Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera
Attualità,  Economia

Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera

Si torna a parlare della questione, ormai nota, dell’eredità Agnelli. Una vicenda che tra inchieste, atti giudiziari, documenti spariti e ricomparsi, e tanti tanti soldi, viene periodicamente riportata agli onori della cronaca ormai da 20 anni.

Negli ultimi giorni è stata la Procura di Torino a riaprire il vaso di Pandora, inserendo nel registro degli indagati la persona di John Elkann e altre figure direttamente connesse all’amministratore e presidente di Exor.

Evasione fiscale, dichiarazione infedele, spartizione dell’eredità di Gianni Agnelli molto discussa e complicato intreccio italo-svizzero: questi sarebbero soltanto alcuni dei principali ingredienti che arricchiscono la vicenda relativa all’eredità Agnelli di polemiche, tensioni e ombre.

Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera
Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera – John Elkann

Si combatte ancora: l’eredità Agnelli ormai è una saga senza fine

È una vicenda giudiziaria e legale, che si mischia però ad una vera e propria disfida familiare. Il tutto peraltro prosegue a corrente alterna da ormai 20 anni. Stiamo parlando della disputa circa la spartizione e gestione dell’eredità Agnelli.

A monte di tale realtà vi sarebbe una diatriba tra Margherita Agnelli, figlia di Gianni Agnelli e Marella Caracciolo, e i suoi tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann. L’ultima fase di inchiesta infatti sarebbe partita nel 2022 proprio in seguito ad un esposto presentato dalla donna circa le modalità, a suo dire non corrette, di spartizione dell’eredità di padre e madre.

Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera
Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera

Con questo documento, di cui non si conoscono ancora nel dettaglio tutti i contenuti, Margherita Agnelli ha proseguito una battaglia legale in atto appunto da circa 20 anni che la vede in diatriba con i figli, rei di aver beneficiato in modo illecito dell’eredità dei nonni.

In sintesi c’è una mamma che perseguita, da più di 20 anni, in tutte le sedi giudiziarie, facendo anche ampia pubblicità sulla stampa, i suoi genitori e tre dei suoi figli, che non hanno altra responsabilità salvo quella di essere stati gli unici ad aver assicurato alla nonna cura, assistenza e dedizione fino all’ultimo giorno. È quindi ovvio il dispiacere e il dolore personale per essere bersagli di accuse che hanno una simile provenienza

Così si pronunciano i legali di John Elkann a proposito delle accuse mosse contro lui e i fratelli dalla stessa madre. Ribadendo la piena fiducia nella magistratura e l’inconsistenza delle accuse di evasione fiscale il team di avvocati ha poi prontamente risposto agli ultimi sviluppi dell’inchiesta.

Ricordiamo che l’ultima e più recente indagine ha coinvolto oltre alla figura di John Elkann, presidente di Exor, anche Gianluca Ferrero, commercialista della famiglia Agnelli nonché presidente della Juventus, e Urs Robert von Gruenigen, notaio che si occupò di amministrare il patrimonio di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli.

Nota del contendere è in particolare la modalità con cui si adoperò la suddivisione e la gestione del patrimonio dell’Avvocato. Margherita all’atto della morte del padre avrebbe firmato un patto successorio con la madre in cambio di 1.4 miliardi. Correva l’anno 2004.

A distanza di tempo però la vicenda si ingarbugliò, con la stessa Margherita Agnelli che arrivò ad accusare i figli di essere stati favoriti in sede di divisione ereditaria. Nel faldone di società passate dall’imprenditore Gianni ai nipoti c’era infatti anche la Dicembre, una vera e propria cassaforte di famiglia che attraverso un meccanismo di scatole cinesi controllava quasi per intero l’universo di Agnelli.

Oggi tale contenitore sarebbe dimora di Exor, e di conseguenza delle principali realtà dell’universo della famiglia piemontese. Tra queste si annoverano ad esempio la Juventus, la Ferrari e il gruppo Stellantis. Oggi circa il 60% delle quote del gruppo appartiene a John, mentre i fratelli Lapo e Ginevra ne amministrano un 20% ciascuno.

Insomma la figlia di Gianni Agnelli avrebbe monetizzato la propria parte di “torta” subito, salvo poi fare marcia indietro una volta appurata l’esponenziale crescita che le ditte di mamma e papà avevano rapidamente compiuto. In particolare grazie al rilancio di FIAT. E questo rivalendosi sui figli.

Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera
Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera

La contesa familiare peraltro si fa ancora più complessa ed ingarbugliata perché mette insieme leggi italiane e leggi svizzere. Marella Caracciolo infatti risiedeva spesso in Svizzera e proprio qui starebbe la vertenza principale. La Procura torinese vorrebbe accertare quanti mesi all’anno la vedova Agnelli trascorresse nel Bel Paese, e quanti invece lontano dalla penisola. Ciò sarebbe elemento discriminante fondamentale per quanto concerne l’imposizione fiscale della rendita vitalizia post mortem dell’Avvocato.

Obblighi fiscali mantenuti o meno dipenderebbero perciò dalla dimora della designer fiorentina, e sarebbero anche determinanti per quanto riguarda la spartizione dell’eredità. A seconda infatti che prevalga la legge svizzera, permissiva di accordi sulla successione ereditaria, o la legge italiana, contraria a simili patti, l’intera impalcatura dell’asse ereditario di Gianni Agnelli potrebbe crollare.

Si andrebbe incontro così ad una possibile evasione dell’Irpef di circa 3.5 milioni per il 2028 e 244 mila euro per l’anno successivo, connessa proprio all’incertezza di residenza della Caracciolo, morta poi nel febbraio 2019. A ciò andrebbe anche aggiunta la presunta esistenza di società offshore, con sede in Liechtenstein e Isole Vergini Britanniche, su cui sarebbero confluite parti del patrimonio ereditario di Agnelli.

Margherita Agnelli, coadiuvata dai figli De Pahlen, spingerebbe per simili scenari di carattere evasivo ed illecito. Scopo ultimo di tale quadro potrebbe essere quello di puntare ad una ridistribuzione delle quote ereditarie, comprese soprattutto quelle della Dicembre.

Questa almeno appare la tesi sostenuta e difesa dal pool di avvocati che seguono John Elkann, oggi accusato dalla Procura di Torino di dichiarazione fraudolenta con altri artifici. In particolare al vaglio degli inquirenti vi sarebbe la scomparsa di almeno 14 documenti legati all’eredità Agnelli. Gli stessi professionisti della toga sostengono la totale e limpida correttezza sempre mantenute da John, Lapo e Ginevra Elkann.

Insomma un quadro complessivo intricato e denso di tensioni che ormai proseguono senza sosta da 20 anni. Veleni e accuse reciproche non sembrano avere termine, e anzi si arricchiscono in ogni nuovo episodio di ulteriori incredibili aspetti.

Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera
Nuovo capitolo dell’eredità Agnelli: 20 anni di bufera – John Elkann

Conclusione: ennesimo nuovo capitolo della vicenda legata all’eredità Agnelli. Da ormai 20 anni è bufera giudiziaria e familiare

Leggi anche:

Formula 1, ecco la nuova Ferrari SF-24. Tutti i dettagli

Hamilton alla Ferrari nel 2025! È UFFICIALE, prenderà il post di Sainz

Accordo Meloni-Schlein: due telefonate hanno portato all’intesa politica

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!