Ristrutturazione San Siro, Inter e Milan verso il no alla proposta del Comune
La ristrutturazione San Siro è un’opzione (per non dire l’ultima) da parte del Comune di Milano onde evitare che i due club al momento fruitori dell’impianto non lascino per sempre. Inter e Milan tramite i propri rappresentanti Antonello e Scaroni nella mattinata del 22 febbraio hanno tenuto un incontro con il primo cittadino di Milano.
Nel corso della riunione, durata poco più di una mezzora, la proposta della ristrutturazione di San Siro non è parsa molto di gradimento. Nonostante dietro ci sia la più importante azienda costruttrice italiana (Webuild), i due club preferiscono prendere il largo e uscire da Milano.
Ristrutturazione San Siro, Inter e Milan da Sala per la proposta di Webuild
Dunque, nella mattinata di giovedì 22 febbraio 2024 l’a.d. dell’Inter Alessandro Antonello e il Presidente del Milan Paolo Scaroni si sono incontrati a Palazzo Marino con il sindaco Beppe Sala. Nell’incontro durato appena 35 minuti sono stati esposti i piani per una ristrutturazione dell’impianto il cui costo sarebbe molto inferiore rispetto ad una demolizione.
I club malgrado questo estremo tentativo del primo cittadino di Milano (che sullo stadio ha fatto un grande all-in per la propria carriera politica) non si dicono pienamente soddisfatti. Complici forse i tira e molla dello stesso Sala in questi anni, i due club rivali hanno un poco risposto con riluttanza a questa proposta del progetto Webuild.
Sia Inter che Milan chiedono quindi garanzie, perché i condizionali della lettera di We Build non possono bastare. E proporranno al sindaco, se vuole portare avanti questa opzione (dato che il Comune è proprietario dello stadio), di farsene carico. In sostanza, non saranno loro parte attiva nel promuovere questa soluzione, avendo d’altra parte i rispettivi progetti di Rozzano e San Donato da portare avanti.
Ristrutturazione San Siro, il comunicato di Webuild: ecco cosa dice
Nel frattempo però la ristrutturazione di San Siro vede l’approvazione da parte di Webuild. L’azienda condotta dalla famiglia Salini ha diramato un comunicato in cui precisa la propria volontà di dare un contributo al restauro dello storico impianto. Ecco cosa afferma la dichiarazione del noto gruppo di costruzioni italiano:
Webuild S.p.A. collaborerà pro bono, secondo la disponibilità in tal senso già manifestata, con la redazione di uno studio di fattibilità che dovrà essere consegnato in tre mesi; le squadre produrranno linee guida per una possibile ristrutturazione che porti alla disponibilità di uno stadio più moderno ed efficiente. A valle di questo, l’Amministrazione comunale e i team verificheranno la possibilità e le modalità per procedere. I rappresentanti dei Club hanno ribadito la necessità di una tutela dell’eventuale perdita di disponibilità di capienza dello stadio durante i lavori. Gli interventi dovranno essere quindi compatibili con il calendario delle partite, delle manifestazioni sportive e degli eventi di intrattenimento, al fine di evitare danni economici, ma soprattutto per mantenere un’esperienza coinvolgente, sicura e confortevole per gli spettatori e le spettatrici. Nel progetto andranno considerati sviluppi urbanistici nell’area di San Siro, in particolare per la sua riqualificazione. Questione vincolante, nelle forme da definire, è che lo stadio dovrà diventare di proprietà delle squadre. Il Sindaco ha preso atto che le squadre continueranno nella esplorazione delle possibilità alternative in essere, con l’auspicio però che il percorso intrapreso su San Siro porti rapidamente a una conclusione soddisfacente per tutti gli attori in campo.
La proposta di Webuild sembra essere la giusta soluzione che salvi capre e cavoli da un eventuale abbandonon totale di una struttura che ha fatto la storia dello sport italiano ed internazionale. Nel frattempo, i comitati promotori per la salvaguardia di San Siro già esultano in quanto lo sconfitto è al momento Beppe Sala…
Conclusioni ristrutturazione San Siro, Webuild tende la mano: perplessità di Inter e Milan
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