Le elezioni in Polonia dicono Tusk: verdetto martedì alle 12
Tutto sembra condurre ad un drastico cambio di governo dopo le elezioni in Polonia. La chiamata al voto svolta nelle ultime ore nel Paese europeo avrebbe sancito la vittoria della storica opposizione guidata da Donald Tusk. Cade così dopo otto anni di dominio politico quasi incontrastato il partito della destra di Jaroslaw Kaczynski.
Manca ancora il crisma dell’ufficialità ma i numeri conseguenti ai primi exit poll sembrerebbero premere in questa direzione: Donald Tusk sarà il nuovo primo ministro polacco. I risultati definitivi, che al momento non sembrerebbero inclini a subire stravolgimenti, dovrebbero essere resi pubblici nella tarda mattinata di martedì 17 ottobre.
Polonia che pare così avviata verso un cambio alla guida del governo quasi epocale, dato che il PiS, gruppo nazional-conservatore detto di Diritto e Giustizia, era in carica sin dal 2015. Spazio quasi certamente alle opposizioni e possibile creazione di un governo filo-europeo e di sinistra composto da Piattaforma Civica, Terza via e Nuova Sinistra.
La Sinistra verso il trionfo alle elezioni in Polonia: il governo cambia dopo 8 anni
Svolta epocale completa o quasi. Così potremmo definire quanto sta accadendo in queste ore in Polonia. Nel Paese dell’est Europa si è svolto il voto, con il record storico di cittadini alle urne dopo il crollo comunista: il 72.9% della popolazione ha votato.
Se già di per sé tale dato appare significativo ancor di più lo sono i numeri che sembrano trasparire dalle elezioni in Polonia. Gli exit poll sono cominciati e appare piuttosto evidente il netto vantaggio per il fronte di centro sinistra. I partiti denominati Piattaforma Civica, Terza via e Nuova Sinistra, hanno toccato il 53.2% delle preferenze.
Proprio il leader del primo dei tre movimenti si preannuncia come l’uomo prescelto per formare e guidare il nuovo governo polacco. Stiamo parlando dell’ex presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Il leader del partito europeista ha le carte in regola per candidarsi quale figura chiave tra le sinistre.
Lo stesso Tusk ha esultato affermando che l’esito delle elezioni in Polonia mette “fine all’era populista” di Jaroslaw Kaczynski. Proprio il numero uno del PiS, ovvero Diritto e Giustizia, appare come il primo e più abbattuto tra gli sconfitti. Dopo 8 anni di dominio politico incontrastato decade infatti la maggioranza. Unica effimera soddisfazione la conquista della superiorità elettorale relativa, con grande probabilità però non sufficiente a mantenere le redini dell’esecutivo.
Delusi e già consci della sconfitta, seppure i risultati definitivi dopo gli exit poll sono attesi soltanto per le ore 12 di martedì 17 ottobre, si dicono gli altri principali uomini politici della destra estrema. Slawomir Mentzen, numero uno dell’ultra destra, ha parlato senza mezze misure di fallimento personale: il suo gruppo denominato Confederazione ha raggiunto appena il 6.2% delle preferenze.
Elezioni in Polonia: cosa raccontano i numeri
Quasi il 73% dei cittadini polacchi ha risposto presente alle elezioni andate in scena poche ore fa. L’esito che le urne sembrano raccontare spinge verso un drastico e netto cambio ai vertici del potere. Dopo 8 anni di leadership della destra populista di PiS appare infatti in deciso vantaggio la sinistra filo-europeista condotta da Piattaforma Civica.
Quest’ultimo partito retto da Donald Tusk ha infatti conquistato il 27% dei voti, pari circa a 163 seggi. Insieme al movimento del classe ’57 di Danzica però si schierano anche Nuova Sinistra, che ha portato a casa l’8.6% delle schede, e la Terza via di matrice cattolica che ha strabiliato con un brillante 13%.
I seggi che questi ultimi due partiti guadagnano stando ai numeri attuali sono rispettivamente 30 e 55, che inducono il totale degli scranni vicini a Tusk a toccare quota 248. Niente da fare dunque per le destre, conservatrici o estremiste che siano, incapaci di fare fronte compatto e lontane dalla maggioranza assoluta. Il PiS, dal 2015 in sella al governo, ha meritato il 36.8% dei voti, di fatto conquistando la maggioranza relativa con quasi 200 seggi, dato comunque non sufficiente per avere la predominanza in Parlamento.
Conclusione: le elezioni in Polonia dicono Tusk ma il verdetto è atteso martedì 17 ottobre dopo le 12
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