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Riprendono i negoziati oggi tra Russia e Ucraina: si arriverà alla tregua?

Secondo round di negoziati oggi: cosa succederà?

Il secondo round di negoziati è previsto per oggi tra la Russia e l’Ucraina con l’obiettivo di raggiungere una tregua. I colloqui tra le delegazioni riprenderanno alle 13 ora italiana nella regione di Brest, in Bielorussia. A comunicarlo è il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, consigliere di Putin.

Come il presidente ucraino Zelensky ha riferito, i colloqui dovranno aspettare ancora qualche ora prima di iniziare. La sua delegazione, infatti, si troverebbe ancora in volo verso la Bielorussia.

Mosca assicura che sul tavolo c’è il cessate il fuoco. Ma Kiev avverte che non verranno accettati ultimatum dal Cremlino. «Sono sicuro che si troverà la soluzione alla crisi intorno all’Ucraina, le condizioni della Russia sono minime». Questo quanto riferito da Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo.

Si arriverà alla pace? Ma a quali condizioni?

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Dove porteranno i negoziati di oggi?

Purtroppo i nuovi colloqui di oggi non si aprono con rapporti aperti e favorevoli tra le due parti. I delegati russi si sono detti piuttosto irritati dal comportamento degli Ucraini, che avevano chiesto inizialmente di spostare la sede dei colloqui.

Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato: «Come sapete, la nostra delegazione è già sul posto dalla notte scorsa. Ha aspettato tutta la notte i negoziatori ucraini e, per essere onesti, li sta ancora aspettando».

Anche Lavrov se ne è lamentato, sospettando che dietro la delegazione ucraina vi siano istruzioni da Washington, «da cui l’Ucraina è completamente dipendente». «Washington – ha continuato – domina l’Europa come Napoleone o Hitler hanno fatto a loro tempo. La Russia si aspetta che l’isteria svanisca e ne esca l’Occidente». Tuttavia ha sottolineato l’importanza di mettere in atto i colloqui per discutere le garanzie di sicurezza.

Nel frattempo, sembra che le forze armate russe siano intenzionate a interrompere i bombardamenti intorno a Kharkiv. L’idea è quella di favorire corridoi umanitari per i cittadini di Paesi terzi.

Nuovi negoziati oggi: arrivano le condanne dall’Occidente

Nel frattempo, la Corte penale internazionale è intervenuta aprendo un’indagine su presunti crimini di guerra della Russia. L’Onu ha approvato con una maggioranza schiacciante la risoluzione contro Mosca, chiedendo un ritiro immediato delle truppe. Aumenta costantemente la pressione internazionale su Putin, a cui vengono rivolte condanne anche per le minacce nucleari degli scorsi giorni.

 

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Editor: Susanna Bosio

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