Feltrinelli
Letteratura

Il ricordo di Giangiacomo Feltrinelli è ancora vivo a 50 anni dalla sua scomparsa

Sono trascorsi 50 anni dalla morte di Giangiacomo Feltrinelli. La sua celebrazione è un modo per  farlo conoscere alle nuove generazioni

Il 14 marzo 1972, il corpo di Giangiacomo Feltrinelli venne trovato senza vita. A 50 anni dal suo ritrovamento, l’Italia  ricorda uno dei più grandi editori del suo paese. L’idea portante del suo pensiero era semplice: i libri possono cambiare le persone. Secondo l’editore, infatti, attraverso il rinnovamento delle coscienze si potrebbe cambiare il mondo e tentare di renderlo un posto migliore.

In ricordo di Feltrinelli

Per ricordare l’editore rivoluzionario, sono state programmate varie iniziative, a partire da un concerto fino alla realizzazione di un podcast.

A 23 anni di distanza dalla prima pubblicazione, esce in questi giorni una nuova edizione del libro “Senior Service”, scritto dal figlio Carlo Feltrinelli.
La nuova edizione contiene una postfazione a cura dell’autore e contenuti inediti: lettere, interviste, articoli, discorsi.
Il libro vuole essere una biografia di Giangiacomo Feltrinelli che racconta la sua storia, la sua vita e le sue idee, restituendoci un ritratto lucido e partecipe dell’uomo e dell’editore.

Lo stesso volume ha ispirato il podcast “GGF – Editore e rivoluzionario”. Prodotto da Feltrinelli Audiopodcast, il podcast in 8 puntate di 45 minuti ciascuna racconta questo grande personaggio attraverso il punto di vista del figlio Carlo e di Inge Schönthal Feltrinelli, sua compagna e guida della casa editrice per oltre 60 anni, attraverso registrazioni originali. L’attore Luigi Lo Cascio interpreterà i testi di Carlo Feltrinelli e Simonetta Fiori all’interno del podcast, disponibile da ieri su tutte le piattaforme streaming audio e sui siti del Gruppo Feltrinelli.

Questo podcast, vuole restituire, come affermato dalla stessa Fiori “un ritratto a figura intera”. “Ciò significa ovviamente anche raccontare il deragliamento finale, la sua radicalizzazione politica, quando dissennatamente abbracciò la lotta armata, fino a saltare sul traliccio e trovare poi la morte”.

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Copertina del podcast “GGF-Editore e rivoluzionario”

La narrativa su Feltrinelli

La figura di Giangiacomo Feltrinelli è centrale anche di altri scritti, anche questi intenti a ritrarre la sua figura complessa. Nel 2012 “Giangiacomo Feltrinelli. La dinastia, il rivoluzionario” di Aldo Grandi, che narrava la vita dello stesso Giangiacomo e di suo padre Carlo. Lo stesso autore, nel suo nuovo libro “Gli ultimi giorni di Giangiacomo Feltrinelli” ricostruisce con passione gli ultimi giorni di Feltrinelli, momento in cui la lotta armata arriva al suo punto di non ritorno e lo portò alla morte.

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Giangiacomo Feltrinelli e Fidel Castro

Giangiacomo Feltrinelli in breve

Nato nel 1926 da una famiglia aristocratica di Gargnano, Giangiacomo Feltrinelli ebbe una madre difficile, Gianna Elisa Gianzana, e un patrigno, Luigi Barzini jr, con cui non legò mai. Durante la Seconda Guerra Mondiale si arruolò in un’unità italiana in forza presso la 5ª armata americana.

Alla fine della guerra entrò nel Pci iniziandovi una milizia “di base” nella quale profuse un impegno totalizzante.  Togliatti fece canalizzare questa sua disponibilità nell’attività editoriale, proponendogli di creare una biblioteca che raccontasse le lotte degli operai di tutto il mondo. Così nacque la Fondazione Feltrinelli. Alla fine del 1954, fondò la casa editrice Giangiacomo Feltrinelli Editore, che in un decennio  pubblicò bestseller di grande rilievo internazionale, come “Il dottor Živago” di Boris Pasternak e “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Nella sua vita conobbe molti personaggi storici di rilievo, specialmente per quanto riguarda la storia del comunismo, grazie ai suoi viaggi per lavoro e piacere.

La vita di Feltrinelli cambiò radicalmente dopo l’attentato di piazza Fontana, che lo costrinse alla clandestinità, o per usare le parole del figlio Carlo “Dovette rendersi irreperibile”.

Il suo attivismo e quello dei sui GAP (Gruppi d’Azione Partigiana), una delle prime organizzazioni armate di sinistra della stagione degli anni di piombo, lo portarono alla sua morte 14 marzo 1972. Il suo corpo fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate (MI).

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Editor: Marta Cinnadaio

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