Rottura tra Meloni e Salvini: la visita a Biden contro gli elogi a Trump
Sempre più vicina la rottura tra Meloni e Salvini. A complicare ulteriormente un rapporto che appare ai minimi termini ormai da diverse settimane ci si sono messe anche le differenti opinioni sulle questioni statunitensi. Mentre infatti la premier era in visita da Joe Biden, il leader della Lega usava parole di elogio per Donald Trump.
Non bastassero le vicende nostrane e i motivi, tanti, di scontro interni al Bel Paese, ecco che la tensione tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sembra potersi ripercuotere anche negli affari di politica internazionale. Ancora una volta l’imbarazzo nel Governo prende il sopravvento, con numero uno e numero due italiani che propongono pareri e offrono immagini diametralmente opposte.
Da una parte il presidente del Consiglio Giorgia Meloni accolta dal 46° presidente degli Stati Uniti con tanto di mediatico bacio sulla fronte da parte del leader a stelle e strisce alla collega, dall’altra il vice premier Matteo Salvini che utilizza il proprio profilo di X per esaltare l’ennesima vittoria alle primarie repubblicane da parte di Donald Trump.
Polemica e imbarazzo: i risultati della sempre più profonda rottura tra Meloni e Salvini
Ci ha pensato Matteo Renzi a coniare uno scherzoso appellativo: Melonez. Il leader di Italia Viva ha adoperato il caso mediatico più noto degli ultimi tempi, quello relativo alla coppia Chiara Ferragni-Fedez, per riferirsi all’alleanza politica traballante tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Al di là di neologismi o battute, il rapporto tra i due massimi rappresentanti del Governo sembra in forte crisi, con numerosi segnali che nelle ultime settimane farebbero pensare ad una prossima rottura. La questione delle elezioni regionali in Sardegna né è forse l’esempio più lampante per ciò che concerne la politica interna del Bel Paese, ma l’ultimo episodio riguarda in particolar modo i rapporti internazionali del Paese.
Mentre infatti la premier Giorgia Meloni conduceva il proprio viaggio istituzionale presso i leader di Stati Uniti e Canada, il vice Matteo Salvini elogiava sul vecchio Twitter, oggi ribattezzato X, i continui successi di Donald Trump alle primarie.
Posizioni opposte e contrarie dunque quelle di Meloni e Salvini, che creano imbarazzo all’interno dell’esecutivo e provocano agitazione anche oltre oceano. Fox News ad esempio ha aperto parlando di “cocca di Biden” e di volta faccia, con chiaro e diretto riferimento alla premier italiana.
La stessa Meloni infatti a tempo debito aveva mostrato simpatie per le politiche del tycoon newyorkese, ora apertamente sostenuto da Matteo Salvini. Il tutto dunque sembra determinare un equilibrismo fragile e pronto a crollare come un castello di carte.
Un cambiamento a Washington
Queste alcune delle parole usate da Salvini su X circa il futuro prossimo di Washington, e legate ai diretti complimenti indirizzati a Trump, nuovamente premiato dalle primarie interne al fronte repubblicano. La Casa Bianca nel frattempo tace e si barrica dietro un diplomatico “no comment” per evitare ulteriori imbarazzi politici.
La rottura tra Meloni e Salvini: il terreno statunitense quale nuovo fronte
Persino una visita istituzionale negli Stati Uniti rischia di tramutarsi in un pericoloso boomerang politico per il Governo meloniano. E ancora una volta a scagliare il sasso e creare forte disagio ci ha pensato il vice premier Matteo Salvini.
Che la tensione tra i due leader italiani sia concreta appare ogni giorno più evidente. E se fino a poche ore fa i motivi di scontro erano interni al Paese, ora pure la politica internazionale diventa terreno su cui si allarga la forbice politica tra Meloni e Salvini.
L’appoggio convinto o di circostanza che Giorgia Meloni dà (e ottiene) a Joe Biden rischia infatti di essere compromesso dalla voce poco diplomatica del suo braccio destro Matteo Salvini. I delicati argomenti discussi a Washington dalla leader italiana, su tutti le vicende drammatiche in Ucraina e Medio Oriente, potrebbero infatti rendersi più controversi qualora la linea tricolore vada a creparsi internamente.
I segnali internazionali in tale direzione sembrano crescere. Il sostegno del leader del Carroccio alla campagna elettorale di Trump appare sempre più esplicito, e l’allontanamento della premier dalla voce dello stesso tycoon nemico di Biden invece si fa ogni giorno più concreto.
Basti pensare in tal senso all’assenza della stessa Meloni dal congresso Cpac, l’organizzazione trumpista alla quale la stessa numero uno di Fratelli d’Italia aveva partecipato in passato. Questa volta a sostenere la corsa alla presidenza di Trump c’erano lo spagnolo Abascal e l’argentino Milei. La stessa organizzazione vicina all’ex presidente americano avrebbe in programma un incontro in Italia, forse volto a testare fedeltà e appoggio da parte del Governo del Bel Paese.
Conclusione: si allarga ulteriormente il fronte di rottura tra Meloni e Salvini: la visita alla Casa Bianca da Joe Biden da una parte, e gli elogi social a Donald Trump dall’altra
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