Il 31 maggio 2023 è la Giornata mondiale senza tabacco
Attualità

Il 31 maggio 2023 è la Giornata mondiale senza tabacco

È stata denominata Giornata mondiale senza tabacco la data di oggi, 31 maggio 2023. In linea con la campagna dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha indetto il World No Tobacco Day, anche il Ministero della Salute italiano ha aderito a tale iniziativa, connessa ad una sempre più attuale tematica.

In Italia ad oggi infatti 1 cittadino su 4 è un fumatore abituale. Le percentuali arrivano così al 24.2% dell’intera popolazione, toccando il dato più alto in assoluto dal 2006. Maglia nera in tal senso nel Bel Paese è quella indossata dalla Campania, seguita da Abruzzo e Lombardia.

Oltre alle conseguenze sanitarie, spesso terribili, ed economiche determinate dal fumo, la campagna internazionale indetta dall’OMS mira a concentrare l’attenzione su problematiche legate ai costi per l’ambiente. Claim della giornata di oggi, 31 maggio 2023, è “Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco”.

Il 31 maggio 2023 è la Giornata mondiale senza tabacco
Il 31 maggio 2023 è la Giornata mondiale senza tabacco

Giornata mondiale senza tabacco: a chiederlo è l’ambiente

Sembrano aumentare i motivi per cui potrebbe essere una buona idea quella di smettere o almeno ridurre il consumo di tabacco. Qualora non bastassero i 93mila morti annui che l’Italia deve al tabacco (pari circa al 20,6% del tota­le di tutte le morti tra gli uomini e al 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne), sono elevatissimi anche i costi in termini economici.

Si parla dunque di un giro d’affari per l’acquisto di sigarette e altri prodotti a base di tabacco che in media costa 2000 euro all’anno ad ogni fumatore, pari a circa il 12% del reddito annuo medio.

Qualora tutti questi dati non fossero sufficienti, l’OMS e il Ministero della Salute italiano hanno voluto porre l’accento sull’impatto enorme che il tabacco ha sull’ambiente che ci circonda. L’obbiettivo della campagna World No Tobacco Day è infatti quello di sensibilizzare la popolazione mondiale circa il forte peso che la coltivazione e la produzione di tabacco hanno sulla già grave crisi alimentare globale.

Alla crisi climatica, alle continue guerre, e alle conseguenze della pandemia, si starebbero aggiungendo anche gli effetti della coltivazione di tabacco quali fattori primari di danno al pianeta. L’OMS con la Giornata mondiale senza tabacco ha infatti voluto mostrare alcuni dati.

Ogni anno 3.5 milioni di ettari di terreno vengono adibiti al ciclo produttivo del tabacco, contribuendo così in modo massiccio alla deforestazione della Terra. Tale coltivazione, sempre secondo quanto riferisce l’OMS, avrebbe inoltre bisogno di un numero elevato di risorse e di altrettanta abbondante quantità di pesticidi, insetticidi e fertilizzanti degradanti.

Stiamo avvelenando il nostro pianeta. Durante tutto il suo ciclo, il tabacco inquina il pianeta e danneggia la salute di tutte le persone.

Così ha provato ancora una volta a lanciare l’allarme l’OMS, che ha inoltre sottolineato come i terreni coltivati a tabacco sarebbero più inclini alla desertificazione, proprio in virtù di un aggravato e accelerato impoverimento. Inoltre il fumo di tabacco contribuisce ad alzare il livello di inquinamento atmosferico.

Qualora non bastassero questi dati naturali e ambientali, le ricerche dell’OMS hanno evidenziato come la produzione di tabacco sia concentrata in Paesi a medio/basso reddito: ben 9 su 10 tra i principali produttori mondiali. 4 di questi Stati sono stati addirittura inseriti tra quelli dove la vita è ai limiti della normale sussistenza.

Insomma appare chiaro dai dati internazionali a disposizione degli esperti che il tabacco vada a danneggiare oltre ai suoi più convinti consumatori anche l’ambiente in cui tutti viviamo.

Giornata mondiale senza tabacco: smettere di fumare per sé e per il Pianeta

Lungi dal voler fare propaganda contro il fumo, ma semplicemente cercando di fare eco a quanto indicato dall’OMS e dal Ministero della Salute, appare quanto mai sensata, per una lunga serie di svariati motivi tra cui quelli indicati poco sopra, la scelta di smettere di fumare e consumare tabacco.

Anche per raggiungere tale obbiettivo in Italia è previsto un numero verde contro il fumo promosso dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. Esiste anche una Guida del Ministero della Salute, che mira a creare un contatto più proficuo tra Istituzione e privato cittadino.

L’aumento costante e continuo delle percentuali di fumatori avvenuto negli ultimi anni preoccupa l’OMS, che ha perciò dato il via a piani di prevenzione. Anche in Italia è in vigore un Piano Nazionale della Prevenzione 2020-25 oltre ad ulteriori singoli Piani Regionali, e campagne specifiche di sensibilizzazione volte a consigliare uno stile di vita sano e attivo a tutte le età.

Secondo quanto indicato dall’OMS e dal Ministero della Salute smettere di fumare appare quindi la corretta decisione non solo per sé e per salvaguardare la propria salute, ma anche un fattore decisamente utile a salvare il nostro Pianeta.

Leggi anche:

Malo: intervista a Nancy Marchini, Marketing & Communication Manager

Enciclopedia della moda 2023: da oggi disponibile la nuova edizione

Italia Loves Romagna 2023: la musica italiana tifa Emilia

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!