Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia
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Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia

Un aereo militare è precipitato in Russia, nei pressi del confine con l’Ucraina. Lo schianto aereo a Belgorod è avvenuto intorno alle ore 8 italiane di mercoledì 24 gennaio 2024 e ha suscitato quasi immediatamente un deciso botta e risposta tra i governi dei due Paesi.

Le versioni circa cause e passeggeri a bordo del cargo sono piuttosto contrastanti. Tra Kiev e Mosca è scoppiato un caso, e le accuse sono reciproche e pungenti. Aspetto certo è che lo schianto verificatosi nei pressi di Belgorod, zona di confine russa, ha coinvolto un aereo di trasporto militare modello IL-76.

Il rischio di ripercussioni e nuovi attacchi da ambo le parti si alza ora in modo vertiginoso, mentre appare evidente che sarà molto complicato riuscire a fare chiarezza sull’ennesimo episodio piuttosto misterioso e certamente drammatico che va a condire un conflitto quanto mai sanguinoso e ormai prolungato.

Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia
Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia

Cresce la tensione tra Ucraina e Russia dopo lo schianto aereo a Belgorod

Accuse, contro accuse, e dita puntate. Questo lo scenario che da poco dopo le ore 8 italiane di mercoledì 24 gennaio 2024 si sta consumando tra Mosca e Kiev. Russia e Ucraina infatti si stanno addossando reciprocamente la colpa riguardo allo schianto aereo avvenuto nei pressi di Belgorod.

La località russa situata a pochi chilometri di distanza dal confine ucraino si è svegliata questa mattina, mercoledì 24 gennaio, per l’impatto al suolo di un aereo cargo. L’esplosione sarebbe avvenuta in un’area particolarmente delicata e sulla quale quasi quotidianamente transitano droni, aerei e bombe.

Grandi dubbi in particolare sono sorti intorno ai motivi di tale schianto, e molte domande sono state poste anche in merito a chi o cosa viaggiasse a bordo del cargo russo IL-76. Al momento versioni ufficiali latitano e sui due fronti dello schieramento i rispettivi uffici stampa puntano il dito verso la controparte.

Secondo il Governo guidato dal presidente Volodymyr Zelensky il velivolo stava trasportando un carico di armi, mentre la versione diramata dal Cremlino propende per il transito di 67 prigionieri di guerra ucraina pronti a rientrare in patria in seguito ad un accordo politico-diplomatico stabilito nelle ultime ore.

Forti dubbi permangono anche sul perché di tale schianto. In scena da ore ecco dunque l’ormai classica procedura del false flag. Ambo le parti cercano di addossare colpe e responsabilità sull’avversario, in un pericoloso gioco fatto di minacce, mosse, contromosse e persino (chissà se è questo il caso?) colpi auto-inferti con l’obbiettivo di addossarne poi la responsabilità al nemico.

Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia
Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia

Nessuna verità per lo schianto aereo a Belgorod ma reciproche denunce

La caduta, qualora ve ne fosse bisogno, è stata ammessa da entrambi i Governi coinvolti. Le circostanze con cui però il volo russo è precipitato nella mattinata di mercoledì 24 gennaio 2024 nei pressi di Belgorod, in Russia, sono state dipinte in maniera decisamente cozzante.

Media e gabinetto politico ucraino hanno sostenuto la tesi del trasporto di missili, bombe e armi, verso l’area russa da cui solitamente partono gli attacchi diretti a Kiev e dintorni. Di fatto dunque non arriva conferma ma nemmeno aperta smentita circa l’abbattimento del volo: sarebbe stata forse proprio l’Ucraina a colpire l’aereo cargo.

La faccia della medaglia russa invece propone una soluzione decisamente diversa. Sull’aereo ci sarebbero stati 67 prigionieri ucraini diretti verso il ritorno in patria. La rotta del cargo sarebbe stata concordata tra le parti in precedenza, e l’intera procedura avrebbe peraltro avuto luogo già in numerose altre occasioni, senza intoppi o incidenti.

Pur senza specificare motivazioni precise (missili o guasti tecnici occorsi al velivolo) i russi lasciano intendere che indagheranno sull’incidente. L’ipotesi ventilata da Mosca indicherebbe in Kiev il colpevole di tale atto. Scopo ucraino in tal caso sarebbe stato proprio quello di far ricadere la colpa sulla Russia, arrivando così a sacrificare 67 concittadini pur di raggiungere tale scopo.

In questa direzione la Duma di Sebastopoli avrebbe richiesto di riconoscere l’Ucraina quale Paese terrorista. Parole durissime pure quelle usate da Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza nazionale russo. Così si è espresso su Telegram:

È il risultato della lotta politica interna alle élite neonaziste di Kiev. È una guerra tra maiali nel loro trogolo

Un quadro dunque per nulla chiaro e invece segnato da tensioni crescenti. Accuse e contro accuse gravi che continuano a rimbalzare tra Mosca e Kiev, e che non sembrano far altro se non acuire un conflitto divenuto ormai estenuante e dai tratti estremamente tragici.

Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia
Schianto aereo a Belgorod: botta e risposta Ucraina-Russia

Conclusione: schianto aereo a Belgorod: precipita un cargo, e parte il botta e risposta tra Ucraina e Russia

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