Chi farà il Papa a Pasqua? (09/04)
Le magagne che affliggono Sua Santità non lasciano tranquilli i fedeli. Chi officerà le funzioni pasquali se il Pontefice non dovesse riuscire a recuperare dalla polmonite che lo ha costretto al lettino bianco del policlinico Gemelli?
Chi farà il Papa a Pasqua? (09/04)
L’anno passato Papa Francesco era apparso in difficoltà a più riprese nell’assolvere ai molteplici impegni previsti dal Tempo pasquale. Ad esempio non aveva presieduto la liturgia del Mercoledì delle Ceneri, dove il Cardinale Segretario di Stato Parolin aveva letto l’omelia in Sua vece. Quest’anno, al contrario, Bergoglio ha svolto il rito, concluso con giro in papamobile e udienza a S. Pietro.
Eppure mai come quest’anno i tempi sono incerti: manca una settimana esatta all’appuntamento che è il cuore dell’anno liturgico cristiano. Gli impegni si infittiscono nel tempo del triduo pasquale, i 3 giorni (4 nel calendario civile) che vanno dal Giovedì Santo (dal Vespro in avanti), il Venerdì Santo, il Sabato di Veglia, la Domenica di Pasqua.
Il Giovedì prevede la Missa in coena Domini, evento ben noto al grande pubblico per il rito della lavanda dei piedi, che il Santo Padre solitamente svolge in uno dei penitenziari della Città Eterna. Il Venerdì Santo prevede la lunga funzione pomeridiana della Passione. Il carico di fatica cresce ancora, con la Veglia della Passione del giorno seguente, culmine dell’anno liturgico. Questa conduce senza soluzione di continuità alla Domenica di Risurrezione che conclude il triduo pasquale.
L’anno scorso, 2022, la Veglia era cominciata alle 19.30 e l’ottuagenario Sovrano di Stato non aveva presieduto la celebrazione, limitandosi a pronunciare l’omelia e a battezzare i catecumeni. A causa di un ginocchio dolorante era stato affiancato dal Cardinale Giovanni Re, Decano del Sacro Cuore a cui era stato affidato l’incarico.
Chi farà il Papa a Pasqua?
Avendo quest’ultimo presieduto recentemente anche la celebrazione delle esequie del Papa Emerito Benedetto XVI è il primo indiziato per “sostituire”, eventualmente, il Primate sebbene a rigore non ricopra la seconda carica per importanza nella gerarchia ecclesiastica della Chiesa Cattolica di Roma. Il titolo di “vice Papa” spetta infatti al cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa, lo statunitense mons. Farrell.
Il rapporto tra i due cardinali dimostra la superiorità del secondo sul primo nella trasmissione della catena di comando: alla morte del Pontefice è il cardinale Camerlengo a stabilire l’effettivo decesso e a comunicare al cardinale Decano quanto avvenuto. Una volta informato quest’ultimo procede alla convocazione del Conclave che preside quale primum inter pares.
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Editor: Giulio Montagner
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