Rolling Refugee Home Museum On Wheels alla Fabbrica del Vapore
Potente ed inquietante la nuova mostra alla Fabbrica del Vapore
Da oggi al 21 aprile la mostra Rolling Refugee Home Museum On Wheels alla Fabbrica del Vapore.
Progetto conclusivo della residenza HOW YOU DARE? / COME TI PERMETTI? La residenza per artiste ucraine, sostenuto dal Comune di Milano e sponsorizzato da Vera Lab. Progetto che nasce a partire dalla volontà di offrire alle artiste colpite dalla guerra in Ucraina un supporto esistenziale e morale per contribuire alla normalizzazione della loro vita sociale e della loro attività professionale.
Destinata all’accoglienza di artiste e artisti ucraini dopo lo scoppio della guerra, la residenza, curata in Fabbrica del vapore da Sergey Kantsedal con il supporto della project manager Antonella Prasse, è un progetto promosso da Comune di Milano – Cultura.
A partire dai concetti di casa e di nomadismo, temi indissolubilmente legati alla corrente situazione sociopolitica che stanno vivendo artiste e artisti, il progetto finale racchiude e completa l’intero percorso di residenza incorporando la caratteristica principale che ha distinto la pratica delle sue protagoniste: l’unità indissolubile tra le modalità e i luoghi di produzione delle opere e di condivisione.
La mostra Rolling Refugee Home Museum On Wheels alla Fabbrica del Vapore
Il progetto espositivo finale di questa residenza è una mostra collettiva che chiude idealmente la residenza artistica con una restituzione dal respiro internazionale.
La mostra si svolge perciò in una duplice modalità: sarà infatti sia luogo di produzione attivo che spazio di restituzione del progetto. Ex Cisterne propone quindi una vera e propria “casa-museo” delle artiste Alina Kleytman e Katya Kopeikina e del loro connazionale Vladislav Plisetskiy, la cui uscita dall’Ucraina è stata resa possibile dal Governo ucraino proprio per consentirgli la partecipazione al progetto. L’idea, maturata durante la residenza, è di attivare uno spazio più intimo e simile a quello di una casa piuttosto che di allestire un’esposizione di tipo “tradizionale”.
La prospettiva di avere un alloggio temporaneo, di abitare un luogo sconosciuto e produrre opere che dovranno viaggiare e spostarsi nel tempo è infatti la condizione connaturata alla temporaneità del progetto.
All’interno dello spazio, oltre alla produzione personale delle artiste Alina Kleytman e Katya Kopeikina, composta principalmente da opere scultoree, dipinti e video, viene presentata la serie di Beauty Attractizers, corpus di nuove sculture-amuleti indossabili da loro realizzate durante gli ultimi mesi di residenza. Parte dello spazio espositivo è inoltre occupato da una selezione delle opere sartoriali di Vladislav Plisetskiy allestite in una paradossale retrospettiva (lui, classe 1999) e quale evocazione di uno showroom. Gli abiti sono esposti con l’obiettivo di decostruire il significato del maschile e del femminile in quanto limitazione binaria, ma anche il concetto stesso della moda in quanto industria.
La mostra è visitabile gratuitamente ogni giorno, dal martedì alla domenica in orario 12.00-19.00. Il finissage, martedì 12 aprile dalle ore 18.00 alle 23.00, è uno degli appuntamenti della Milano Artweek 2023.
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