Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa
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Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa

Appare sempre più forte il binomio Von der Leyen-Meloni. E tale compatibilità avrebbe già suscitato qualche malumore, o perlomeno qualche perplessità, in alcuni degli altri Stati appartenenti all’Unione Europea.

Piuttosto contrariate sarebbero in particolar modo Parigi e Berlino, con Emmanuel Macron e Olaf Scholz poco contenti del feeling mostrato tra le due leader politiche. Questo complicato tetris di rapporti, espliciti e pure impliciti, rischia di rappresentare un fattore di non poco conto in vista delle elezioni alla presidenza della Commissione Europea.

L’ultimo viaggio italiano di Ursula Von der Leyen è andato in scena poche ore fa. La presidente della Commissione Europea ha incontrato la premier del Bel Paese, Giorgia Meloni, a Forlì. Tanti sorrisi e forse qualche piano politico per l’immediato futuro sarebbero stati i protagonisti del faccia a faccia.

A complicare ulteriormente un disegno già di per sé controverso si è aggiunta la recente candidatura alle prossime elezioni europee di Charles Michel. L’attuale presidente del Consiglio Europeo potrebbe così lasciare vacante la propria poltrona, innescando un domino che andrebbe a coinvolgere con molta probabilità anche l’ex premier italiano Mario Draghi.

Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa
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Sempre più binomio Von der Leyen-Meloni: a Parigi e Berlino però storcono il naso

Malumore. Tale sarebbe il sentimento che starebbe cominciando a serpeggiare negli ambienti vicini ad Emmanuel Macron e Olaf Scholz. I leader di Francia e Germania sarebbero poco felici del fortissimo feeling mostrato a più riprese tra la premier italiana Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.

A suscitare qualche perplessità tra Parigi e Berlino sarebbero in particolare i buoni rapporti che il partito della Meloni, Fratelli d’Italia (e il suo primo alleato, la Lega di Matteo Salvini soprattutto), manterrebbe con le estreme destre dei propri Paesi. Il gruppo della Le Pen e l’Afd tedesca infatti sono malvisti dai due numeri uno europei. Questo contribuirebbe a rendere il già incrinato rapporto con Meloni ancor più traballante.

Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa
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Ad essere messa in discussione però, a poche ore dall’ultimo incontro tra le due donne avvenuto a Forlì, è la posizione della Von der Leyen nella corsa alla riconferma europea. Se infatti tale legame con Roma potrebbe essere volto proprio ad ottenerne l’appoggio, la stessa carta potrebbe rivelarsi controproducente per ciò che riguarda i rapporti con Parigi e Berlino.

Tutto questo in virtù anche del fatto che in vista delle prossime elezioni europee si sarebbe candidato anche il belga Charles Michel, attuale presidente del Consiglio Europeo. L’ex primo ministro del Belgio, molto vicino al presidente francese, potrebbe lasciare la propria posizione per candidarsi in modo convinto quale possibile successore proprio della Von der Leyen.

La nuova scacchiera europea a quel punto potrebbe completarsi con l’ex premier italiano Mario Draghi quale erede designato proprio per il posto di Michel a capo del Consiglio Europeo. Tale potenziale nomina eliminerebbe di fatto anche un ulteriore possibile candidato alla presidenza della Commissione Europea.

Insomma il quadro internazionale pare già avviato ad una serie di rapporti e incontri volti a garantirsi appoggi e sostegno in vista delle prossime elezioni. E in tale ottica è stato interpretato dai più il binomio sempre più saldo tra Ursula Von der Leyen e Giorgia Meloni.

Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa
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Binomio Von der Leyen-Meloni: progetti per l’Europa e sostegno alle zone alluvionate

Il patto forlivese andato in scena pochi giorni fa tra Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, e Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, potrebbe avere numerosi risvolti e diverse chiavi di lettura.

Nell’edificio del Municipio della città romagnola, poco distante da dove alcuni dimostranti si sono riuniti per contestare la leader di Fratelli d’Italia, è andato in scena un faccia a faccia europeo che potrebbe voler dire tanto circa gli equilibri continentali dei prossimi mesi.

L’incontro è stato certamente l’occasione per discutere del sostegno dell’Unione Europea all’Italia per ciò che concerne gli aiuti alle realtà emiliane alluvionate, e pure il momento per parlare di temi caldi quali l’immigrazione, la situazione in Ucraina e la corretta elargizione del Pnrr da parte dell’Italia.

Molte voci internazionali, soprattutto come detto provenienti da Parigi e Berlino, hanno però visto in tale serrato e amichevole dialogo una sorta di patto volto a garantire alla stessa leader belga quell’appoggio esterno forse necessario in vista di una riconferma al vertice della Commissione Europea.

Da capire nei prossimi mesi resta quanto tale binomio sia saldo, data la consueta linea antieuropeista in passato tenuta dalla Meloni, e data anche l’effervescenza anti UE del principale alleato della premier italiana: Matteo Salvini.

Von der Leyen-Meloni: un binomio che non piace all’Europa
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Conclusione: Von der Leyen-Meloni, ecco il binomio politico che non piace all’Europa

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