Crisi Milan
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S(profondo rosso)nero: analizziamo l’orrorifico momento di crisi del Milan e di Pioli

Il Milan non riesce più a rialzarsi da questo periodo negativo post mondiale. Una vittoria in 8 partite, non vincono da 7 di fil con 2 pareggi e 5 sconfitte.

L’attacco non segna e la difesa non protegge. I giocatori principali son sconsolati e fuori forma, gli inofrtuni non aiutano. La crisi Milan è sempre più abissale.

Il diavolo all’inferno, sempre più giù nei gironi, sempre più vicini a Lucifero. Nessuno poteva sospettare una crisi del genere ma soprattutto così improvvisa e profonda post mondiale. Un’arsura incredibile e continua che va avanti da un mese: analizziamola insieme. Profondo rosso fu un film horror molto celebre del 1975. Nel 2023 sta avvenendo il remake del Milan: sprofondo rossonero.

I risultati del Milan in questo periodo di crisi

La prima squadra a dare il via alla seconda parte di stagione post mondiale è stata proprio il Milan. La squadra che, dopo il Napoli, sembrava la più in forma per impensierire i partenopei e per far bene nelle altre competizioni. 3,2,1 e subito vittoria 2-1 contro la Salernitana, con brividi finali che potevano far presagire dei campanelli d’allarme.

A seguire hanno giocato a San Siro il primo big match dell’anno domini contro la Roma e all’87esimo minuto conducevano per 2-0. I campioni d’Italia che vincono dominando contro una rivale, tutto nella norma. E invece in 5 minuti la Roma pareggia su due palle inattive e la partita termina incredibilmente 2-2.

La testa fa tanto nel calcio, e probabilmente dopo quella partita l’han persa definitivamente. Da lì un tracollo nell’arco di 28 giorni: sconfitta in casa 1-0 contro il Torino, con il Milan in superiorità numerica per 50 minuti. A seguire un doloroso 2-2 contro il modesto Lecce, in rimonta da 2-0. In queste condizioni si sono presentati al derby di Supercoppa italiana, primo trofeo della stagione, e son stati surclassati per 3-0.
E per finire han calato un tris di sconfitte in campionato, una più pesante e incredibile dell’altra: Lazio Milan 4-0, Milan Sassuolo 5-2 e questo derby perso 1-0, sulla carta mai giocato per davvero.

Tutto questo nell’arco di un mese per un totale di 6 gol fatti in 7 partite e 18 subiti. Una eliminazione in coppa Italia, sconfitta nella Supercoppa italiana e 2 punti in 5 partite di Serie A.

Al momento son fuori dalle coppe, tranne che dalla Champions che rimane utopia se fai parte dello stivale, e in campionati son scivolati al sesto posto, fuori dalla zona Champions.

La crisi Milan dei giocatori e dell’allenatore

Ogni crisi di risultati è sempre legata inevitabilmente ad una crisi morale e di gioco. Il Milan ha perso le certezze del proprio 4-2-3-1 e han deciso al derby di rivoluzionare tutto con un 3-5-2 che sapeva di resa.

Leao sembra con la testa da un’altra parte (sponda blues di Londra?) e Pioli lo punisce con la seconda panchina di fila, ma il Milan non può prescindere dal talento portoghese, artefice dell’unica occasione di ieri sera.

Giroud non ha ancora digerito la sconfitta nella finale del mondiale, e da quel momento è un lontano parente, nervoso e inconcludente. Stesso ragionamento per turbo Theo.

Sessione invernale di mercato nulla, sessione estiva comprensiva di De Ketelaere, Origi e Sergino Dest, un disastro.
Il centro medico non aiuta, con Bennacer e Florenzi ai box e Ibrahimovic che ormai è un ex giocatore.

 

Autore: Tommaso Mauri

 

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