Joy Cecchetto contro Linus: “Radio Deejay 1982 esiste grazie a mio padre”
Joy Cecchetto contro Linus: “Radio Deejay esiste grazie a mio padre”
Tutto è partito da un documentario: People from Cecchetto, realizzato da Emanuele Imbucci sulla vita e sulla carriera di Claudio Cecchetto, fondatore di Radio Deejay, e andato in onda la sera dello scorso 20 dicembre in prima serata su Rai 1. Il film è realizzato attraverso il susseguirsi di racconti e aneddoti, con l’intervento di alcune delle figure dello spettacolo scoperte dal talent scout, come Amadeus, Carlo Conti, Rosario Fiorello, Jovanotti, Sabrina Salerno e molti altri.
Gli ascolti del documentario nella serata del 20 dicembre hanno raggiunto circa 1 milione e 828 mila spettatori, con uno share del 10,2 %. A fronte di ciò, Linus (Pasquale Feliciano Di Molfetta) ha commentato in diretta da Radio Deejay (Deejay chiama Italia): “Malissimo Rai 1, evidentemente c’era qualcosa di pochissimo interessante“. Il che ha generato la risposta di Savino “Quanto sei fesso” a cui ha replicato “Eh no, quanto è fesso quello”.
Questo scambio di battute ha infastidito il figlio di Cecchetto, Jody, ormai ex conduttore radiofonico di RTL, che ha deciso di prendere la via dei social per replicare. Jody, infatti, ha pubblicato su Instagram un video nel quale difendeva il padre. “Un messaggio senza rancore né malizia a [Linus], di cui riconosco la grande professionalità e a cui sento il bisogno di dire pubblicamente la mia. Perché c’entra una delle persone più importanti della mia vita (che non sa di questo video) e c’entra il lavoro che ho momentaneamente sospeso ma che mi piacerebbe continuare ad approfondire e a vivere, in futuro”.
Jody Cecchetto continua poi nel video: “Ho sentito che hai ritenuto People from Cecchetto ‘pochissimo interessante’. Questo docu non è meramente un tributo a Claudio Cecchetto, ma è un abbraccio a e dagli amici protagonisti presenti nel film, di cui si ripercorrono le storie. Storie che sono diventate Storia perché hanno cambiato il linguaggio della comunicazione, della radio, della tv in Italia. Storie che per tutta una generazione rappresentano una giovinezza personale indimenticabile.
Forse non hai considerato che sminuendo il documentario hai anche sminuito le testimonianze appassionate e la storia di persone che ho sempre visto che hai trattato come colleghi e amici di una vita nelle varie interviste o nei momenti in cui ne hai parlato: parlo di Lorenzo Jovanotti, Rosario Fiorello, Gerry Scotti, Amadeus e anche Fabio Volo, che mi pare lavori nella tua radio, ma si è prestato con grande affetto.”
Concludendo, infine, con: “La cosa che più mi è dispiaciuta sentire è quando hai definito fesso perché – come hai detto tu – è la persona grazie alla quale fondamentalmente voi siete lì ed esiste Radio Deejay. Anche solo per questo senza considerare tutto il resto, tanto fesso non mi sembra. […] Quello che hai detto è un dissing – frecciatina becera da social, niente a che vedere con la figura professionale di uno degli speaker più amati d’Italia, leader della radio che dovrebbe essere la più figa di tutte. Non ho avvisato nessuno di questo video e mi prendo le responsabilità di cosa ho detto.”
La risposta di Linus, pubblicata sotto ai commenti del video, è stata: “Sei un bravo ragazzo, e ti fa onore che tu difenda papà. Il resto non lo potrai mai capire. Per fortuna. In bocca al lupo per tutto”.
Cecchetto contro Linus: la nascita di Radio Deejay
Radio Deejay è nata nel 1982, quando Claudio Cecchetto decide di tornare nel mondo della radio dopo la parentesi musicale televisiva e di presentazione del Festival di Sanremo. Si trattava di una nuova emittente radiofonica di proprietà di Cecchetto, la quale ha raggiunto degli ascolti altissimi, rimanendo tutt’oggi una delle radio più seguite di tutta Italia. L’anno successivo, arrivano in radio anche Linus e Albertino, dividendosi le fasce orarie della messa in onda con Gerry Scotti.
Radio Deejay inizia a crescere sempre di più anche grazie a DeeJay Television, la cui conduzione segnò il debutto televisivo di Gerry Scotti e che passò attraverso le mani di Linus e Kay Rush. Qui, trovarono spazio Amadeus, Jovanotti e Fiorello, ma anche Tracy Spencer e Sandy Marton, due nomi tra i tanti lanciati nel mondo della musica da Cecchetto. Nel 1991 arriva anche il lancio degli 883, sotto la guida di Claudio Cecchetto. E, pochi anni dopo, arrivano in radio anche Elio e le Storie Tese, Aldo Giovanni e Giacomo e la Gialappa’s Band.
Il 1994 segna il passaggio totale di proprietà di Radio Deejay da Cecchetto al Gruppo L’Espresso, portando anche poi all’abbandono del suo ruolo di direttore artistico per via delle divergenze in corso. Da ciò nacque la volontà di Cecchetto di portare il meglio di Radio Deejay con sé a Radio Capital e a seguirlo furono Amadeus, Luca Laurenti, Nikki e Manuela Doriani, mentre nuovo direttore artistico di Deejay divenne Linus.
Cecchetto contro Linus: la mela della discordia
Lo scontro emerso in questi giorni dovrebbe ricondursi proprio a quel passaggio di proprietà di Radio Deejay sotto il Gruppo L’Espresso, che ha portato Linus a prendere il ruolo che una volta era di Cecchetto. Lo stesso talent scout ne aveva parlato alle penne del Messaggero: “Me ne andai perché capii che mi stavano facendo fuori. Peccato perché Radio Deejay doveva diventare una multinazionale, era un brand fortissimo, non doveva diventare una piccola appendice di un grande gruppo. Ognuno invece l’ha utilizzata per se stesso, non c’è stata la voglia di evolvere”.
Tra i due non è mai scorsa la vena dell’amicizia, i motivi si possono solo immaginare, sicuramente non avrà giovato al rapporto tra i due il fatto anche che Linus dal 2020 sia direttore editoriale del polo radiofonico che fa capo al gruppo Gedi, il quale comprende anche proprio Radio Capital.
Conclusioni, Joy Cecchetto contro Linus: “Radio Deejay esiste grazie a mio padre”
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