Giorgia Meloni da Enrico Mentana: su La7 politica e tante battute
La premier Meloni da Mentana. A poche ore dalle elezioni Europee il presidente del Consiglio è stato ospite televisivo del salotto serale di La7, condotto dal noto giornalista milanese. Un colloquio interessante e ricco di spunti che ha toccato numerose e attuali tematiche politiche, offrendo anche diversi momenti densi di battute.
L’invito di Enrico Mentana era arrivato agli addetti stampa di Giorgia Meloni da qualche tempo, ma nella serata di mercoledì 5 giugno si è concretizzata l’intervista in diretta tv. Tantissimi gli argomenti politici affrontati: dall’Ucraina ai migranti, sino alla recente diatriba esplosa in Albania con l’aggressione a Riccardo Magi.
“Una sorpresa”. Così è stata definita la comparsata di circa 30 minuti con cui Giorgia Meloni ha fatto capolino nello spazio serale di Enrico Mentana. Una chiacchierata ricca di spunti che ha suscitato qualche perplessità per tempi (mancano 48 ore alle elezioni) e modi (nessun dibattito politico con le opposizioni).
Giorgia Meloni ospite di Enrico Mentana: l’intervista della premier
Non c’è mai un problema con le persone che la pensano diversamente da me
Con queste parole la premier Giorgia Meloni sembra quasi voler lanciare un ramoscello d’olivo ai suoi avversari politici. E pare intavolare trattative di pace anche con i giornalisti, dopo le ultime piccate dichiarazioni con cui aveva attaccato proprio La7, parlando di “salotti radical chic”.
Nonostante quella beffa pubblicata attraverso un video, l’invito di Enrico Mentana alla premier non è mai venuto meno, anzi tutt’altro. E proprio su tale episodio la stessa leader di Fratelli d’Italia è immediatamente tornata incalzata dal conduttore. Ecco le sue parole a proposito:
Qualcuno ha voluto vedere in quel video un attacco ai telespettatori di La7, invece mi sono limitata a ironizzare con alcuni conduttori di La7, penso che sia un mio diritto. Se si vuole costruire il racconto del mostro non si può pensare che io faccia il mostrino addomesticato. La mia presenza qui dimostra che sono sempre disponibile a parlare
La conversazione, dai toni amichevoli e distesi, si è poi spostata sugli ultimi e più scottanti affari politici. A partire dalla delicata vicenda migranti, e dall’episodio dell’aggressione da parte del servizio di sicurezza albanese a Riccardo Magi, parlamentare del gruppo +Europa.
Un caso immediatamente esploso a livello mediatico, su cui però la Meloni ha voluto tornare spegnendo la polemica. L’intero accordo tra Albania e Italia circa la gestione dei flussi migratori mediterranei è infatti uno dei temi più controversi e scottanti delle ultime settimane.
Ci conosciamo da tempo e non è la prima volta che l’onorevole Magi si lancia in questo genere di iniziative. Io, per la verità, lo avevo visto seduto durante la conferenza stampa e pensavo che avrebbe svolto la sua iniziativa durante la conferenza stampa. Mi ha un po’ colpito che invece non lo abbia fatto, che abbia aspettato di trovarsi da solo tra albanesi che non potevano sapere che fosse un membro del parlamento
Con queste parole il presidente del Consiglio è tornato sull’incidente, e ha peraltro sottolineato come a suo parere si sia trattato di una precisa e studiata strategia elettorale condotta dal deputato Magi. In tema di migranti poi parere opposto a quello espresso da Fabio Panetta, direttore di Bankitalia.
Le domande, decisamente tutt’altro che scomode (così aveva etichettato i giornalisti di La7 la stessa premier), proposte da Mentana hanno poi virato sulla delicata e tragica situazione vigente tanto in Ucraina, sul fronte di Kharkiv, quanto in Medio Oriente, nell’area di Rafah.
C’è un punto che riguarda tanto l’Ucraina quanto il Medio oriente. In Europa ci sono posizioni diverse ma c’è un punto su cui tutti siamo impegnati: la difesa della popolazione civile. La Russia ha ricominciato a bombardare sistematicamente le strutture civili. Noi dobbiamo aiutare Kiev soprattutto nella difesa aerea, e questo è il lavoro che fa l’Italia. Può la Nato attaccare la Russia nei luoghi da dove partono i missili? Ragionevolmente no
Proprio il crescente rischio di intervento Nato nell’area orientale europea sta tenendo banco nelle discussioni politiche internazionali, agitando sia l’Italia sia il resto del globo, gettando un’ombra lunga e sempre più buia sui mesi avvenire.
Chiuse le tematiche di profilo internazionale il giornalista classe ’55 ha proposto questioni “nostrane” ed interne al Bel Paese. Tema chiave in tal senso ad esempio quello della sanità. L’impegno del Governo meloniano in questo delicato campo è indirizzato ad accorciare e snellire le procedure burocratiche relative alla prenotazione degli esami sanitari. Sul tavolo del Parlamento c’è la bozza riforma del Servizio sanitario nazionale.
Ultima controversia nazionale affrontata nella chiacchierata con il conduttore ex Mediaset è stata quella relativa all’attacco dell’onorevole Claudio Borghi all’indirizzo del capo di Stato Sergio Mattarella. Un episodio che ha ampiamente fatto discutere e ha gettato l’intera Maggioranza nell’occhio del ciclone della polemica.
Io non avrei usato quelle parole per la festa del 2 Giugno. Detto questo, non ci vengano a dare lezioni da sinistra sul rispetto delle figure istituzionali perché sia sul rispetto del presidente del Senato, sia del presidente della Camera, ma anche sui presidenti della Repubblica meno affini, la sinistra non ci può dare lezioni
Così Giorgia Meloni spegne il caso e rispedisce al mittente (la sinistra) le critiche ricevute dopo tali esternazioni da parte del rappresentante della Lega a proposito del Presidente della Repubblica italiana nel giorno dei festeggiamenti per il referendum che portò proprio all’attuale forma di governo politico del Paese.
Meloni da Mentana: numerose le battute e gli scambi distesi tra ospite e conduttore
Nana sì, incontinente no
Così Giorgia Meloni scherza insieme ad Enrico Mentana a proposito di alcune delle ultime etichette che le sarebbero state affibbiate dai suoi detrattori. Il riferimento, oltre alla bassa statura della premier, è andato anche alla recente querelle televisiva e social tra lo stesso conduttore e la collega Lilli Gruber.
Un richiamo a quella contesa sorto nel momento in cui Mentana ha messo fine alla propria trasmissione, e passato la diretta alla giornalista bolzanina. Quest’ultima peraltro ospitava nel proprio studio il vicepremier Matteo Salvini (Gruber peraltro decisamente meno accondiscendente nei toni con il proprio ospite).
Non vorrei che quell’accusa si allargasse anche a lei
Queste le parole rivolte dal giornalista al presidente del Consiglio, che ha accolto con un sorriso la battuta, rispondendo appunto a sua volta con un tono ironico e scherzoso: nana e le altre etichette sì, ma incontinenza lasciata a Mentana.
Conclusione: Giorgia Meloni ospite nel salotto televisivo di Enrico Mentana: su La7 tanta politica e molte battute
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