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Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila

Appare sempre più drammatica la situazione di scontri a Gaza. Nell’area della striscia infatti le ultime ore sono state contraddistinte da nuovi bombardamenti e la notte trascorsa tra domenica 29 e lunedì 30 ottobre ha visto complicarsi ancora di più la già di per sé terrificante situazione dei civili.

Prima un lungo blackout a tutte le comunicazioni ha letteralmente tagliato fuori la città di Gaza e le zone situate a nord e a sud dell’area più pesantemente coinvolta nei raid israeliani. Poi il ripristino delle linee ha portato in dote soltanto altra disperazione: le prime notizie infatti hanno permesso di aggiornare la spaventosa cifra dei morti, che ha toccato quota 8 mila vittime. 

Quella che ormai da giorni si sta vivendo nella striscia di Gaza sembra davvero una situazione apocalittica. L’ansia e il panico per l’assenza di informazioni, bloccate da venerdì 27 ottobre e solo parzialmente recuperate nelle ultime ore, ha generato fenomeni di isteria comprensibili. Il caos imperante avrebbe avviato in molti rifugi delle vere e proprie corse al cibo.

Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila
Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila

8 mila vittime a Gaza: scontri continui e mancanza di comunicazioni

Angoscia. È questo il sentimento purtroppo dilagante nell’area della striscia di Gaza. Le ultime ore, là dove la guerra Israele-Palestina vede il suo fulcro, sono state estenuanti sotto tanti punti di vista. I bombardamenti non si sono interrotti e si sono anzi intensificati a cavallo dell’ultimo fine settimana di ottobre.

A questo si è aggiunto l’isolamento pressoché totale di tutte le comunicazioni nella città di Gaza e nelle regioni direttamente a nord e a sud della stessa. Da venerdì 27 sino alle prime ore di domenica 29 ottobre tali zone sono rimaste completamente tagliate fuori a causa di un lungo e diffuso blackout.

Lunghi giorni di silenzio e di ansia crescente che accompagnati dagli scontri a Gaza hanno provocato un’ondata ulteriore di panico e terrore. Le prime scarne notizie nelle case palestinesi sono arrivate ad intermittenza nella giornata di domenica. E tutto hanno fornito tranne che buone nuove.

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Sanità di Gaza le vittime accertate sono 8 mila. Lo scenario che però si propone alla vista è quello di un cumulo ormai indistinto di macerie e cadaveri, sparsi ovunque. Questo hanno potuto raccontare i giornalisti internazionali che hanno percorso nelle ultime ore alcune delle strade nell’area della striscia di Gaza.

Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila
Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila

Gli scontri a Gaza e lo stop alle comunicazioni: escalation di panico

La mancanza di comunicazioni prolungata per diverse ore ha letteralmente fatto calare nel panico buona parte della popolazione civile bloccata nella striscia di Gaza. Per molti l’assenza di notizie preannunciava un possibile imminente attacco da parte di Israele.

Oltre agli scontri a Gaza infatti il blackout radio ha scatenato un’escalation di tensione che ha indotto conseguenze drammatiche. Oltre a non avere informazioni circa quanto stava accadendo nel proprio Paese e aver perso in molti casi un minimo contatto con persone care e amici, in molti quartieri si è diffuso a macchia d’olio il caos.

Si sono registrate nelle ultime ore una serie di veementi liti tra civili all’interno dei rifugi. Motivo primario della tensione dilagante è stata la corsa al cibo. L’idea dell’approssimarsi della fine ha cancellato ogni parvenza di civiltà, gettando nell’oscurità tantissime persone.

I panifici di Gaza City e dei villaggi limitrofi tra sabato e domenica sono stati saccheggiati, con la gente pronta ad usare ogni mezzo a propria disposizione pur di accaparrarsi un pezzo di pane per sé e i propri cari. A Deir el Balah sono stati assaltati anche i magazzini dell’Unrwa da dove transitano gli aiuti umanitari poi distribuiti alla popolazione.

Insomma un’escalation di panico diffuso e paralizzante che ha fagocitato tantissima gente. L’angoscia dilagante che ha messo fine alla solidarietà civile si spiega con l’orrore dei bombardamenti continui, con l’assenza prolungata di qualsiasi notizia su ciò che stava accadendo a pochi passi dalla propria casa, con le macerie e i cadaveri sparsi ovunque per la striscia di Gaza, con l’attesa quasi inesorabile di una morte annunciata.

Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila
Continui scontri a Gaza: le vittime salgono a 8 mila

Conclusione: continui gli scontri a Gaza, con le vittime che salgono a 8 mila

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