rottamazione cartelle esattoriali 2023
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Rottamazione cartelle esattoriali 2023

Novità in vista per la rottamazione cartelle esattoriali 2023: emendamenti al decreto 34 che interessano nuovi potenziali beneficiari.

Rottamazione cartelle esattoriali 2023

Nell’ambito della cosiddetta rottamazione quater, la procedura per un concordato agevolato con il fisco sulle pendenze nei confronti dello Stato maturate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, verranno verosimilmente introdotte alcune novità.

Sono stati infatti presentati nei giorni scorsi due emendamenti al decreto Caro Energia– convertito in legge n.34/2023– altresì noto come decreto “Salva Bollette”: le proposte di modifica al testo sono già state approvate e il Decreto così modificato sarà presentato alla Camera dei Deputati mercoledì 17 p.v. per l’approvazione.

Rottamazione quater 2023 agenzia entrate-riscossione

La principale novità come si anticipava riguarda l’allargamento della base potenziale di nuovi beneficiari: in particolare, come rimarca Ricardo Zucconi–deputato forzista–l’intervento è stato reso necessario dalla «disparità di trattamento che c’è nell’adesione della rottamazione quater delle tasse e delle multe» [Fonte: SkyTG24] tra coloro che vengono individuati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e gli altri agenti di riscossione.

Al momento, infatti, la rottamazione e cancellazione automatica dei debiti fino a 1.000€ è possibile solo per quelli concordati con l’Agenzia delle Entrate e Riscossioni: esclusi dunque gli enti locali che riscuotono i debiti in proprio o si affidano ad altri operatori e che pure avrebbero debitori potenzialmente da rottamare.

Con la modifica per questi soggetti

Con la modifica per questi soggetti sarà possibile avviare una procedura differente con una apposita delibera per concordare i termini con i contribuenti beneficiari per lo stralcio delle mini-cartelle.

Nella delibera dovranno essere indicate le specifiche della definizione agevolata e i termini per la presentazione dell’istanza così come il numero di rate in cui può essere diluito il pagamento, così come l’importo e la date fissate. La delibera deve inoltre contenere indicazione della data entro cui le istituzioni comunicheranno al cittadino quanto dovuto per la rottamazione.

Come presentare la domanda per la rottamazione cartelle esattoriali 2023

Il sito dell’Agenzia delle Entrate offre due differenti modalità per avanzare richiesta: in area riservata oppure in area pubblica (qui il link). La prima modalità implica un iter decisamente meno complesso e partiremo da questa: è necessario essere in possesso delle credenziali SPID con cui effettuare l’accesso all’area riservata. Da questa sezione sarà possibile indicare in un form le cartelle per le quali si richiede l’adesione alla rottamazione quater (è possibile includere anche cartelle già parzialmente rottamate). Una mail personale confermerà la presa in carico della domanda.

Nel secondo caso, invece, è necessario allegare al form la documentazione legale richiesta a seconda dello status giuridico del contribuente che effettua la richiesta. Successivamente il richiedente riceverà una mail da confermare entro 72 ore pena la decadenza della procedura. Una seconda mail confermerà l’eventuale presa in carico della richiesta indicando numero della pratica e dati riepilogativi. Infine, una terza mail allegherà la ricevuta di accettazione della domanda.

In conclusione vi ricordiamo che per la rottamazione cartelle esattoriali 2023

il termine ultimo per presentare domanda è il 30 giugno di quest’anno, mentre la prima rata dei pagamenti è fissata al 30 ottobre prossimo.

L’adesione alla rottamazione prevede il pagamento del o degli arretrati senza gli oneri di mora accumulati, sanzioni e aggio. Per chi decida di aderire alla definizione agevolata che permette la rateizzazione dei pagamenti la prima rata deve obbligatoriamente sanare il 10% dell’importo complessivamente dovuto all’Erario.

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Editor: Giulio Montagner

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