Capodanno con Pozzolo e Delmastro: parte un colpo di pistola
Dinamiche ancora da chiarire ma la Festa di Capodanno con Pozzolo e Delmastro si è tramutata in un giallo. I due politici sono infatti rimasti coinvolti in una vicenda dai contorni poco chiari e che avrebbe portato al ferimento di una persona, dopo l’esplosione accidentale di un colpo di pistola.
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’intero quadro occorso poco dopo la mezzanotte del 31 dicembre scorso. Per il momento appare certa la presenza sul luogo dell’incidente del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, e del deputato Emanuele Pozzolo. Entrambi gli uomini sono rappresentanti del movimento Fratelli d’Italia.
Sarebbero loro i principali protagonisti di una situazione a dir poco surreale. Nei pressi di Biella durante una festa sarebbe stato esploso un colpo di pistola all’interno di una sala dove era in corso il classico cenone per il Capodanno. A creare scalpore e aggravare il rischio di un nuovo caso politico è il fatto che l’arma incriminata sia di proprietà del Pozzolo.
Altro che botti: spari alla festa di Capodanno con Pozzolo e Delmastro
Sembra non esserci pace per la premier Giorgia Meloni. Neppure nei giorni di festa. Infatti il presidente del Consiglio si ritrova nelle ultime ore a dover fare i conti con quello che verosimilmente diverrà (e in parte è già diventato) un nuovo spinoso caso politico.
I deputati Andrea Delmastro e Emanuele Pozzolo sono infatti gli attori principali di una vicenda rocambolesca e per il momento poco chiara. Durante il più classico dei veglioni di Capodanno, al quale hanno partecipato anche i due rappresentanti del movimento di Fratelli d’Italia, sarebbe stato esploso un colpo di pistola.
Cerchiamo di ricostruire quanto accaduto. A Rosazza in provincia di Biella, a circa 70 chilometri da Torino, poco dopo la mezzanotte del 31 dicembre 2023 è in corso una festa di Capodanno nella sala della Proloco del piccolo comune piemontese.
Al cenone sono presenti numerosi esponenti del movimento politico di Fratelli d’Italia. Tra questi vi sono anche Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, e la sorella Francesca, primo cittadino del paese. Tra i circa 30 invitati intenti a scambiarsi gli auguri per un sereno 2024 e alle prese con il consueto brindisi era presente anche il deputato FdI Emanuele Pozzolo, giunto alla festa a cena già avviata.
Proprio in quegli attimi sarebbe stato esploso un colpo di pistola da una North American Arms, ovvero una piccola arma “da borsetta” di proprietà dello stesso Pozzolo. Immediato il panico e la concitazione susseguiti all’incidente, costato il ferimento ad una gamba di un 31enne, genero di uno degli agenti della scorta di Delmastro.
Aspetto controverso e ancora poco chiaro di tale vicenda è chi e in quale modalità abbia fatto fuoco. La calibro 22 infatti è stata dimostrata essere di Pozzolo ma restano dubbi sul fatto che a premere il grilletto, probabilmente in modo accidentale, sia stato proprio il politico biellese.
La procuratrice capo Teresa Angela Camelio e il nucleo operativo dei Carabinieri di Biella sono al lavoro per accertare le dinamiche dell’episodio, e per il momento non escludono alcuna pista. Incerta resta soprattutto la posizione di Pozzolo, che avrebbe fornito agli inquirenti due differenti e contrastanti versioni dei fatti.
Il Capodanno di Pozzolo e Delmastro: commenti e polemica sul colpo di pistola sparato alla festa
Immediata si è scatenata la polemica mediatica intorno a tale vicenda. Numerose infatti si sono levate le voci politiche che hanno attaccato il Governo, Giorgia Meloni e la classe dirigente appartenente al gruppo di Fratelli d’Italia.
Le prime discusse parole sono chiaramente quelle del deputato Emanuele Pozzolo, la cui versione rivista e modificata non convincerebbe per nulla le forze dell’ordine. Queste le parole con cui il politico piemontese avrebbe commentato l’accaduto:
Ho tirato fuori l’arma per farla vedere a quel ragazzo ed è partito un colpo
Confermo che il colpo è partito accidentalmente da una pistola da me regolarmente detenuta ma non sono stato io a sparare
Insomma due racconti cozzanti tra loro, e che rendono ancora più difficile la posizione di Pozzolo. Probabile che in ogni caso al deputato venga comminata un’accusa per omesso controllo della propria arma, la cui responsabilità non può in ogni caso essere trascurata o delegata a terzi.
Le ultime notizie parlano anche di un Pozzolo sottoposto all’esame dello stub, noto anche come guanto di paraffina e volto ad accertare la presenza di polvere di sparo su abiti e pelle. Il deputato però avrebbe invocato il proprio diritto all’immunità politica e si sarebbe rifiutato di consegnare gli abiti che indossava alla festa.
Meno coinvolta invece sembrerebbe la figura di Delmastro, forse in prossimità della propria auto al momento dell’incidente. L’episodio, fortunatamente concluso con una semplice prognosi di una decina di giorni per la persona ferita, poteva ovviamente concludersi in maniera decisamente più drammatica.
E proprio tale prospettiva fa chiaramente discutere, specie in ambito politico. A pochi giorni dal disegno della Maggioranza volto a concedere un’arma per uso sportivo anche ai sedicenni, ecco questa spiacevole circostanza che scatena le opposizioni.
Non potevamo immaginare che la passione per le armi del partito di Giorgia Meloni fosse tale che i deputati se le portino cariche alle feste di Capodanno con i sottosegretari. Meloni chiarisca subito quali provvedimenti intende prendere nei confronti di Pozzolo
Queste le dichiarazioni del segretario del Partito Democratico, Elly Schlein. Al pari della guida dem sono in molti a chiedere chiarimenti da parte di Giorgia Meloni, e a domandare le dimissioni immediate di Emanuele Pozzolo.
In un Paese normale ci si dimette per molto meno
Questo il lapidario commento di Debora Serracchiani, deputata del PD. Eco a queste parole e toni ancora più diretti quelli impiegati anche dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, che condanna senza appello l’intero gruppo politico vicino alla premier Giorgia Meloni.
Quella di Meloni non è una classe dirigente: sono inadeguati, pericolosi, anzitutto per loro stessi
Infine opta per la tagliente ironia l’ex ministro Andrea Orlando, che affida ai social il proprio punto di vista sulla vicenda. Sul proprio profilo di X ha utilizzato queste parole:
Ecco il mio brindisi di Capodanno. Nessuno si è portato la pistola. Comunque auguri!
Dunque si prospetta una nuova grossa grana da risolvere in seno al Governo. Giorgia Meloni dopo i più o meno recenti affari Santanchè, Lollobrigida o Sgarbi, solo per citare i più noti e chiacchierati, si ritrova nuovamente a dover risolvere uno scandalo interno al proprio organico. E ovviamente la polemica si fa sempre più accesa.
I testimoni contro Pozzolo
Oggi sono emerse diverse testimonianze che smentiscono quanto riferito da Pozzolo. Un testimone ha riferito ad Ansa che l’onorevole “era allegro” e “mostrava l’arma tenendola nel palmo”. Un uomo delle forze dell’ordine presente alla festa spiega a la Repubblica invece che quando è partito il colpo l’arma la impugnava proprio Pozzolo, anche lui inoltre conferma “l’allegria” del deputato.
Il militare presente alla festa organizzata a Rosazza, aggiunge poi altri particolari. Pozzolo avrebbe estratto la mini-pistola dal taschino per mostrarla ai presenti e la impugnava quando è partito il colpo che ha ferito Luca Campana.
“In un attimo si è sentito il botto dello sparo, e ha rimbombato. C’erano anche bambini presenti”, spiega l’agente di polizia a Repubblica. Il testimone parla di gesto “superficiale e sconsiderato: come se io tirassi fuori l’arma di ordinanza per fare lo stesso, una follia”. Poi riguardo alla versione di Pozzolo sul colpo partito mentre la pistola era in mano a Campana è categorico: “È successo sotto i miei occhi. Come me l’hanno visto altri presenti. Abbiamo tutti rilasciato le nostre testimonianze ai carabinieri”.
Conclusione: festa di Capodanno con Emanuele Pozzolo e Andrea Delmastro: parte un colpo di pistola
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