’ha fatta ad aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca. Nella combattuta finale del torneo Challenger di Phoenix, in Arizona, il tennista romano è stato sconfitto in due set dal portoghese Nuno Borges. Il punteggio finale è stato 7-5, 7-6
Alcaraz completa l’opera: batte anche Medvedev e conferma il titolo a Indian Wells
Carlos Alcaraz vince il Masters-1000 di Indian Wells in finale contro Daniil Medvedev, esattamente come un anno fa: anche in questo caso in due set, 7-6 6-1. Lo spagnolo chiude alla grande un ottimo torneo, superando rivali diretti come Jannik Sinner e il russo: risposta ultra positive, per un giocatore che non vinceva un titolo da Wimbledon, nell’epica finale contro Novak Djokovic, e non disputava una finale da Cincinnati, persa sempre contro Nole in un’altra partita leggendaria.
Negli ultimi mesi non si era visto il solito Alcaraz, che si era presentato a Indian Wells con il punto interrogativo relativo alle condizioni della caviglia, infortunatasi a Rio de Janeiro: Carlos ha spazzato tutti i dubbi e si è preso con merito il 13° titolo della carriera, il quinto 1000.
Al termine della partita, Alcaraz si è detto felice della vittoria soprattutto considerando i dubbi relativi alla caviglia:
“Questo titolo significa tanto perché avevo molti dubbi sulle mie condizioni, nel primo allenamento qui avevo difficoltà nei movimenti. Non pensavo di poter giocare al mio massimo livello, ma una volta che sono entrato in campo nel primo turno mi sono sentito meglio. Ho aggiunto fiducia dopo ogni partita, è un torneo difficile da vincere che mi dà una rinnovata autostima”.
Altra finale amara per Medvedev
Alcaraz si conferma dunque campione in California e aumenta la propria distanza su Sinner al numero 2 della classifica: Carlos perderà il posto a Miami solamente nel caso in cui uscisse dal torneo prima della semifinale e Jannik vincesse in Florida. Soprattutto, lo spagnolo torna a essere un assoluto protagonista nel circuito: a 21 anni ancora da compiere, l’allievo di Juan Carlos Ferrero può già contare su una bacheca da grandissimo, con due Slam e cinque Masters.
Mentre Medvedev deve ancora una volta digerire il boccone amaro di una sconfitta in finale: con questo sono cinque i ko consecutivi in un match valevole per il titolo, molti dei quali in tornei importanti come Us Open, Pechino, Australian Open e appunto Indian Wells. L’ultimo titolo vinto dal russo restano gli Internazionali d’Italia.
La partita
Il primo set è estremamente lottato. Fin dalle prime battute si colgono interessanti spunti tattici, soprattutto da parte di Medvedev: per provare a sorprendere l’avversario, il russo gioca un atipico tennis molto aggressivo (con anche discese a rete) e risponde vicino alla linea di fondo.
Daniil parte subito con un break di vantaggio, si porta sul 3-0 ma Alcaraz, dopo non aver sfruttato tre palle break nel terzo game, ricuce lo strappo nel quinto: si arriva così al tie break, dopo che lo spagnolo ha avuto un’altra chance nel nono gioco ma non ha trovato la risposta, per poi vincere un punto clamoroso in recupero.
Carlos vince 7-5 un tie break controllato nella fase iniziale prima del rientro di Medvedev, nel secondo set non c’è partita: Daniil esce dalla disputa, Carlos dà spettacolo e chiude 6-1 con un doppio break. Ora tutti a Miami, dove Alcaraz sarà la testa di serie numero 1 (Djokovic non ci sarà) e Sinner la 2. Da che parte finirà Medvedev? Comunque vada, il russo ora ha due nuovi incubi: si chiamano Jannik e Carlos.
Nel Challenger 175 in Arizona, Berrettini si arrende In Arizona 7-5 7-6 al portoghese che conferma il titolo: “Cresco partita dopo partita
Si ferma sul più bello Matteo Berrettini, battuto 7-5 7-6 nella finale del Challenger 175 di Phoenix in Arizona, da Nuno Borges , portoghese numero 60 al mondo che conferma il titolo del 2023. Il trofeo non è arrivato, Berrettini ha mostrato ancora ruggine e polvere, ma non sul cuore che ha messo in campo dal primo all’ultimo match di questa settimana:
“Sono contento di essere tornato – ha detto il finalista di Wimbledon 2021 -, ma sono triste per aver perso. Pian piano il mio livello è cresciuto, partita dopo partita. Sto lavorando duro insieme al mio team, ed è bello essere di nuovo in campo. Penso che con la squadra siamo partiti bene. Un torneo e una finale…”.
Ora per il romano il viaggio a Miami dove giocherà in tabellone con il ranking protetto.
LA PARTITA
Il match comincia subito sotto il segno del romano, che strappa la battuta in apertura a Borges e si mantiene in vantaggio fino all’ottavo game, quando il servizio di Matteo cala, la risposta del portoghese cresce e arrivano tre palle del controbreak. Purtroppo il dritto dell’ex numero 6 al mondo esce e il portoghese riaggancia la parità. Matteo ne ha passate talmente tante, negli ultimi mesi, che non si lascia scoraggiare da nulla.
Approfittando di qualche incertezza alla battuta e a rete ha un’altra palla break. Borges annulla ma ne offre subito un’altra col doppio fallo. Non basta, il numero 60 sale 5-4 senza break e si fa pericoloso subito dopo costringendo il romano a chiudere il 5-5 ai vantaggi. Continua il momento negativo di Berrettini che poi cede il servizio, e quindi il primo set, al portoghese dopo una polemica per una palla chiamata fuori che poi lo stesso Borges conferma essere dentro. Non basta a Berrettini per salvarsi, cede il primo parziale 7-5.
Nel secondo set Matteo fatica, sia al servizio che in risposta ma riesce a restare aggrappato alla partita fino all’ottavo game quando, con due doppi falli in un solo turno di battuta, finisce sotto 5-3 e manda il portoghese a servire per il titolo. Non si vuole proprio arrendere Berretto che si riprende subito il servizio con un controbreak tutto cuore.
Conclusione: Alcaraz concede il bis dopo il successo dello scorso anno, l’italiano lotta, ma si deve arrendere a Nuno Borges.
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