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Inter, la proprietà Zhang verso l’addio: è stato un affare o un investimento a perdere?

La Festa Scudetto Inter continua nonostante la proprietà Zhang verso l’addio L’Inter ha chiuso l’ultima stagione in casa nella 37^ giornata: il pareggio con la Lazio è stato sufficiente per far scattare in un San Siro esaurito in ogni ordine di fila e di posto per la premiazione finale. Una premiazione che ha visto presente tutta la dirigenza sulle tribune d’onore, ma non il Presidente Steven Zhang.

Il giovane presidente nerazzurro è in un braccio di ferro con Oaktree Capital riguardo la cifra di soldi presa in prestito ormai tre anni fa da restituire con il 12% di interessi. Il fondo californiano, come da impegni presi, è pronto all’escussione del club dalla famiglia Zhang data ormai verso l’addio. Ma di preciso, l’Inter per la proprietà cinese è stata un affare o un investimento a perdere?

Inter, proprietà Zhang verso l’addio: tempo di bilanci, soprattutto finanziari

Lo Scudetto 2023/24 è stato il 20° nella storia dell’Inter e il secondo per la proprietà Zhang di cui Steven Zhang è stato di fatto l’emissario in Italia. Potrebbe però essere anche l’ultimo campionato in cui una proprietà cinese sarà presente in Italia, ossia la famiglia Zhang. Caduta in una profonda crisi nel corso della pandemia (era implicata anche nella vicenda Evergrande), i possessori dell’Inter nella primavera 2021 hanno dovuto ricorrere a un prestito presso un fondo americano, Oaktree Capital Partner.

Quest’ultimo ha erogato un finanziamento di ben $275 milioni da restituire entro tre anni con il 12% di interessi. Prima di questa drastica decisione, però, la famiglia Zhang ha cercato di immettere tanta liquidità nelle casse dell’Inter sotto svariate forme. Appena insediatisi nel giugno 2016 da Nanchino è giunto un aumento di capitale di ben 142 milioni + altri 40 milioni di prestito soci.

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L’occhio lungo del governo cinese, infatti, non ha mai distolto la famiglia Zhang da avere un’attenzione oculata degli investimenti nel calcio italiano. E così, la famiglia Zhang nel 2017 ha emesso un bond dal valore di circa 400 milioni di dollari della durata di cinque anni. Con questi soldi (tutti presi in prestito) la proprietà ha cercato poi di mettere altri capitali non dalle proprie tasche ma tramite anche l’approdo di diversi sponsor provenienti dall’Asia.

Questi sponsor, però, a lungo andare sono diminuiti sia come presenza che anche come contributi economico per poi definitivamente sparire nel corso della pandemia. E proprio dalla pandemia (ma c’è chi sostiene che fosse già stato diramato) ad oggi il supporto da Oriente è venuto di fatto sempre meno anche dalla stessa Suning. Il motivo è politico più che economico.

steven zhang e padre
Il Presidente Steven Zhang con il padre Jindong, fondatore di Suning. Il Sig, Zhang non viene in Italia da prima della pandemia

Dopo che la Nazionale cinese non era riuscita a qualificarsi ai Mondiali 2018 in Russia, il Politburo di Xi Jinping ha iniziato a “mettere a dieta” gli investimenti da parte dei suoi imprenditori sia in patria che in Occidente. Motivo per cui Zhang ha dovuto ricorrere a un prestito soci. Ma il momento più critico è stato appunto dalla stagione 2020/21, dove appunto da Oriente gli ordini governativi si sono fatti più forti e di conseguenza nessun aiuto economico poteva arrivare.

Il prestito ponte erogato nel maggio 2021 all’indomani del 19° Scudetto da Oaktree è stata un’autentico salvagente per un club che era in serie difficoltà ma anche una palla al piede per la famiglia Zhang. L’impegno di restituire circa 380 milioni interessi compresi in tre anni assieme a quello di mantenere la competitività della squadra sembrava molto difficile da mantenere.

E sebbene sulla scena Nazionale l’Inter ha collezionato ben cinque trofei tra Coppa Italia e Supercoppa, la data fatidica del 20 maggio 2024 si avvicinava inesorabilmente. Il recente scontro tra Zhang e Oaktree, quest’ultimo accusato a detta del Presidente di interferire nella procedura di rifinanziamento con un altro Fondo scelto da Zhang (Pimco, ndr).

L’Inter a un bivio: la famiglia di Steven Zhang ha fatto un affare o ci ha solo rimesso?

Alla luce di questa ingente cifra immessa in questi otto anni, molti si chiedono se per la famiglia Zhang l’Inter sia stato un buon affare o un investimento a perdere. I soldi versati in questi anni, in un momento in cui il calcio italiano non era di certo ai massimi splendori, sono stati un impegno non certo facile, soprattutto per un mondo, quello cinese, che considera il calcio un “corpo estraneo” alla propria cultura.

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Il CEO di Oaktree Capital. Il fondo americano è pronto a sbarcare in Serie A

La presenza più o meno ingombrante dello Stato nell’economia del Gigante Asiatico alla lunga si è rivelata controproducente, soprattutto dopo la pandemia. La richiesta sempre più pressante di Pechino a Suning di disimpegnarsi totalmente in questo investimento li ha costretti di fatto a preparare il terreno per l’uscita di scena.

Un’uscita di scena che grazie allo Scudetto numero 20 si fa meno pesante per tutto l’ambiente. Con la proprietà Zhang verso l’addio, toccherà a Oaktree Capital Management raccogliere un’eredità importante. Riuscirà il fondo americano, per quanto lunga o breve possa essere la sua gestione, a mantenere l’Inter al top in Italia ed in Europa?

Conclusioni Inter, proprietà Zhang verso l’addio: in attesa di Oaktree Capital, è stato un affare o un investimento a perdere?

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